20 dicembre 2013

L'ultimo racconto di questa terra - Marco Scaldini

Narrazioni di confine accomunate da un’atmosfera d’inquietudine e un’attitudine dissacrante verso le fissazioni del nostro tempo. Mistero, horror psicologico e fantascienza si fondono in maniera inaspettata dando vita a realtà piegate agli incubi e alle ossessioni. I limiti dello spazio, del tempo, della mente e della possibilità sono sondati fino nei recessi più profondi nei dieci testi che lo compongono.
Situazioni apparentemente normali e vite piane sono spazzate via e ricomposte in maniera imprevedibile: che un uomo si ritrovi ad aggirarsi in un cimitero, in uno sterminato campo di calcio, sia prossimo ad incontrare specie aliene o esseri demoniaci, che viaggi nel Tempo o ritorni ad un dimenticato campo di battaglia o partecipi ad un mortale Reality, niente andrà come aspettato o sperato.

Recensione

Di horror vero e proprio, inteso come viscere ed esseri demoniaci alla Lovecraft, non ce n'è molto nella raccolta di dieci racconti brevi di Scaldini, ma non per questo il risultato è meno intenso per la lettura, perché i temi sono, se non del tutto originali, almeno interessanti.
Colpisce la cura formale della presentazione, che ha un bel lettering e apre ogni racconto con una specie di frontespizio illustrato in stile retrò, come certe locandine dei film horror anni '60 e '70, un po' ingenue ma di notevole effetto. Forse proprio per questa cura del dettaglio stupisce un po' qualche trascuratezza nella disposizione del testo, che nel formato e-book non è giustificato a destra, presenta in diversi a capo una sillabazione approssimativa e manca di un indice dei racconti. Sono minuzie, certamente, che non compromettono la qualità dell'opera, e tuttavia un po' la sminuiscono, perché - e questo vale, a sindacabile parere di chi scrive, per tutti gli e-book - possono dare l'impressione di star leggendo qualcosa meno di un libro, quasi solo una bozza in file word.
Tolto questo, la raccolta è godibile e coinvolgente, nella sua capacità di toccare le corde del surreale e del mistero, di restare sempre sui confini tra realtà e qualcosa di altro, non meglio definito, che può assumere le forme più varie e proprio per questo produce la sensazione del brivido sottile ricercata dal lettore del genere horror/fantastico. L'impostazione fa sentire molto il lato 'fumettistico', al di là delle illustrazioni di apertura, della casa editrice. La brevità e i salti di situazione, segnalati anche dagli stacchi grafici tra i paragrafi, danno quasi l'impressione di avere di fronte delle vignette testuali.
I temi sono molto vari, spaziano dalle invasioni aliene a visioni futuribili di sport popolari come calcio e ciclismo; da situazioni in stile Hitchcock alla satira su quella sciagura così reale come i reality show, dalla urban legend della notte passata in un cimitero per scommessa all'uso del viagra. Con raffinatezza l'autore gestisce anche innesti di temi e toni da classici della letteratura di genere, come ne Il passaggio del giro di Francia in alta Savoia, dove l'inseguimento di un ciclista da parte di una muta di cerberi richiama il motivo mitologico della caccia infernale, o quello della scala celeste, trasformata specularmente in scala per gli inferi, nel suo rovescio dunque, ne Il soprannaturale non esiste, quando il protagonista si ritrova immerso tra le anime dei defunti, in un luogo che per i vivi è posto quasi oltre la soglia della realtà, come un cimitero.
Nello stesso tempo l'elemento 'disturbante', che è fondamentale per generare quel senso di angoscia e sottile tremore che cerca in genere il lettore nei libri dell'orrore e del fantastico, si allarga a comprendere situazioni e contesti più vicini, come una partita di calcio in Contropiede o un reality show ispirato al classico binomio amato dagli esperti di auditel, l'accoppiata sesso&sangue in La cupola. Nel primo una partita di calcio in un futuro glaciale si trasforma anche in caccia all'uomo, quasi in stile Hunger Games, mentre nel secondo il reality richiama suggestioni alla Truman Show, mettendo in campo una guerriglia tra concorrenti e degli zombie-golem resuscitati solo in favore di telecamera.
Nonostante alcune durezze nella trama, legate alla brevità dello spazio del racconto - in alcuni casi come per il mostruoso Caban evocato nel cimitero, oppure come i vermi che abitano i bordelli nel racconto sul giro di Francia, troppi elementi si accumulano e rimangono nel complesso indistinti e solo abbozzati -, Scaldini riesce a creare delle atmosfere suggestive, con uno stile pulito e semplice, e soprattutto a instillare per sottrazione, con il suggerimento del non detto, quel senso di inquietudine e straniamento che rendono la lettura intrigante, spiazzando il senso comune senza degenerare mai nell'eccesso e conservando un senso della misura in bilico tra sogno e realtà.

Giudizio:

+3stelle+ (e mezzo)

Dettagli del libro

  • Titolo: L'ultimo racconto di questa terra
  • Autore: Marco Scaldini
  • Editore: Eterea Book Comics
  • Data di Pubblicazione: 2013
  • Collana: Scintille
  • ISBN-13: 9788890871139
  • Pagine: 85
  • Formato - Prezzo: Ebook Euro 3,49

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