13 maggio 2014

Il labirinto - James Dashner

Quando Thomas si sveglia, le porte dell’ascensore in cui si trova si aprono su un mondo che non conosce. Non ricorda come ci sia arrivato, né alcun particolare del suo passato, a eccezione del proprio nome di battesimo. Con lui ci sono altri ragazzi, tutti nelle sue stesse condizioni, che gli danno il benvenuto nella Radura, un ampio spazio limitato da invalicabili mura di pietra, che non lasciano filtrare neanche la luce del sole. L’unica certezza dei ragazzi è che ogni mattina le porte di pietra del gigantesco Labirinto che li circonda vengono aperte, per poi richiudersi di notte. Ben presto il gruppo elabora l’organizzazione di una società ben ordinata e disciplinata dai Custodi, nella quale si svolgono riunioni dei Consigli e vigono rigorose regole per mantenere l’ordine. Ogni trenta giorni qualcuno si aggiunge a loro dopo essersi risvegliato nell’ascensore.
Il mistero si infittisce un giorno, quando – senza che nessuno se lo aspettasse – arriva una ragazza. È la prima donna a fare la propria comparsa in quel mondo, ed è il messaggio che porta con sé a stupire, più della sua stessa presenza. Un messaggio che non lascia alternative. Ma in assenza di altri mezzi visibili di fuga, il Labirinto sembra essere l’unica speranza del gruppo... o forse potrebbe rivelarsi una trappola da cui è impossibile uscire.

Recensione

All'estero è uno dei maggiori rivali di Hunger Games nel settore delle distopie Young Adult, in Italia invece Il labirinto è uscito un po' in sordina un paio d'anni fa senza attirare particolarmente l'attenzione, tanto che la casa editrice Fanucci non ha più pubblicato l'ultimo romanzo che completa la trilogia, lasciando di fatto i lettori italiani in sospeso senza risposte. Chissà che l'arrivo del film tratto da questo romanzo non risollevi le sorti dell'opera.

Un po' Il signore delle mosche e un po' Lost, il romanzo di James Dashner è un'avventura avvincente inserita in una realtà inquietante. A differenza di altri romanzi del genere, in cui sono subito chiare le condizioni del futuro post-apocalittico in cui si trovano a vivere i protagonisti, Il labirinto mantiene il mistero fino alle ultime pagine, lasciando il lettore a interrogarsi, insieme ai personaggi dell'opera, sul perché un gruppo di ragazzini siano strappati alle loro famiglie, privati di tutti i loro ricordi e costretti a vivere in una sorta di giungla popolata da creature letali e apparentemente imbattibili con l'impossibile compito di risolvere il labirinto al centro del quale sono stati abbandonati.

In quanto protagonista dell'opera, Thomas è ovviamente l'elemento di rottura nella perversa routine alla quale gli abitanti del labirinto hanno imparato a rassegnarsi. Il suo arrivo nella radura centrale è immediatamente seguito dall'arrivo prima e unica ragazza del gruppo, che giunge in stato di semi-incoscienza e fa giusto in tempo ad annunciare che solo un mese è lasciato loro a disposizione per risolvere il labirinto e salvarsi la vita.

La tensione è alta quindi fin dalle prime pagine: l'impossibilità di ricordare il proprio passato o capire qual è il senso del diabolico labirinto, le frequenti morti cruente e l'angoscia costante in cui vivono i protagonisti fanno di questo romanzo una di quelle opere impossibili da abbandonare prima di arrivare alla fine. Questo nonostante lo stile di Dashner sia uno dei peggiori in cui mi sia mai imbattuta: povero, ripetitivo, a volte sgrammaticato, assolutamente infantile, non viene nemmeno riscattato dal tentativo dell'autore di inventare un gergo all'Arancia Meccanica per le giovani cavie abbandonate in una realtà sconosciuta.

Il punto di forza di quest'opera è la trama, che pur essendo in debito con alcuni classici è sufficientemente originale e ricca di colpi di scena, fino all'ultima pagina, tanto che l'acquisto degli altri due volumi della trilogia è praticamente obbligatorio.

Poco si può dire invece dei protagonisti perché la caratterizzazione fornita da Dashner è pressoché nulla e stereotipata: c'è il capo del gruppo, brusco e dispotico ma in fondo interessato a tener vivi tutti, la pecora nera malvagia e instabile, il nerd della situazione, cicciottello e spaventato e l'amico fidato, disposto a dar fiducia al protagonista anche quando tutti dubitano di lui. Thomas è il classico eroe di questo tipo di avventure, coraggioso fino all'avventatezza, altruista e pronto a sacrificarsi per gli altri e naturalmente con un dono speciale che lo rende l'unico in grado di salvare il gruppo.
L'aspetto più deludente del romanzo è proprio legato a questi "poteri" di Thomas, che lo legano indissolubilmente all'unica figura femminile della storia, Teresa, il personaggio più inutile e slegato dal contesto, oltre che quello protagonista dei dialoghi più ridicoli. In un racconto fantascientifico che si basa su un'enigma così logico come un labirinto, scoprire che l'unica via di fuga è legata ad abilità quasi magiche (non approfondisco per evitare spoiler), per quel che mi riguarda è stata una delusione.


The Maze Runner Saga
  • Il labirinto (Fanucci - 2011)
  • La via di fuga (Fanucci - 2012)
  • The Death Cure (inedito in Italia)
  • Giudizio:

    +3stelle+

    Dettagli del libro

    • Titolo: Il labirinto
    • Titolo: The Maze Runner
    • Autore: James Dashner
    • Autore: A. Di Liddo
    • Editore: Fanucci
    • Traduttore: Teens international
    • Data di Pubblicazione: 2011
    • ISBN-13: 9788834718063
    • Pagine: 428
    • Formato - Prezzo: Rilegato- 17.00 Euro

    2 Commenti a “Il labirinto - James Dashner ”

    • 13 maggio 2014 alle ore 11:13
      Faina says:

      Non un capolavoro, ma di certo superiore a quella fetecchia di Hunger Games.

    • 13 maggio 2014 alle ore 13:54
      Valetta says:

      Superiore non saprei, lo stile con cui è scritto è veramente pessimo, roba da quarta elementare, Hunger Games da questo ounto di vista era un po' meglio.
      E anche come storia HG mi è sembrata meglio congegnata, soprattutto per quanto riguarda l'inserimento delle capacità "telepatiche" del protagonista che ridicolizzano molte scene.

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