11 maggio 2016

Il cappotto della macellaia - Lilia Carlota Lorenzo

Palo Santo, un paese apparentemente innocuo della pampa argentina. Duecentosette abitanti, tutti si conoscono tra loro. I pettegolezzi corrono più veloci dell’incessante vento che annuncia l’arrivo della tormenta. Mentre la sarta continua a cucire e scucire il cappotto per la figlia della macellaia, che a forza di ingozzarsi di paste con la panna non fa che ingrassare, si consuma un insolito e inquietante omicidio e una serie di fatti strani cominciano ad accadere. Quale orribile scena ha visto il bambino della sarta nella cucina della bellissima merciaia Solimana al punto di scappare terrorizzato ogni volta che la vede? Perché lei attira gli uomini del paese a casa sua? E che inconfessabile segreto custodisce Marcantonia, la sorella ritardata di Solimana? Ne sa qualcosa la bizzarra telefonista, che non si fa vedere da nessuno, ma ascolta le telefonate di tutti segnandole in un quaderno. E ancora di più ne sa Zotikos, immigrante greco in pensione, che dietro la toppa della sua porta tiene sott’occhio l’intero paese... Dopo il grandissimo successo in digitale ottenuto grazie al self-publishing, Il cappotto della macellaia arriva finalmente in libreria in una versione corretta e rivista. Lilia Carlota Lorenzo porta in Italia il carattere più autentico dell’America Latina. Fonde le atmosfere magiche e i colori di Gabriel García Márquez e la passione malinconica del tango di Gardel per creare una propria voce: ironica, indolente, sboccata e sanguigna. Ci regala personaggi indimenticabili dalla scorza durissima, situazioni crude e surreali che ricordano quelle dei film dei fratelli Coen e ci fa sentire come gli abitanti di Palo Santo, ancorati a un mondo che sembrerebbe non esistere più, che ha una sola strada battuta lungo la ferrovia e dal quale non vorremmo più andarcene.

Recensione

Il cappotto della macellaia dell'italo-argentina Lilia Carlota Lorenzo fa parte della nuova e sempre più nutrita categoria degli autopubblicati di successo, essendo rimasto per 300 giorni nella top ten di Amazon e avendo così attirato l'attenzione di una grande casa editrice come Mondadori, che ha quindi deciso di portarlo sugli scaffali delle librerie italiane.

La scrittrice, in un'intervista in cui le è stato chiesto di spiegare quali siano i requisiti per il successo di un libro, e del suo in particolare, ha precisato che, secondo lei, cinque sono gli elementi da tenere in considerazione: un titolo intrigante, una copertina interessante, recensioni che convincano il lettore a comprare, un prezzo contenuto e una sinossi che sappia essere una promessa di coinvolgimento rivolta al lettore.
Va' da sé, aggiungerei io, che il romanzo deve essere coinvolgente e dotato da una certa originalità, condizione indispensabile per un valido passaparola, soprattutto quando non sia prevista un’apposita campagna promozionale, che questo Il cappotto della macellaia sembra pienamente soddisfare.
Ciò premesso, l’autrice precisa inoltre che la storia da lei narrata è tratta da un fatto veramente accaduto che le è stato raccontato a suo tempo dalla madre.
Nelle prime righe del romanzo viene immediatamente enunciato l’evento criminoso:

All’alba di giovedì 7 ottobre 1943, in un paese sperduto delle pampas argentine, fu ucciso un uomo.
La verità non venne mai a galla: i morti non parlano, gli assassini non si autoaccusano, l’unico testimone non disse nulla perché era il vero colpevole.

La scena del crimine è la comunità di Palo Santo, 107 anime in tutto, dove tutti quindi si conoscono e dove non è facile riuscire a mantenere i segreti, anche se alcuni hanno la presunzione di riuscirci. In una comunità così ristretta anche le offese -o presunte tali- sembrano più grandi di quanto oggettivamente siano, e vengono a crearsi dei rancori difficilmente sanabili. I vizi capitali, inoltre, sembrano ben rappresentati fra i protagonisti del romanzo.
La trama de Il cappotto della macellaia, che si dipana in un susseguirsi di equivoci piuttosto esilaranti, presenta un tipo di umorismo che paragonerei a quello di Andrea Vitali, non per nulla anche i suoi romanzi si svolgono sempre in cittadine di dimensioni contenute. Il linguaggio che usa l'autrice è però più colorito, senza tuttavia mai sfociare nella volgarità fine a se stessa. Ma è anche vero che l’ambiente in cui agiscono i personaggi della scrittrice argentina è di livello sociale decisamente inferiore a quello dei protagonisti dei romanzi dello scrittore italiano.
Inoltre, gran parte dell'umorismo è conseguente alla mai banale caratterizzazione dei personaggi, tipici di un paese di provincia, altra caratteristica che accomuna questo romanzo con gli scritti dell'autore lecchese.
In un crescendo che ricorda Cronaca di una morte annunciata di García Márquez si descrivono gli eventi che precedono l’ineluttabile destino della vittima, ma cosa abbia visto il figlio della sarta per rimanere terrorizzato dalla merciaia, perché questa voglia concupire tutti gli uomini che incontra, che incidenza possa avere sugli eventi il fatto che tutto sembri congiurare contro la sarta del paese, costretta a dover fare e disfare, come la tela di Penelope, il cappotto per la figlia della macellaia e, infine, quanto sia grave la colpa del testimone dell’omicidio per indurlo a tacere su quello che sa, sono tutte tessere di un mosaico che risulterà completo e comprensibile solo alla fine del romanzo. In merito a quanto accennato all'inizio della recensione, l'intreccio può quindi definirsi giustamente originale.
E' pur vero che qui, a differenza del capolavoro di García Márquez, l'identità della vittima si conoscerà solo alla fine della storia, ma l'atmosfera del romanzo della Lorenzo può effettivamente assomigliare a quella che si respira in Cronaca di una morte annunciata, per quel senso di aspettativa della tragedia e per l'ambiente tipicamente provinciale in cui essa si verifica.

Per come il racconto è stato impostato, può inserirsi nel filone delle commedie noir e risulta divertente, intrigante, con un ritmo sempre sostenuto e particolarmente scorrevole, grazie anche a capitoli molto brevi, talvolta inferiori a mezza pagina, in ognuno dei quali, a rotazione, vengono raccontate le vicende di ciascuno degli undici personaggi che agiscono nel romanzo.

In conclusione si può affermare che è pienamente giustificato il successo avuto da Il cappotto della macellaia nell'edizione digitale, e si presume possa continuare anche per l'edizione cartacea.

Giudizio:

+4stelle+

Dettagli del libro

  • Titolo: Il cappotto della macellaia
  • Autore: Lilia Carlota Lorenzo
  • Editore: Mondadori
  • Data di Pubblicazione:10 maggio 2016
  • Collana: Scrittori italiani e stranieri
  • ISBN-13: 9788804661177
  • Pagine: 240
  • Formato - Prezzo:Brossura con alette - Euro 18.00

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