14 gennaio 2013

Dal libro al (tele)film: Going Postal

Moist von Lipwig è un truffatore provetto, nonché abile falsario di monete, lettere di pagamento, documenti, cavalli e diamanti, qualsiasi cosa, insomma, che possa fruttar quattrini costandone un decimo. La sua carriera si arresta bruscamente quando, grazie al sopraffino olfatto di un'attraente lupa mannara della Guardia Cittadina, viene gettato in cella e poi impiccato. Letteralmente.

Moist si risveglia nell'ufficio del Patrizio di Ankh-Morpork, Lord Vetinari, il quale ha dei progetti per lui: riaprire il vecchio Ufficio Postale, ormai dimora di oceani di lettere mai consegnate, fantasmi e piccioni, oppure andar via utilizzando la  porta di servizio. La quale dà su un abisso di cui non si vede il fondo. L'uomo accetta: cos'ha da perdere, in fondo? E non è forse un genio del travestimento e della fuga? Peccato che Vetinari gli affidi, come garante della sua sicurezza, un golem istruito affinché non lo perda di vista un solo secondo: tallonato e controllato da un essere che non dorme, non mangia e non si stanca, Moist può solo stare ai patti, nella speranza che prima o poi si presenti l'occasione per far perdere le sue tracce.

La prima visita all'Ufficio Postale fa chiedere a Moist se, dopotutto, non sarebbe stata più misericordiosa l'impiccagione: l'edificio è fatiscente e soprattutto infestato, gli aiutanti che gli sono stati affidati completamente fuori di testa, la posta da smaltire è infinita, i suoi predecessori sono tutti morti  per cause sconosciute, e per di più è divenuto pedina di un gioco tra potenti. Lord Vetinari, stanco dell'egemonia della Grand Trunk Clacks Company, la rete di telegrafi si è imposta come mezzo di comunicazione, vuole che l'Ufficio Postale si costituisca come valida alternativa. Reacher Gilt, unico proprietario della rete di clacks che pertanto fa il bello e il cattivo tempo infischiandosene dei guasti continui alla linea, inizia a non essere più così sicuro che il buffone che ha assunto la guida dell'Ufficio Postale sia un completo idiota.

Claire Foy come Adora Dearheart

Going Postal è l'adattamento per il piccolo schermo dell'omonimo romanzo di Terry Pratchett, il trentatreesimo del ciclo Mondo Disco e il primo del sottociclo di Moist von Lipwig. Così come il romanzo, anche la miniserie per la tv non ha ancora una versione italiana. Andato in onda nel Maggio 2010 su Sky1, Going Postal è stato prodotto dalla The Mob (che si è occupata degli adattamenti di altri romanzi di  Pratchett, quali  Il colore della  magia e Hogfather), diretto da Jon Jones, e adattato da Richard Kurti e Bev Doyle.

La resa è eccezionale: la versione per il piccolo schermo restituisce perfettamente il brio e il british humour del romanzo, i suoi bizzarri personaggi, la pittoresca Ankh-Morpork e tutte le creature che la abitano. Quasi quattro ore (due per episodio) di divertimento e relax, grazie all'ottimo cast e all'efficacia di alcune scelte volte a condensare i contenuti del libro e i personaggi.

Richard Coyle nei panni di Moist von Lipwig

Il protagonista Moist è ottimamente interpretato da Richard Coyle, attore televisivo e teatrale quasi sconosciuto in Italia: nonostante l'attore sia ben più anziano del Moist cartaceo (il quale ha solo ventisei anni), riesce a renderne perfettamente la verve e la comica furbizia; Moist, a differenza del libro, è un personaggio più buffo che profondo, sempre pronto alla battuta di spirito, e la mimica facciale di Coyle è un divertimento continuo. L'altra grande protagonista di Going Postal è Adora Belle Dearheart, bella presidentessa della Golem Trust e figlia del primo fondatore della rete di clacks, che respinge Moist con il suo pungente caratterino. Ben  interpretata da Claire Foy (Being Human, Little Dorrit), è un personaggio cui viene dato maggior risalto nella serie che nel libro: la relazione di odio/attrazione tra i due protagonisti è al centro dei riflettori non meno che il recupero dell'Ufficio Postale, per cui, per accentuare il personaggio, ad Adora vengono attribuite numerose azioni originariamente compiute da altri personaggi minori, come il sabotaggio della rete di clacks.

Charles Dance (da molti conosciuto come il Tywin Lannister di Games of Thrones) è un ottimo Patrizio, il cui ruolo è praticamente identico sia nel libro che nel film; David Suchet (famoso attore teatrale conosciuto per diversi ruoli in serie tv) è invece Reacher Gilt, anche questo personaggio cui viene dato maggior spazio nella versione telefilmica, mentre nel romanzo viene lasciato avvolto da un alone di piratesco mistero.

Tra i ruoli minori, Andrew Sachs è Mister Groat, anziano postino che assisterà Moist nel suo progetto, mentre Ian Bonar interpreta il giovane Stanley, impiegato dell'ufifcio postale fuori di testa e collezionista di spille. Segnalo anche un piccolo cammeo dello stesso Terry Pratchett nel ruolo di un postino.

La miniserie, come già detto, condensa il romanzo eliminando qualche piccola sottotrama e alcuni personaggi; alcune delle modifiche più significative apportate alla trama sono il ricongiungimento delle storie passate di Moist e Adora (collegando le truffe di Moist al fallimento del padre di lei e alla conseguente perdita della gestione dei clacks), le dinamiche della morte dei precedenti direttori dell'Ufficio Postale, tutto ciò che riguarda i fantasmi che infestano l'Ufficio Postale, nonché la sfida finale tra Poste e Clacks. Tutte modifiche, in ogni caso, che non alterano lo spirito originale del romanzo, e che rendono la visione piacevole e priva di punti morti. Un bel film, in definitiva, per tutta la famiglia (sempreché si decidano a doppiarlo, per tutti gli altri ci sono i soliti sottotitoli italiani tradotti dai fan).



Il trailer originale della miniserie

La cover del romanzo

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