22 aprile 2015

Speciale Dal libro al film: "Child 44" [Anteprima]

"Oh che meraviglioso mondo nuovo che ha tali abitanti in esso!": da queste parole di Miranda nella Tempesta di Shakespeare proviene il titolo di Mondo nuovo, romanzo di Aldous Huxley che si svolge in una società immaginaria che ha diversi punti di contatto con quella su cui sorgeva il sol dell'avvenire!

Anche da quelle parti comunità, identità e stabilità erano i massimi valori a cui tendere. Anche da quelle parti, quasi come se privare l'uomo della proprietà privata bastasse a riportarlo al di qua del bene e del male, in un giardino dell'Eden egualitario, non c'era spazio per la criminalità legata agli istinti più bassi e ferini dell'animo umano: il cannibalismo e la pulsione sessuale violenta, in fondo due facce della stessa, orrenda medaglia.

Se siamo abituati a sviscerare fino in fondo – mai verbo più adatto – tutte le atrocità imputate ai serial killer dell'Occidente corrotto dalla decadenza borghese, da Jack lo squartatore e la sua predilezione per la ginecologia da strada a Leonarda Cianciulli e le ricette tradizionali per il sapone naturale, capita molto più raramente di ricordare un altro campione del settore, quell'Andrej Čikatilo che in meno di quindici anni ha eliminato più di cinquanta tra donne e ragazzi, coperto in parte involontariamente da un'ideologia, il socialismo reale sovietico, che non poteva ammettere che nel suo perfetto mondo nuovo ci fosse spazio per la degenerazione criminale.

Tutti questi elementi, il controllo sociale in stile Le vite degli altri, la vita collettiva in cui la delazione e la sfiducia reciproca sono la base di ogni rapporto umano, come la società orwelliana di 1984, le trame oscure di burocrati di partito e le lotte per il potere che coinvolgono la vita privata, mostrando come nella Russia dei Gulag e del Sole ingannatore non ci possa essere nulla di davvero privato, si fondono in Child 44 – il bambino numero 44, il film di Daniel Espinosa.

Sceneggiatore e scrittore televisivo, l'autore del romanzo da cui è tratto il film, Tom Rob Smith, si ispira alla cronaca nera per descrivere i retroscena di un mondo condannato a una perfezione da fondale cinematografico, trasportando la vicenda del serial killer negli anni '50, cioè nel pieno della guerra fredda, sotto l'ombra minacciosa di Stalin.

Una storia di cronaca nera intrecciata alle trame della polizia segreta, le ambientazioni gelide delle sterminate pianure di ghiaccio della Russia ricostruita nella Repubblica Ceca, un cast di quelli pesanti – da Tom Hardy a Noomi Rapace al mitico Gary Oldman, con la produzione di Ridley Scott – e una storia ambientata sullo sfondo di un regime totalitario dalle liturgie bizantine e indecifrabili, sono tutti ingredienti perfetti per un thriller intenso e avvincente.

Anche nella quiete ingannatrice del paradiso.

Il film

Child 44 – Il bambino numero 44, thriller a sfondo politico incentrato sulla misteriosa figura di un serial killer attivo nella Russia sovietica del 1953, racconta la crisi di coscienza di un agente segreto della polizia sovietica, Leo Demidov (TOM HARDY), che si ritrova a perdere prestigio, potere e la propria casa quando si rifiuta di denunciare sua moglie, Raisa (NOOMI RAPACE), rea di essere una traditrice del regime. Esiliati da Mosca e costretti a trasferirsi in un lugubre avamposto provinciale, Leo e Raisa si alleano con il Generale Mikhail Nesterov (GARY OLDMAN) nel tentativo di risalire all’identità di un efferato serial killer, predatore di ragazzini. La loro ricerca della verità mina l’insabbiamento degli omicidi a livello nazionale, orchestrato da Vasili (JOEL KINNAMAN), psicopatico rivale di Leo, che continuerà a sostenere che “Non ci sono crimini in Paradiso”.
  • Regia: Daniel Espinosa
  • Cast: Tom Hardy, Noomi Rapace, Gary Oldman, Charles Dance, Vincent Cassel, Tara Fitzgerald
  • Data di uscita nelle sale: 30 aprile 2015
  • Durata: 137 min


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