8 febbraio 2016

Cuore Satellite - Pierpaolo Mandetta

Si sa, i giovani gay non vedono l'ora di lasciare la provincia per la volta delle grandi città. Grindr che scoppia, palestre aperte fino a tardi, ampia scelta in discoteche. Ma c'è chi resta. Chi è attaccato alle piccole cose. Chi alla famiglia. Chi ai profumi della pasta fatta in casa o dei fiori di campo. I gay di paese non mangiano sushi all'all you can eat, ma pranzano alla tavola calda con una parmigiana. Non scappano dalle madri in un bilocale a pezzi con due coinquilini, ma campano fino ai trent'anni nella stanzetta di sempre, con tutti i parenti nel quartiere. Non litigano con i fidanzati su Whatsapp, ma si minacciano alla finestra. Paolo ha ventisette anni, vive a Salerno e ha un negozio di fiori. Sembra un giovane come tanti. Ha un'amica che cucina, un ragazzo che lo ama, Enzo, e una grande, strana famiglia. Paolo, però, nasconde un segreto. Un segreto che lo segue con due gambe e lo spinge a rifiutare l'amore, visto come un satellite che non riesce a toccare. Quando le voci delle nonne lo mettono in guardia sul futuro, decide di correre ai ripari. Prima che l'estate giunga a Salerno, Paolo sarà costretto a riabbracciare il suo cuore satellite.

Recensione

Quel che subito traspare nelle vicende di Paolo è la ricerca di sé. Non tanto delle origini o della propria crescita personale, come verrebbe da pensare: Paolo ha ventisette anni e una personalità strutturata, ma un unico problema lo tormenta. L’incapacità, a suo dire, di amare e di affidarsi all’altro. E proprio per questo è obbligato a sondare il suo intimo, partendo dalle radici familiari e dal passato per arrivare a cogliere l’ostacolo che gli impedisce di essere felice o perlomeno di illudersi di poterlo diventare.
In un rocambolesco e vivido teatro di personaggi appartenenti ai suoi affetti e al suo paese, senza però scordare i colpi di scena sentimentali e i nuovi incontri, Paolo intraprende quindi un percorso interiore che diventa cardine della storia, metaforizzato in modo piuttosto azzeccato con il Cuore Satellite che fornisce il titolo all’opera. Un iter difficile, che prevede un po’ di investigazione introspettiva ma anche parecchia ricettività degli accadimenti fortuiti, guidato dai ricordi in sospeso e dalla presenza delle donne della sua famiglia che in qualche modo gli svelano piano piano qual è il dramma che affligge la sua esistenza e che gli impedisce di fatto di conoscere l’amore.

Il punto di vista si esplica in prima persona, rappresentando la voce del protagonista in maniera diretta ma anche molto colorita: Paolo non si limita a fare la cronaca degli accadimenti, ma li accompagna con delle riflessioni, a volte dal gusto ironico e immediato, rendendo la sua tridimensionalità subito cara al lettore che ne ascolta il racconto. Un altro cardine della storia diventa anche la sua provenienza e l’ambiente in cui si muove: ci troviamo in Italia, nel sud campano, e lo stesso protagonista ci getta all’interno delle dinamiche sociali e culturali della sua terra in modo disincantato ma comunque leggero, un po’ stimolando la riflessione sulle caratteristiche che a lui stesso vanno stretto ma nel contempo dimostrandoci anche il suo viscerale attaccamento alla terra d’origine e alle sue peculiari sfaccettature.

Il suo essere omosessuale pertanto si snoda nelle diverse scene, facendo i conti con l’arretratezza e la ghettizzazione che ancora vige nel nostro paese, senza differenza alcuna di provenienza, ma che in qualche modo ci spiega l’aspirazione del giovane al volersi vivere senza costrizioni o imposizioni di alcun tipo. Ed è questi uno dei meriti più evidenti del romanzo: far uscire allo scoperto un concetto di omosessualità coerente e comunque lontano dalle mode che attualmente vigono anche in campo letterario.
Essere gay oggi in Italia vuol dire fare i conti con il dolore e la paura, e nel frattempo aspirare a essere culturalmente e pubblicamente riconosciuti come individui portatori di valori, di aspirazioni e di desideri che con la propria affettività non c’entrano nulla, perché amare significa parificare un medesimo sentimento, senza che in qualche modo sussistano differenze sulla base di chi è l’oggetto del proprio desiderio affettivo.
In questo libro siamo ben lontani dallo stereotipo allegro e senza pensieri, ricco di figure pregiudizievoli e di ruoli che spesso non hanno nulla a che vedere con la realtà dei fatti e soprattutto coi diritti delle persone. Anche Paolo ha un suo modo simpatico e umoristico di proporsi, ma la sua è un’ironia che suscita riflessioni sul nostro tempo e sulle contraddizioni che la società ci mette dinanzi agli occhi, anche quando i più non riescono, o forse non vogliono, vederle.

La narrazione si muove spigliata, il ritmo è altalenante, ma ben calibrato, la scrittura è fresca e godibile, nonostante in alcuni dettagli di traccia narrativa non si riesca sino in fondo a sintonizzarsi con le scelte e con il dramma di Paolo, che troverà comunque una sua soluzione, dolce ma anche amara, come accade nella vita di tutti noi, anche se proprio la conclusione ha il potere di spostare l’intero assetto della storia, ponendo in discussione un po’ tutto quanto. Si è rilevato che magari proprio quel momento avrebbe richiesto maggiore attenzione, dando la possibilità a Paolo di esprimersi e magari regalarci un guizzo ulteriore sul suo futuro.
Di certo, al di là di questi piccoli difetti, con Cuore Satellite Pierpaolo Mandetta ci dimostra di avere tutte le caratteristiche per essere una delle voci innovative e interessanti nel panorama letterario della nostra epoca.

Giudizio:

+4stelle+

Dettagli del libro

  • Titolo: Cuore Satellite
  • Autore: Pierpaolo Mandetta
  • Editore: Autopubblicato
  • Data di Pubblicazione: 2015
  • ISBN-13: 9788891192233
  • Pagine: 136
  • Formato - Prezzo: Brossura - € 8,49

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