Alexandre Dumas padre nasce il 24 luglio 1802 a Villers-Cotterêts. Figlio di un generale dell'esercito francese che aveva ripudiato il suo titolo nobiliare e morto quando Dumas aveva tre anni, questi fu cresciuto dalla sola madre che gestiva una tabaccheria. Non potendo avere un'istruzione approfondita a causa delle scarse risorse economiche, Dumas inizia a lavorare nell'albergo del nonno materno e in seguito, trasferitosi a Parigi, entra al servizio del Duca d'Orléans come copista. Nel 1824 da una relazione con una sarta nasce Alexandre Dumas figlio, anche lui in seguito famoso letterato. Nello stesso periodo inizia a lavorare per il teatro, riscuotendo successo con opere quali Enrico III e la sua corte, Antony, La Torre di Nesle e Kean. Nel 1843 sposa l'attrice Ida Ferrier e inizia un periodo di successi. Nel 1844 Dumas raggiunge l'immortalità letteraria. Il Conte di Montecristo e I Tre Moschettieri (qui recensito e facente parte di una trilogia), scritti a puntate a partire dal 1844, sono tra le opere francesi più famose e imitate al mondo. Nello stesso anno Dumas acquista un terreno a Marly-le-roi e fa costruire il "Castello di Montecristo", un edificio composito su ispirazione degli stili del Rinascimento, barocco e gotico. Nel 1846 inaugura un proprio teatro, che chiama il "Théâtre-Historique", che fallisce però nel 1850. Rovinato dai debiti, lo scrittore è costretto a vendere all'asta il suo castello e nel 1851, inseguito da più di 150 creditori, deve riparare in Belgio. Torna a Parigi solo nel 1854, risolti i suoi problemi finanziari. Inizia dunque a viaggiare per tutta l'Europa e dal 1861 al 1864, dopo aver accompagnato Garibaldi nelle sue battaglie, soggiorna a Napoli, dove viene nominato direttore degli scavi e dei musei. Tornato in Francia negli anni seguenti, si ammala gravemente e nel settembre del 1870 si trasferisce nella villa di suo figlio Alexandre a Puys, vicino a Dieppe, dove muore il 5 dicembre. Tra le sue opere più importanti, oltre ai romanzi succitati, ci sono il Ciclo degli ultimi Valois (La Regina Margot, La dama di Monsoreau, I Quarantacinque), In viaggio sulle Alpi (1834), Delitti celebri (1839-40), Napoleone (1840), Giovanna d'Arco (1842), La cappella gotica, La guerra delle donne, Il tulipano nero (1850), Il Caucaso (1859).
«Beato colui che per la prima volta si accinge a inseguire le orme di d'Artagnan; beato colui che, avendo letto questo libro nell'adolescenza, come accade, in una edizione probabilmente ornata di traumatizzanti illustrazioni, non ne conserva che un confuso ricordo, fatto di generosi e un po' sciocchi duelli, di trame ingegnose, di agevoli uccisioni; attendono costoro alcune ore di indifesa, deliziata lettura... Una velocissima cavalcata, che si svolge con accelerazione sempre piú nervosa e rovinosa, ci rapisce, per le strade di Francia e di Inghilterra, sulle tracce di d'Artagnan e dei tre moschettieri; in preda ad un batticuore lievemente degradante, gustando tutta la codarda letizia di essere "fuori", noi seguiamo le ambagi di una storia seducente quanto sfrontatamente improbabile». (Giorgio Manganelli)
Recensione
Opera tra le più importanti nella storia della letteratura francese, I Tre Moschettieri di Alexandre Dumas padre (in collaborazione con Auguste Maquet, uno dei suoi assistenti che fu prezioso anche per l'altro capolavoro, Il Conte di Montecristo) uscì per la prima volta a puntate sul giornale “Le Siècle” tra il marzo e il luglio del 1844, durante quel periodo turbolento chiamato anche “Monarchia di Luglio” (1830-1848) che segnò un breve ritorno alla monarchia prima di passare definitivamente alla repubblica. Fulgido esempio di romanzo ottocentesco storico, fu un successo enorme sia di critica che di pubblico già dalle prime pubblicazioni.
Tutto parte dal ritrovamento di un romanzo del '700 - Mémoires de Monsieur d'Artagnan di Gatien de Courtilz de Sandras – da parte di Dumas mentre questi era alla ricerca di notizie su Luigi XIV. Il personaggio descritto in quelle pagine lo colpì così tanto che decise di usarlo per farne il protagonista de I Tre Moschettieri.
Nella trama le avventure del giovane guascone che parte per cercare fortuna a Parigi presso il capitano delle guardie di Sua Maestà de Tréville sono coinvolgenti e senza un attimo di respiro: bastano le pagine iniziali per definire il carattere turbolento e orgoglioso del neanche ventenne.
Leggere le sue parole mentre apostrofa un gentiluomo che aveva celatamente parlato male del suo ronzino e chiedere soddisfazione per l'insulto (cosa che rimarrà come sottotrama per tutto il romanzo), svenire e perdere la lettera di raccomandazione, arrivare a Parigi e testardamente chiedere udienza a de Tréville rischiando di essere ucciso in duello dai tre suoi futuri inseparabili amici Porthos, Aramis e Athos, ci riporta immediatamente a un'epoca affascinante e violenta nel quale i duelli regolamentati tra gentiluomini risolvevano anche la minima controversia.
Ogni azione si accompagna a un eloquio nobile anche nelle imprecazioni e gli intenti, benché rafforzati da moschetto e spada, sono sempre in linea con quello spirito ribaldo e allo stesso tempo signorile che ha creato un termine di paragone nella letteratura.
In più, personaggi memorabili – Milady e il Cardinale Richelieu sono degli antagonisti perfetti e anche i comprimari fanno ottimamente la loro parte - e dialoghi sì ridondanti ma efficaci rendono avvincente un romanzo che a causa della sua serialità ogni tanto gira a vuoto su ridondanti descrizioni o panegirici magniloquenti fini se stessi che devono evidentemente allungare il brodo.
Considerato il primo thriller politico della storia, I Tre Moschettieri non può che affascinare il lettore anche oggi, anche solo per rivivere le gesta che tanto hanno influenzato libri, film, fumetti opere teatrali e tanti altri media.
Giudizio:
+5stelle+Dettagli del libro
- Titolo: i Tre Moschettieri
- Titolo originale: Les Trois Mousquetaires
- Autore: Alexandre Dumas padre
- Traduttore: Zini Marisa
- Editore: Einaudi
- Data di Pubblicazione: 1998
- Collana: Einaudi tascabili
- ISBN-13: 9788806190286
- Pagine: 636
- Formato - Prezzo: Brossura - 14,00 Euro
Il primo romanzo che ho letto nella mia vita, avevo 7 anni, una bella edizione cartonata ricca di illustrazioni adattata per i bambini.