14 gennaio 2013

Le sorgenti del Dumrak - XOmegaP

I popoli dell'Oltrecatena minacciano ancora l'Impero delle Tre Spade e il Regno di Vùos. I villaggi distrutti lungo il corso del fiume Dumrak sono il solo preludio di una nuova invasione. Dopo cinquecento anni di decadenza, vissuti nel sospetto e nella diffidenza reciproca, i principi dei due regni decidono di recarsi, insieme, sull'isola alla foce del Grande Fiume. Qui sospese tra carne e spirito, trovano ancora rifugio le anime degli Eroi dei tempi passati, l'unica speranza di Finisterra. "Risalite il fiume Dumrak, trovate la Ruota della Rinascita e versatevi il sangue reale" è il loro lapidario consiglio. Ha inizio così il viaggio che porterà gli eredi di Finisterra nelle misteriose terre oltre la Catena Impervia.

Dalle mani di cinque giovani scrittori, riuniti nel collettivo Xomegap, un romanzo pronto a far vibrare le corde epiche nascoste in ogni lettore.

Recensione

Interessante esperimento di scrittura che combina elementi classici del fantasy medievale con alcune idee originali culminanti in un colpo di scena finale molto interessante che avrei però apprezzato ancor di più se gli autori non avessero tentato di rovinarlo più volte nel corso del racconto.

Parlo di esperimento perché Le sorgenti del Dumrak, primo capitolo della trilogia di Finisterra,  è stato scritto addirittura a 10 mani, contando sull'apporto di cinque giovani scrittori modenesi, riunitisi nel laboratorio di scrittura XOmegaP.

Da questo punto di vista il risultato è di indubbio successo nel senso che gli autori sono riusciti a presentare una vicenda complessa, ricca di personaggi e intrecci, con chiarezza e credibilità senza che la presenza dietro le quinte di cinque diverse menti e cinque diversi stili venisse percepita dal lettore.

Il racconto prende via da premesse abbastanza tradizionali:un regno viene aggredito da un nemico senza volto ritenuto scomparso da secoli, un'eterogenea compagnia si mette in viaggio alla ricerca di un magico manufatto che possa aiutarli nel raggiungimento della vittoria, numerose prove li attendono lungo il cammino. Aggiunge un po' di pepe alla vicenda la presenza degli Eroi, figure a metà fra realtà e mito, venerati come dei ma ancora in grado di interagire con gli uomini, danno una svolta significativa all'impresa dei protagonisti.

I cinque autori hanno evidentemente investito grande energia nell'ideare il contesto in cui si svolge la trama, sia dal punto geografico che storico così come grande attenzione è stata data alla scelta del linguaggio che risulta curato, elaborato e ricercato, scelta che ho molto apprezzato visto lo stile a dir poco colloquiale di molti esordienti. Purtroppo però non altrettanta energia è stata devoluta allo sviluppo psicologico dei personaggi e all'iterazione fra di essi, per cui tutto questo lavoro si traduce in una freddezza formale che rende la lettura piuttosto faticosa, soprattutto nella prima metà del romanzo in cui molte parole sono spese per la dettagliata descrizione di storia, miti, leggende e religioni dell'impero di Addoneis: il lettore viene investito da una quantità di informazioni eccessiva e anche poco interessante considerando lo stato ancora embrionale in cui si trova il racconto.

Gli autori si perdono ossessivamente nella descrizione dell'abbigliamento dei personaggi e nell'osservare se i loro colloqui si svolgono in modo conforme al loro rango (quante volte è necessario far notare che il personaggio x non si è rivolto al personaggio y con l'adeguata educazione?) creando in questo modo dei vuoti manichini verso i quali è praticamente impossibile provare alcuna simpatia. Questa formalità di stile si trasmette anche nel modo in cui vengono descritti i manufatti magici che costellano il racconto: non avessi letto le biografie dei membri di XOmegaP penserei di avere a che fare con un gruppo di ingegneri data la macchinosità con cui vengono dettagliati i vari oggetti incantati che mancano di sprigionare quell'aurea di mistero che di solito li avvolge in questo tipo di racconto.

L'assenza di passione penalizza notevolmente il romanzo, fino a tre quarti dell'opera si resta praticamente indifferente al fato dei protagonisti anche per ché, di fatto, nulla di significativo accade veramente fino a quel punto, per cui in tutta onestà la tentazione di abbandonare la lettura è stata veramente forte. Come ho detto il libro recupera nell'ultima parte, soprattutto grazie ad un finale cliffhanger che fa ben sperare per il prossimi capitoli della trilogia, nell'ipotesi che gli autori abbiano esaurito la foga descrittiva in questo primo libro e si concentrino di più sulla trama e sui personaggi, cercando di lasciare finalmente un ricordo nel cuore dei lettori.

Giudizio:

+3stelle+

Dettagli del libro

  • Titolo: le sorgenti del Dumrak (Finisterra #1)
  • Autore: Gabriele Sorrentino, Simone Covili, Massimiliano Prandini, Sara Bosi, Marcello Ventilati
  • Editore: Domino
  • Data di Pubblicazione: 2012
  • Collana: Le rune
  • ISBN: 9788895883267
  • Pagine: 238
  • Formato - Prezzo: Brossura - 12,00 Euro

0 Commenti a “Le sorgenti del Dumrak - XOmegaP”

Posta un commento

 

La Stamberga dei Lettori Copyright © 2011 | Template design by O Pregador | Powered by Blogger Templates