10 maggio 2017

Diario di una 883 - Sara Goria

Esistono amicizie che a prima vista non avresti mai pensato potessero nascere, quelle che sbocciano dalla diversità più accentuata e cominciano male, con sguardi obliqui e attese. Legami ereditati dolorosamente, ma che riservano sorprese e inattesi amori. Cosa se ne fa una ragazza elegante che non ha mai ammirato le due ruote di una Harley? Eppure il mondo dei biker è magico, ti regala una famiglia, scatena l'energia e infonde allegria. Grazie allo Sportster conoscerà il padre che l'ha abbandonata, scoprendo i suoi lati dolci e malinconici capendo pian piano la sua solitudine e il suo lacerante destino.

Recensione

La strada, l’asfalto e una moto. Non una moto qualunque. Un mito. Una Harley Davidson lasciata in eredità da un padre quasi sconosciuto catapulta Giulia nel mondo dei bikers. Tre sono i personaggi di questo breve romanzo on the road: Matt, Sam e Giulia.
Vissuta fino a quel momento senza avere conosciuto il padre Matt, Giulia, riceve in eredità alla sua morte una 883. Gliela consegna Sam, un amico del padre, che lo ha conosciuto bene e che fin dall’infanzia ha coltivato il sogno di quella moto. Sam le fa conoscere le moto, la introduce nel mondo dei bikers, la mette a parte delle loro storie, cerca di spiegarle la passione per le Harley.
La storia si sviluppa tra gli incontri di Giulia e Sam, i ricordi dolorosi che la ragazza impara a gestire e un finale che chiude con garbo la storia.

Intorno al veicolo si riuniscono le malinconie dei personaggi, la nostalgia e l’inquietudine di Giulia, la solitudine di Sam, il dolore del fantasma di Matt, e i ricordi di Milena, madre di Giulia. La narrazione è semplice, scivola via senza grossi colpi di scena, come in una favola per adulti, e porta il lettore esattamente dove si aspetterebbe. La definirei una trama rassicurante, senza curve improvvise o angoli ciechi. Quello che, invece, ho trovato interessante, è stata la scelta dell’autrice di far raccontare la vicenda dal punto di vista della motocicletta. Da questa scelta abbastanza originale scaturisce un linguaggio molto fresco, una sintassi agile, veloce ed efficace. Il lessico è semplice, tipico del parlato, ricco di termini da bikers che danno un colore preciso all’ambientazione e disegnano, in lontananza, il mito di un’America che si ritrova nelle canzoni di Max Pezzali.

La riflessione che ne scaturisce è tutta sul rapporto padre–figlia: un padre assente, tormentato, e una figlia inquieta, delusa ma desiderosa di capire e di conoscere, anche attraverso il rombo di un motore, i molti perché di un’assenza tanto definitiva. E il modo in cui questo tema viene sviluppato, nel corso del capitoli, è un modo sensibile, garbato e attento, che dimostra cura per i sentimenti, intelligenza nel dosare le parole e sensibilità nel proporsi.

Per questi motivi, consiglio la lettura di questo piacevole libricino a tutti gli appassionati di Harley, che si ritroveranno nella storia, ma anche a chiunque voglia trascorrere qualche ora in piacevole compagnia di una moto e del suo potato–sound.

Giudizio:

+3stelle+

Dettagli del libro

  • Titolo: Diario di una 883
  • Autore: Sara Goria
  • Editore: Elmi's World
  • Data di Pubblicazione: 2016
  • ISBN-13: 9788897192893
  • Pagine: 128
  • Formato - Prezzo: Brossura - 12.00 Euro

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