8 novembre 2010

Germinie Lacerteux - Edmond e Jules de Goncourt

Il capolavoro del naturalismo. Un libro celeberrimo e tuttora sconvolgente: la meticolosa, miniaturistica, narrazione della vita di una domestica che traviatasi per amore passa di rovina in rovina attraverso tutte le fasi dell'abbrutimento (alcolismo, furti, prostituzione) sino alla morte. Il tutto a partire da un caso reale analizzato con il metodo scientifico proprio e tipico degli autori: minuziosa ricerca e descrizione "fotografica" di ambienti e caratteri. Victor Hugo ne scrisse: "È implacabile come la miseria. Ha questa grande bellezza, la Verità. Voi andate a fondo: è il dovere, è anche il diritto". E Flaubert: "Quest'opera mi esalta. È forte, rude, drammatica, patetica e avvincente. Quello che più mi sembra da ammirare è la gradazione degli effetti, la progressione psicologica. È atroce dal principio alla fine, e qualche volta semplicemente sublime".

Recensione

Germinie Lacerteux sancisce l'inizio del Naturalismo e i principi naturalisti sancivano che il romanzo dovesse semplicemente raccontare la verità, una verità oggettiva e documentata. Niente di più semplice allora per i Goncourt che attingere alla "loro" realtà ispirandosi al caso di una domestica che aveva prestato servizio in casa loro.

Germinie Lacerteux, dopo un passato travagliato, riesce a trovare un impiego di cameriera presso una anziana signorina, Mademoiselle de Varandeuil che la tratta gentilmente, come una di famiglia. Germinie non è giovanissima né bella, ma è curata, onesta, lontana dalla volgarità delle altre domestiche. La sua vita viene sconvolta quando incontra un uomo più giovane di cui si innamora. In un primo momento, grazie al suo sentimento, la donna sembra rifiorire, esce dalla sua apatia, è più energica, più positiva. Questo amore però rimane felice e puro solo finché non viene soddisfatto. L'inizio della relazione segna l'inizio di un processo di un graduale ma inesorabile degrado per Germinie: perderà la sua dignità, la sua integrità, i suoi soldi e infine se stessa.

Jules ed Edmond de Goncourt definivano questo romanzo "clinica dell'amore", intendendo l'amore appunto come sintomo di una malattia che può condurre solamente alla tomba, e in quest'opera ce la mettono davvero tutta per dimostrare la loro tesi. Leggendo il romanzo si vede la protagonista spingersi da un eccesso all'altro: alcolismo, furto. Ogni volta mi ritrovavo a pensare che oltre non potesse andare, ma poi lei cadeva sempre più in basso fino alla perdizione totale, all'annullamento completo di se stessa. Leggere di come una donna può arrivare alla sua completa dissoluzione a causa dell'amore, o meglio, del bisogno di essere amata, assistere alla sua perdizione, mi ha comunicato una sensazione di disagio ma al tempo spesso mi ha spinto a chiedermi dove si trovi il confine, la soglia da non oltrepassare perché l'amore non sconfini in ossessione.

Giudizio:

+3stelle+

Dettagli del libro

  • Titolo: Germinie Lacerteux
  • Titolo originale: Germinie Lacerteux
  • Autore: Edmond e Jules de Goncourt
  • Traduttore: G. Gemiani, M. C. Balocco
  • Editore: UTET
  • Data di Pubblicazione: 2009
  • Collana: Letterature
  • ISBN-13: 9788802081151
  • Pagine: 354
  • Formato - Prezzo: Brossura - Euro 16,00

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