6 settembre 2016

UT - Corrado Roi, Paola Barbato

Dopo la scomparsa dell’Uomo, quel che resta del pianeta è popolato da nuove specie antropomorfe, governate solo dai loro bisogni primordiali. UT è una creatura elementare, feroce e infantile, i cui compiti sono cercare insetti per l’entomologo Decio e sorvegliare un’antica mastaba. Da lì, un giorno, emerge accidentalmente un individuo diverso da tutti gli altri, Iranon, enorme, frastornato e privo di memoria. Decio incarica UT di non perderlo mai di vista, perché “è il solo esemplare della sua specie”. La comparsa di Iranon, però, non è passata inosservata, e gli equilibri faticosamente conquistati inizieranno a saltare…

Recensione

UT è l’ultimo albo a fumetti edito dalla Sergio Bonelli Editore, una miniserie composta da sei volumi all’interno dei quali prende vita una storia tutt’altro che comune e assolutamente unica.

Parto con il dire che UT non è una lettura per tutti, è un fumetto che definirei di nicchia e solo per amanti del genere, non per lettori che considerano come loro standard una lettura lineare e pratica, un passatempo insomma. Ho letto molti pareri a riguardo, in molti hanno rifiutato la lettura a priori per via della “storia senza senso” raccontata, altri ne hanno apprezzato le tavole e hanno considerato UT la rivelazione dell’anno, altri ancora ne hanno fatto una questione personale attaccando direttamente la professionalità di Roi e della Barbato,un comportamento fuori luogo perché indipendentemente dal giudizio personale credo che il rispetto venga prima di ogni cosa.
Usando un parallelismo con il mondo del cinema, vendere gli albi di UT nelle edicole è stato come mandare in prima serata sulla rete televisiva un film d’autore: il fumetto richiede una lettura attenta e ragionata che, prescindendo la cultura o meno di ognuno di noi, apre orizzonti di riflessione su una visione metaforica di cosa sia la vita e di come funzioni la società.

La storia è una simbolizzazione degli effetti del potere e del controllo sulla società: gli uomini per come li intendiamo noi non esistono più, la terra è popolata ormai da copie che sopravvivono passivamente sopraffatti dai loro istinti primordiali che ormai offuscano i loro sensi ed in primis il raziocinio.
E’ l’inettitudine dell’uomo la linfa del mondo di UT, l’origine della vita ed il perché delle cose non interessa gli abitanti delle vie della città: non esiste l’unicità nè l’autonomia dell’individuo, c’è sempre chi decide dall’alto per gli altri finché “il creato” non si ribella al creatore stesso.
Gli architetti della città si trovano a combattere contro le loro realizzazioni e sono vittime del loro stesso inganno, il concetto di originalità viene messo in discussione:l’immagine e la copia sono l’unica realtà ammessa, solo così è possibile plasmare il mondo a propria immagine e somiglianza, ma qualcosa va storto.

Il risveglio di un "originale",Iranon, attiva un meccanismo che, albo dopo albo, lentamente corrode la campana di falsità in cui gli architetti hanno rinchiuso la vita della città: la fame di Iranon non è una fame fisica come quella degli abitanti-copie, la sua è voglia di sapere la verità, scoprire l’origine delle cose, l’origine della stirpe umana. E’ l’eccezione della sua curiosità che lo accomuna ad Ut che per me è il personaggio più bello di tutto il fumetto: un gigante buono che parla con i fiori, con gli animali e guarda il mondo, o ciò che ne rimane, con gli occhi di un bambino. Il suo coraggio lo rende nobile, il suo linguaggio lo distingue da tutti gli altri e “mi sono rotto” è il suo grido di battaglia. Mi ha conquistato la sua tenerezza, che trova una perversa espressione nella violenza bruta per difendere i suoi affetti; il gattino Leopoldo è il suo grande compagno di avventura e avrà un ruolo fondamentale nella vicenda.

Ho riflettuto molto sul titolo del fumetto e l’ho ricollegato a due significati opposti ma che si accordano perfettamente con quest'opera: Ut è il nome originario della prima nota musicale DO, un richiamo all’inizio, all’origine, al principio ed un richiamo alla musica, elemento centrale in UT e connessa al personaggio omonimo; Ut è anche una congiunzione latina “come” e richiama in questo senso il concetto dell’imitazione e della copia.
A chi parla di storia senza senso, nel rispetto delle opinioni ovviamente, rispondo dicendo che in realtà ci troviamo davanti ad un surplus di significato: UT è un viaggio simbolico e metaforico, una lettura psicologica e molto criptica di non facile comprensione. In realtà credo che sia anche sbagliato pensare che esista un significato risolutivo di UT, è più corretto parlare di interpretazioni diverse, la libertà che viene lasciata al lettore consiste proprio nella possibilità di vivere questa avventura, a metà tra l’onirico e il surreale, come si preferisce traendo spunti di riflessione vari e personali. Ci addentriamo in una selva oscura e cupa, dove mal che vada c'è il retro copertina dell'ultimo volume a consolarci :Sei confuso perché hai appena vissuto la fiaba.

La Bonelli è partita da un’idea di miniserie molto lineare con Coney Island, proponendoci di volta in volta storie di diverso spessore passando per il mondo aborigeno di Tropical Blues e per la realtà parallela di Hellnoir, sino ad arrivare ad UT; forse proprio per questo è stata l’ultima miniserie ad essere pubblicata, dovevamo prima abituarci all’idea di un fumetto diverso.

UT per me merita più di 5 stelle, è una collaborazione forte e magistrale tra due grandi di casa Bonelli, Paola Barbato e Corrado Roi, dalle sceneggiature ai disegni, è tutto perfetto.
Le tavole dei sei albi sono meravigliose, il tratto è particolare e nella sua essenzialità si fa specchio delle emozioni che restano celate in quei primissimi piani degli occhi dei personaggi.

Un taglio quasi cinematografico delle scene lo notiamo grazie ai raccordi per analogia che caratterizzano i passaggi rapidi da una vignetta all’altra, da un personaggio ad un altro, cambiando rapidamente contesti e situazioni a regola d’arte.
Una scelta sicuramente coraggiosa da parte della Bonelli, finalmente si legge qualcosa di diverso che va fuori dagli schemi. Una lettura singolare che consiglio solo a chi ama questo genere di storie particolari o a chi abbia voglia di cimentarsi con qualcosa di complesso e che sconsiglio a chi vuole leggere un fumetto sotto l’ombrellone o in metropolitana.
Rumors parlano di un seguito per UT, attendiamo fiduciosi le notizie dalla Sergio Bonelli Editore nei prossimi mesi.


Giudizio:

+5stelle+

Dettagli del libro

  • Titolo: Le vie della fame (#1),Le vie dei mestieri (#2),Le vie dei pensieri (#3),Gli uomini se ne vanno, gli arrabbiati restano (#4),Histeria (#5), Iranon in atem (#6)
  • Autore: Paola Barbato (sceneggiatura), Corrado Roi (soggetto, disegni e copertina)
  • Editore: Sergio Bonelli Editore
  • Data di Pubblicazione: 03/2016-04/2016-05/2016-06/2016-07/2016-08/2017
  • Numero di volumi: 6 (completa)
  • Pagine: 588 totali
  • Formato - Prezzo: 4,00 Euro a volume

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