9 febbraio 2015

Listopia II - La vendetta: I milleuno libri da leggere almeno una volta nella vita (#1-20)

L'avevate amata. L'avevate richiesta a gran voce. Finalmente, dopo mesi di assenza, torna la versione riveduta e corretta di Listopia. I milleuno libri da leggere almeno una volta nella vita. Tranquilli, non vi riproporremo con gli aggiornamenti i cinquanta appuntamenti della vecchia versione, datata 2006, ma solo le aggiunte apportate e mantenute fino all'ultima, quella del 2012, che - vi anticipiamo - non si limitano a libri usciti dopo il 2005 ma rivoluzionano un po' anche le liste dei secoli precedenti.
Anche stavolta, forse più che mai, la vostra granitica certezza di aver letto di tutto ne uscirà scalfita e sanguinante: cimentatevi con noi a spuntare i libri già letti e a insultare quelli la cui presenza nella lista è assolutamente immeritata!



2000


1. Il senso di una fine - Julian Barnes (2011) [Aggiunto nella lista 2012]

Tony Webster è un uomo senza qualità. Negli studi e nel lavoro, nei sentimenti e, c'è da scommetterci, anche nel sesso. Ma quando la lettera di un avvocato gli annuncia il lascito di cinquecento sterline e del diario di Adrian - il più brillante dei suoi compagni di scuola, morto suicida -, la sua vita subisce una scossa. Chi gli ha destinato quell'ingombrante eredità? Quale segreto, rabbiosamente custodito, potrebbe rivelare il diario? E soprattutto, perché a distanza di quarant'anni Veronica, che lo aveva lasciato per Adrian, ricompare nella sua vita trincerandosi dietro un muro di silenzio? Nel porsi queste domande, Tony è costretto a tornare con la memoria agli anni della scuola, quando passava le giornate a bere, a discutere di letteratura o a fantasticare sulle donne. E così, risalendo di ricordo in ricordo, s'imbatte in risposte che, forse, avrebbe preferito non conoscere. Per imparare a sue spese che «la nostra vita non è la nostra vita, ma solo la storia che ne abbiamo raccontato». [La nostra recensione]


2. La trama del matrimonio - Jeffrey Eugenides (2011) [Aggiunto nella lista 2012]

Madeleine Hann era l’unica laureanda a non aver capito. Siamo, significativamente, all’inizio degli anni Ottanta, e mentre tutti gli altri attorno a lei leggono Roland Barthes e studiano lo strutturalismo (“la prima cosa che profumava di rivoluzione”), Madeleine rimane felicemente attaccata a Jane Austen, George Eliot e Henry James. Un po’ troppo elegante per i gusti dei suoi amici bohémien, Madeleine è la studentessa perfetta e avvenente la cui vita amorosa non è mai stata all’altezza delle proprie aspettative. Ma ora, all’ultimo anno di università, si è iscritta al corso di semiotica: visto che tutti ne parlano, sedotti e affascinati, vuole almeno capire di cosa si tratta. Non sa che da quel momento, indipendentemente dallo studio, per lei vita e letteratura non saranno più le stesse.
Tutto cambia quando, imbattutasi nei Frammenti di un discorso amoroso ed essendone rimasta folgorata, decide di cedere al fascino di Leonard Bankhead, un giovane dallo strano carisma che soffre di profonde crisi depressive, fino a convincersi di esserne davvero innamorata. Ma siccome la vita spesso sembra giocare con quei romanzi che Madeleine ha tanto amato, ricompare anche all’improvviso Mitchell Grammaticus, un vecchio amico che ha preferito dedicarsi allo studio delle religioni, ossessionato dall’idea che Madeleine è la donna della sua vita. Nel corso di un anno, da quando si laureano e muovono i primi passi nel mondo, si vedranno costretti a rimettere in discussione tutto quello che hanno imparato sui libri, a rivedere le idee e gli ideali mediati dalla letteratura. Con conseguenze imprevedibili.
Il triangolo che questo grande romanzo ci racconta, centrato su tre personaggi colti in un passaggio esistenziale delicato e decisivo, sorprende per originalità e freschezza. Con intelligenza, ironia e straordinario calore, Eugenides riprende la grande tradizione letteraria ottocentesca legata al tema del matrimonio e la riscrive completamente alla luce dell’oggi, ridando energia e senso al romanzo contemporaneo con una storia così calata nel nostro tempo da poter essere letta come il diario intimo delle nostre vite. “Un romanzo colto, appassionato e acuto nel descrivere le relazioni amorose” ha scritto l’autorevole e temuta Kirkus Reviews. “Eugenides si dimostra nuovamente uno dei migliori scrittori contemporanei”. [La nostra recensione]


3. L'arte di vivere in difesa - Chad Harbach (2011) [Aggiunto nella lista 2012]

Quando arriva al Westish College, sul lago Michigan, Henry Skrimshander è un ragazzo gracile e spaesato. Ma sul campo da baseball si trasforma e un istinto infallibile lo guida in gesti di una grazia assoluta. La sua è un’intensa storia di formazione sportiva e umana, che si intreccia ai destini di una variegata folla di personaggi: Mike Schwartz, il suo mentore e capitano dal cuore grande e dal futuro incerto, Owen Dunne, il compagno di stanza “gay e mulatto” di cui il rettore Guert Affenlight si scoprirà innamorato all’età di sessant’anni, preda di una marea di emozioni impazzite. E poi la figlia del rettore, l’irrequieta Pella, in fuga da un matrimonio fallito, che torna nella casa paterna in cerca di se stessa e di una seconda occasione. Un grande romanzo, una storia emblematica sull’amicizia, la giovinezza, le ambizioni mal riposte e la fragilità delle passioni e del talento. [La nostra recensione]


4. C'è ma non si - Ali Smith (2011) [Aggiunto nella lista 2012]

Durante una cena in un'elegante casa di Greenwich un amico di un amico dei padroni di casa si alza da tavola e non torna più. Si scopre che si è chiuso nella stanza degli ospiti e non ha la minima intenzione di uscire. Perché ha preso questa decisione? Cosa spera di ottenere? E soprattutto chi è Miles Garth?
Gen, la padrona di casa, si mette alla ricerca di amici e parenti del suo ospite indesiderato che possano convincerlo a desistere dal suo proposito inspiegabile.
Comincia così una carrellata di personaggi, ricordi, situazioni buffe o commoventi che prendono spunto dalla presenza/assenza di Miles, ma in realtà sono un'occasione per la scrittrice di esplorare vari aspetti della vita quotidiana nell'Inghilterra di oggi. Una scrittura divertente e divertita, una girandola di giochi di parole e rimandi che vanno da Shakespeare al punk passando per i musical e le canzoni dell'Eurofestival.
Il nuovo splendido romanzo di Ali Smith cerca di rispondere a una domanda semplicissima: perché siamo qui?


5. Il tempo è un bastardo - Jennifer Egan (2010) [Aggiunto nella lista 2012]

Il tempo è un bastardo è un romanzo insolito, formato da una serie di racconti eterogenei per ambientazione e stile, ma collegati dal ricorrere degli stessi personaggi. Al centro ci sono Bennie Salazar, ex musicista punk e ora discografico di successo, e il suo fidatissimo braccio destro Sasha, una donna di polso ma dal passato turbolento. Le loro storie si snodano fra la San Francisco underground di fine anni Settanta e una New York prossima ventura in cui gli sms e i social network strutturano le emozioni collettive, passando per improbabili ascese sociali e matrimoni falliti, fughe adolescenziali nei bassifondi di Napoli, scommesse azzardate ma vincenti su musicisti dati troppe volte per finiti. Intorno a Bennie e Sasha si compongono le vicende delle loro famiglie, dei loro amici, dei loro mentori: una costellazione di co-protagonisti indimenticabili grazie alla quale la Egan riesce a raccontare le degenerazioni isteriche del giornalismo e dello star-system, la pericolosa meraviglia delle droghe psichedeliche, le delicate dinamiche emotive di un bambino autistico nella provincia americana del futuro. Il tempo è un bastardo supera con coraggio gli stereotipi della narrativa tradizionale ma resta godibile e appassionante per tutti i lettori: è un romanzo-mondo aperto alle infinite possibilità dell’esistenza e della prosa, che si è conquistato la vetta della scena letteraria americana e si avvia a diventare un caso internazionale. Ha vinto il premio Pulitzer. [La nostra recensione]


6. Libertà - Jonathan Franzen (2010) [Aggiunto nella lista 2012]

Walter e Patty erano arrivati a Ramsey Hill come i giovani pionieri di una nuova borghesia urbana: colti, educati, progressisti, benestanti e adeguatamente simpatici. Fuggivano dalla generazione dei padri e dai loro quartieri residenziali, dalle nevrosi e dalle scelte sbagliate in mezzo a cui erano cresciuti: Ramsey Hill (pur con certe residue sacche di resistenza rappresentate, ai loro occhi, dai vicini poveri, volgari e conservatori) era per i Berglund una frontiera da colonizzare, la possibilità di rinnovare quel mito dell'America come terra di libertà "dove un figlio poteva ancora sentirsi speciale". Avevano dimenticato però che "niente disturba questa sensazione quanto la presenza di altri esseri umani che si sentono speciali". E infatti qualcosa dev'essere andato storto se, dopo qualche anno, scopriamo che Joey, il figlio sedicenne, è andato a vivere con la sua ragazza a casa degli odiati vicini, Patty è un po' troppo spesso in compagnia di Richard Katz, amico di infanzia del marito e musicista rock, mentre Walter, il timido e gentile devoto della raccolta differenziata e del cibo a impatto zero, viene bollato dai giornali come "arrogante, tirannico ed eticamente compromesso". Siamo negli anni Duemila, anni in cui negli Stati Uniti (e non solo...) la libertà è stata come non mai il campo di battaglia e la posta in gioco di uno scontro il cui fronte attraversa tanto il dibattito pubblico quanto le vite delle famiglie.


7. Nemesi - Philip Roth (2010) [Aggiunto nella lista 2012]

Siamo nella Newark del 1944: in Europa e nel Pacifico infuria la guerra mentre a Weequahic, il quartiere ebraico della città, esplode un focolaio di poliomelite. La paura della malattia e delle sue terribili conseguenze cambia le abitudini dei bambini e dei ragazzi del quartiere: ma non di quelli che si ritrovano per giocare a baseball al campo sportivo di cui Eugene "Bucky" Cantor è il responsabile. Bucky ha ventitre anni e il fisico aitante: l'unico suo difetto è una miopia così forte da avergli impedito di partire per la guerra. Il giovane ne è avvilito come se fosse una colpa di cui si è macchiato: tanto più che i suoi migliori amici sono tutti impegnati al fronte. Ai primi casi di polio, Cantor reagisce come se badare ai ragazzi fosse il suo modo di prestare servizio per la patria: rifiuta di chiudere il campo, anzi fa di tutto per evitare che si diffonda il panico e che la paura modifichi gli stili di vita delle persone. Ma il contagio non cessa di diffondersi. Anche due bambini che erano soliti frequentare il campo sportivo vengono presi da febbre e dolori e quando un altro dei "suoi" ragazzi si ammala e muore, Cantor ne è devastato. Il panico, la paura e la paranoia aumentano giorno dopo giorno e altri ragazzi si ammalano. La fidanzata di Cantor, che sta lavorando in una colonia estiva in Pennsylvania, lo convince a raggiungerla in mezzo a quella natura incontaminata. Cantor crede di essersi lasciato la tragedia alle spalle, ma i suoi peggiori incubi si materializzeranno di colpo.


8. Il libro dei bambini - Antonia S. Byatt (2009) [Aggiunto nella lista 2010]

È un luogo quasi incantato il Victoria & Albert Museum di Londra, con collezioni straordinariamente ricche. Non a caso Olive Wellwood, autrice di libri per l'infanzia, è venuta qui per trarre ispirazione in vista di un nuova storia. E mentre conversa con Prosper Cain, uno dei responsabili del museo, l'attenzione dei loro figli adolescenti Tom e Julian, che stanno perlustrando le infinite gallerie, è attratta dalla misteriosa figura di un ragazzo intento a disegnare alcuni dei preziosi artefatti. Prende le mosse da questo episodio e da questo luogo carico di memoria, di idee, di creatività, una narrazione che, seguendo le vicende di quattro famiglie e di molti altri personaggi, conduce il lettore dal 1895 alla prima guerra mondiale. Todefright, la accogliente casa nel Kent in cui Olive vive con il marito Humphry e i loro sette figli, è in un certo senso il luogo-simbolo in cui trovano espressione tutte le contraddittorie istanze politiche, sociali e artistiche che attraversano e scuotono l'Inghilterra e l'Europa in quei decenni. L'infanzia diventa oggetto di intenso fascino che trova riscontro in una straordinaria fioritura di libri per e sui bambini. Con il passare degli anni tuttavia, l'intonaco inizia a sfaldarsi sino all'inizio della guerra...


9. Ruggine americana - Philipp Meyer (2009) [Aggiunto nella lista 2010]

Cosa succede quando il sogno di una nazione arrugginisce accanto agli scheletri delle acciaierie dismesse e alle rovine delle industrie abbandonate? Succede che la sua fine si ripete ogni giorno, nei sogni infranti dei suoi abitanti. Come quelli di Isaac English: vent'anni, timido, insicuro, ha il cervello di un genio, ma il college rimane un miraggio da quando sua madre si è suicidata e lui ha tentato di imitarla. Sarebbe morto se non l'avesse salvato Billy Poe, del quale si può dire tutto tranne che sia sveglio. È grande e grosso, ma, se c'è da menare le mani, sa farsi valere. E quando Isaac decide di scappare in California, si ritrova proprio Billy come compagno di viaggio. È l'inizio di un'imprevedibile catena di eventi che segneranno per sempre le vite dei due ragazzi e di un'intera comunità.


10. Oltre le scale - Lorrie Moore (2009) [Aggiunto nella lista 2012]

2001. Sullo sfondo di un'America sempre più sul piede di guerra in Medio Oriente, la ventenne Tassie Keltjin, figlia di un pastore "mezzo ebreo" delle pianure del Midwest, ha appena iniziato l'università - un inizio che ha anche il sapore della fuga dalla sua vita provinciale per andare incontro a un mondo più complesso, fatto di cultura e politica. Quando inizia a lavorare come baby sitter per una coppia dall'apparenza insieme intrigante e mondana, Tassie viene poco per volta trascinata nel vortice della loro vita famigliare e di quella della bambina che da poco hanno adottato. Con il passare del tempo, il passato della ragazza si fa sempre più estraneo - i genitori le appaiono più vecchi a ogni visita, e suo fratello sempre più disilluso nel suo convincimento a entrare nell'esercito - e Tassie si ritrova estranea persino a se stessa. Gli anni passano, e l'amore la conduce verso nuove, formative esperienze, ma è a questo punto che passato e futuro conflagrano inaspettatamente.


11. 1Q84. Libri 1, 2 e 3 - Haruki Murakami (2009) [Aggiunto nella lista 2012]

Tokyo, 1984. Aomame è un'assassina spietata e fragile. In minigonna e tacchi a spillo, vendica tutte le donne che subiscono violenza, con una tecnica micidiale e invisibile. Tengo è un ghost writer che deve riscrivere un libro inquietante, pericoloso come una profezia. Entrambi si giocano la vita in una storia che sembra destinata a farli incontrare. Ma quando Aomame vede sorgere in cielo una seconda luna, capisce che, forse, non potranno condividere neppure la stessa realtà... [La nostra recensione]


12. Caino - José Saramago (2009) [Aggiunto nella lista 2012]

A vent'anni dal "Vangelo secondo Gesù Cristo", José Saramago torna a occuparsi di religione. Se in passato il premio Nobel portoghese ci aveva dato la sua versione del Nuovo Testamento, ora si cimenta con l'Antico. E sceglie il personaggio più negativo, la personificazione biblica del male, colui che uccide suo fratello: Caino. Capovolgendo la prospettiva tradizionale, Saramago ne fa un essere umano né migliore né peggiore degli altri. Il dio che viene fuori dalla narrazione è un dio malvagio, ingiusto e invidioso, che non sa veramente quello che vuole e soprattutto non ama gli uomini. È un dio che rifiuta, apparentemente solo per capriccio e indifferenza l'offerta di Caino, provocando così l'assassinio di Abele. Il destino di Caino è quello di un picaro che viaggia a cavallo di una mula attraverso lo spazio e il tempo, in una landa desolata agli albori dell'umanità. Ora da protagonista, ora da semplice spettatore, questo avventuriero un po' mascalzone attraversa tutti gli episodi più significativi della narrazione biblica: la cacciata dall'Eden, le avventure con l'insaziabile Lilith, il sacrificio di Isacco, la costruzione della Torre di Babele, la distruzione di Sodoma, l'episodio del vitello d'oro, le prove inflitte a Giobbe, e infine la vicenda dell'arca di Noè. Riscrittura ironica e personale della Bibbia, invenzione letteraria di uno scrittore nel pieno della maturità, compone un'allegoria che mette in scena l'assurdo di un dio che appare più crudele del peggiore degli uomini. [La nostra recensione]


13. La tigre bianca - Araving Adiga (d2008) [Aggiunto nella lista 2010]

Seduto alla sua scrivania, l'imprenditore autodidatta Balram Halway, detto la Tigre Bianca, scrive sette lucide e impietose lettere al primo ministro cinese che si appresta a visitare l'India. Gli racconta delle proprie origini e delle propria storia: la storia di un ragazzo di una delle caste piú basse che da un fangoso villaggio all'interno del paese (dove «ogni buona notizia si tramuta in una cattiva notizia, e in fretta») arriva a New Delhi, dove mall luccicanti, sontuosi palazzi e auto tirate a lucido da magri autisti in ciabatte si accostano a bordelli di lusso con bionde prostitute dell'Europa dell'est. Qui, nel nuovissimo quartiere di Gurgaon, Balram Halway assiste alla progressiva e inarrestabile corruzione del suo padrone, ne assimila la mentalità e intuisce che il modo per fuggire dalla gabbia della miseria esiste: commettere un omicidio, rubare e mettersi in proprio. Grazie a un duro lavoro, a pasti trangugiati in fretta, a un codice morale dettato dalle necessità produttive, ma soprattutto applicando le auree regole degli affari apprese da Mr Ashok, il suo defunto ex principale, il successo non tarda ad arrivare. Per il futuro si vedrà: forse potrebbe investire parte del proprio capitale in una scuola per bambini poveri di Bangalore: una scuola piena di Tigri Bianche, in cui non si parla né di Gandhi, né dei 36 milioni di divinità indiane.


14. Kieron Smith, boy - James Kelman (2008) [Aggiunto nella lista 2010]

I had cousins at sea. One was in the Cadets. I was wanting to join. My maw did not want me to but my da said I could if I wanted, it was a good life and ye saved yer money, except if ye were daft and done silly things. He said it to me. I would just have to grow up first.
James Kelman’s triumph in Kieron Smith, boy is to bring us completely inside the head of a child and remind us what strange and beautiful things happen in there.
Here is the story of a boyhood in a large industrial city during a time of great social change. Kieron grows from age five to early adolescence amid the general trauma of everyday life—the death of a beloved grandparent, the move to a new home. A whole world is brilliantly realized: sectarian football matches; ferryboats on the river; the unfairness of being a younger brother; climbing drainpipes, trees, and roofs; dogs, cats, sex, and ghosts.
This is a powerful, often hilarious, startlingly direct evocation of childhood.


15. Casa - Marilynne Robinson (2008) [Aggiunto nella lista 2010]

Glory Boughton ha trentotto anni qandò una delusione amorosa la riporta nella natia Gilead per occuparsi del vecchio padre e della consunta casa avita. Il fratello Jack ne ha qualcuno di più allorché, pochi mesi più tardi, bussa alla stessa porta in cerca di un approdo per il suo spirito tormentato. Le braccia del patriarca si aprono ad accogliere il più amato dei suoi otto figli, il più corrotto, il più smarrito. Ma il suo cuore e la sua mente faticano a fare altrettanto. Nella versione robinsoniana di quella che l'autrice definisce la più radicale delle parabole evangeliche - capovolgendo, come fa, le nozioni di merito e ricompensa -, l'accento cade sul momento successivo a quello della festosa accoglienza: il momento del perdono, della piena reintegrazione nella casa del padre, laddove il limite umano si fa più invalicabile. Il terzo romanzo di Marilynne Robinson ci ripropone un mondo familiare: l'immobile cittadina agraria di Gilead, "fulgida stella del radicalismo" nella sarcastica rivisitazione di Jack; la metà degli anni Cinquanta, con i loro scontri razziali e la loro sedata quiescenza; il venerabile pastore presbiteriano Robert Boughton, ormai troppo stanco, e i suoi due figli più interessanti, la dolente Glory e l'oscuro Jack. Stesso luogo, tempo, personaggi del precedente "Gilead", dunque (compagno contiguo anziché sequenziale di questo "Casa"), ma diversa prospettiva a illuminare da un'altra angolazione più trascendente e insieme il più terreno dei temi: 'nostos', il ritorno a casa.


16. Cost - Roxana Robinson (2008) [Aggiunto nella lista 2010]

When Julia Lambert, an art professor, settles into her idyllic Maine house for the summer, she plans to spend the time tending her fragile relationships with her father, a repressive neurosurgeon, and her gentle mother, who is descending into Alzheimer's. But a shattering revelation intrudes: Julia's son Jack has spiraled into heroin addiction.
In an attempt to save him, Julia marshals help from her looseknit clan: elderly parents; remarried ex-husband; removed sister; and combative eldest son. Ultimately, heroin courses through the characters' lives with an impersonal and devastating energy, sweeping the family into a world in which deceit, crime, and fear are part of daily life.


17. La breve favolosa vita di Oscar Wao - Junot Díaz (2007) [Aggiunto nella lista 2010]

La breve favolosa vita di Oscar Wao: già dal titolo si capisce che il romanzo non avrà un lieto fine classico. Ma non importa. Perché la vita di Oscar - ribattezzato Wao da un amico dominicano che storpia il nome di Wilde è davvero favolosa. Da favola. Da favola letteraria, magica e realistica al tempo stesso. Nasce e cresce nel New Jersey, il grasso, poco attraente, intelligente e parecchio eccitato Oscar. Sua madre Belicia è una ex reginetta di bellezza scappata da Santo Domingo perché perseguitata dal clan del dittatore Trujillo, la sorella, Lola, è una ragazza dolce, assennata e insieme spericolata come tutte le dominicane di Diaz. L'intero albero genealogico di Oscar, come quello di altre migliaia di dominicani, è composto da figure torturate, espropriate, martirizzate. [La nostra recensione]


18. La veglia - Anne Enright (2007) [Aggiunto nella lista 2010]

Veronica Hegarty fa parte di una famiglia cattolica irlandese. Ha un marito, due figlie di otto e sei anni, una madre settantenne e ben otto fra fratelli e sorelle. Quando il corpo di Liam, il fratello che Veronica sente più vicino, viene ritrovato nei pressi di Brighton, Veronica vuole, ad ogni costo, capire cosa abbia spezzato la vita del fratello più amato. La donna intraprende così un viaggio nel suo passato e in quello dei suoi cari, andando a fondo delle proprie paure sessuali, delle proprie ossessioni, dei segreti che popolano il suo passato e quello di Liam. La veglia di Anne Enright ha catturato l’attenzione del pubblico e della critica, è ora in corso di traduzione in oltre 25 lingue e ha ottenuto il Man Booker Prize 2007.


19. Metà di un sole giallo - Chimamanda Ngozi Adichie (2006) [Aggiunto nella lista 2008]

"Metà di un sole giallo" racconta un drammatico periodo della storia contemporanea africana: la lotta del Biafra per raggiungere l'indipendenza dalla Nigeria, con la conseguente guerra civile che costò la vita a più di un milione di persone. Con empatia e naturalezza Chimamanda Ngozi Adichie narra la vita di alcuni personaggi toccati dalle terribili vicende della guerra: il giovane Ugwu, domestico nella casa di Odenigbo, un professore universitario animato da un sacro fervore per il suo Paese e per la causa dell'anticolonialismo; Olanna, la bellissima moglie del professore, che per amor suo ha abbandonato la ricca famiglia di Lagos e si è trasferita nella polverosa città universitaria di Nsukka; Richard, uno scrittore inglese che è innamorato della sorella gemella di Olanna, Kainene, una donna misteriosa che non vuole impegnarsi con nessuno. Mentre le truppe nigeriane avanzano, i protagonisti del romanzo devono difendere ciò in cui credono e riaffermare gli affetti che li tengono uniti.
Un affresco drammatico e coinvolgente, ricco di colpi di scena, che s'interroga sul colonialismo e la responsabilità morale di un conflitto appoggiato dalle superpotenze mondiali. [La nostra recensione]


20. L'eleganza del riccio - Muriel Barbery (2006) [Aggiunto nella lista 2010]

Siamo a Parigi in un elegante palazzo abitato da famiglie dell'alta borghesia. Dalla sua guardiola assiste allo scorrere di questa vita di lussuosa vacuità la portinaia Renée, che appare in tutto e per tutto conforme all'idea stessa della portinaia: grassa, sciatta, scorbutica e teledipendente. Invece, all'insaputa di tutti, Renée è una coltissima autodidatta, che adora l'arte, la filosofia, la musica, la cultura giapponese. Poi c'è Paloma, la figlia di un ministro ottuso; dodicenne geniale, brillante e fin troppo lucida che, stanca di vivere, ha deciso di farla finita (il 16 giugno, giorno del su tredicesimo compleanno, per l'esattezza). Fino ad allora continuerà a fingere di essere una ragazzina mediocre e imbevuta di sottocultura adolescenziale come tutte le altre.
Due personaggi in incognito, quindi, diversi eppure accomunati dallo sguardo ironicamente disincantato, che ignari l'uno dell'impostura dell'altro, si incontreranno solo grazie all'arrivo di monsieur Ozu, un ricco giapponese, il solo che saprà smascherare Renée e il suo antico, doloroso segreto. [La nostra recensione]


2 Commenti a “Listopia II - La vendetta: I milleuno libri da leggere almeno una volta nella vita (#1-20)”

  • 2 marzo 2015 alle ore 13:09
    Francesca says:

    Ciao, questa rubrica mi è sempre piaciuta. E' stata fatta solo una volta vero? volevo anche chiederti cosa significa tra parentesi (aggiunto nel 2010). Grazie mille :D

  • 2 marzo 2015 alle ore 18:10
    sakura87 says:

    Ciao Francesca, questa è la versione "aggiornata" della vecchia lista che abbiamo pubblicato, che era del 2006. In seguito ne hanno fatte altre tre versioni, nel 2008, nel 2010 e nel 2012.
    Essendo naturalmente troppo lungo e ripetitivo pubblicarle tutte e tre (nel frattempo avevano messo, tolto e rimesso vari libri), ho usato quella del 2012 con i libri in più rispetto a quella del 2006. L'anno tra parentesi è appunto la versione della lista in cui quel titolo è stato aggiunto.

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