16 giugno 2011

Angolotesti: "Lamento per Ignacio Sánchez Mejías" di Federico García Lorca

Buongiorno a tutti i lettori,
torna oggi Angolotesti, una selezione di testi letterari o poetici nella loro interezza con una breve contestualizzazione perché possiate meglio apprezzarli.
Tutti, immagino, conosceranno il noto poeta spagnolo Federico García Lorca, esponente di spicco del gruppo letterario avanguardista
Generazione del '27 che produsse in Spagna probabilmente la poesia più rimarchevole dai tempi del Barocco. E' proprio la memoria di un poeta barocco metaforicamente ripudiato dai posteri per la sua arzigogolatezza che il gruppo di artisti spagnoli recupera: Luis de Góngora, morto nel 1627 (da lì la scelta del nome che la costellazione di autori si diede). Il testo del poeta andaluso García Lorca che vi propongo oggi, tuttavia, di avanguardistico ha ben poco: è invece un'elegia, un sentito pianto in memoria dell'amico torero Ignacio Sánchez Mejías, morto per le conseguenze di una drammatica corrida a Madrid il 13 agosto 1934. Per evitare qualsiasi problema di copyright, la traduzione proposta è la mia:



Llanto por Ignacio Sánchez Mejías
1
La cogida y la muerte

[Lamento per Ignacio Sánchez Mejías
1
Lo scontro e la morte]


A las cinco de la tarde.
Eran las cinco en punto de la tarde.
Un niño trajo la blanca sábana
a las cinco de la tarde.
Una espuerta de cal ya prevenida
a las cinco de la tarde.
Lo demás era muerte y sólo muerte
a las cinco de la tarde.

[Alle cinque della sera.
Erano le cinque in punto della sera.
Un bambino portò il lenzuolo bianco
alle cinque della sera.
Una sporta di calce già pronta
alle cinque della sera.
Tutto il resto era morte e solo morte
alle cinque della sera.]

El viento se llevó los algodones
a las cinco de la tarde.
Y el óxido sembró cristal y níquel
a las cinco de la tarde.
Ya luchan la paloma y el leopardo
a las cinco de la tarde.
Y un muslo con un asta desolada
a las cinco de la tarde.
Comenzaron los sones de bordón
a las cinco de la tarde.
Las campanas de arsénico y el humo
a las cinco de la tarde.
En las esquinas grupos de silencio
a las cinco de la tarde.
¡Y el toro solo corazón arriba!
a las cinco de la tarde.
Cuando el sudor de nieve fue llegando
a las cinco de la tarde.
cuando la plaza se cubrió de yodo
a las cinco de la tarde.
la muerte puso huevos en la herida
a las cinco de la tarde.
A las cinco de la tarde.
A las cinco en punto de la tarde.

[Il vento portò via il cotone
alle cinque della sera.
E l'ossido seminò cristallo e nichel
alle cinque della sera.
Lottano già la colomba e il leopardo
alle cinque della sera.
E una coscia con un corno desolato
alle cinque della sera.
Iniziarono i suoni di bordone
alle cinque della sera.
Le campane di arsenico e il fumo
alle cinque della sera.
Negli angoli gruppi di silenzio
alle cinque della sera.
E solo il toro ha il cuore in alto!
alle cinque della sera.
Quando arrivò il sudore di neve
alle cinque della sera.
quando l'arena si coprì di iodio
alle cinque della sera.
la morte depose uova nella ferita
alle cinque della sera.
Alle cinque della sera.
Alle cinque in punto della sera.]

Un ataúd con ruedas es la cama
a las cinco de la tarde.
Huesos y flautas suenan en su oído
a las cinco de la tarde.
El toro ya mugía por su frente
a las cinco de la tarde.
El cuarto se irisaba de agonía
a las cinco de la tarde.
A lo lejos ya viene la gangrena
a las cinco de la tarde.
Trompa de lirio por las verdes ingles
a las cinco de la tarde.
Las heridas quemaban como soles
a las cinco de la tarde.
y el gentío rompía las ventanas
a las cinco de la tarde.
A las cinco de la tarde.
¡Ay qué terribles cinco de la tarde!
¡Eran las cinco en todos los relojes!
¡Eran las cinco en sombra de la tarde!

[Un feretro con ruote è il letto
alle cinque della sera.
Ossa e flauti gli risuonano alle orecchie
alle cinque della sera.
Il toro già mugghiava dalla fronte
alle cinque della sera.
La stanza si iridava d'agonia
alle cinque della sera.
Da lontano viene la cancrena
alle cinque della sera.
Tromba di giglio per i verdi inguini
alle cinque della sera.
Le ferite bruciavano come soli
alle cinque della sera.
e la folla rompeva le finestre
alle cinque della sera.
Alle cinque della sera.
Ah, che terribili cinque della sera!
Erano le cinque su tutti gli orologi!
Erano le cinque in ombra della sera!]



Federico García Lorca nacque a Fuente Vaqueros il 5 giugno 1898. Poeta e drammaturgo spagnolo, si appassionò al folclore gitano della sua regione, l'Andalusia, e partecipò al fervore creativo che scosse la Spagna nei due decenni precedenti all'instaurazione del franchismo. Omosessuale, nella sua opera poetica si fece portavoce degli oppressi: gli zingari, i neri di Harlem, coloro che furono schiacciati dal totalitarismo. Proprio per le sue manifeste tendenze antifranchiste fu fucilato a Víznar il 19 agosto 1936. Il suo corpo, gettato in una fossa comune, non fu mai ritrovato.
García Lorca lasciò un impressionante canzoniere; le sue raccolte più famose sono Libro de poemas, Romancero gitano, Poema del cante jondo, Poeta en Nueva York. Appena un anno prima della sua morte, in seguito alla caduta nell'arena del grande amico Ignacio, García Lorca compose un'elegia in quattro parti (
Lo scontro e la morte, Il sangue versato, Corpo presente, Anima assente) cui diede il nome di Lamento per Ignazio Sánchez Mejías.

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