6 gennaio 2012

Dal libro al (tele)film: Mildred Pierce

Nella Glendale degli anni della Grande Depressione, Mildred Pierce, ventotto anni ben portati, due bambine e un marito inetto e traditore, si ritrova sul lastrico quando decide di divorziare. Fatto il suo ingresso in «quella grande istituzione americana che nessuno cita mai il 4 luglio: una vedova bianca con due bambine piccole da mantenere», per continuare a provvedere alle figlie Ray e Veda Mildred è costretta a strisciare umilmente e a lungo davanti alle scrivanie dei centri di collocamento, sovraffollati di disoccupati molto più preparati di lei, e persino a compiacere Wally, ex collega di Bert, per ottenerne l'appoggio. Ridotta a esercitare il mestiere di cameriera, con grande vergogna e nascostamente a Veda per non perderne il rispetto, Mildred riesce a sbarcare il lunario dignitosamente sfruttando il suo unico talento, la pasticceria. Ben presto un progetto molto vivido si delineerà all'orizzonte della giovane madre: aprire con le sue forze un ristorante per provvedere ai bisogni della famiglia.

Ma a ogni suo successo professionale corrisponderà un insuccesso in campo affettivo: Mildred, altrimenti donna forte e indipendente, è accecata da un morboso amore nei confronti della figlia maggiore Veda, che si sforza di compiacere e di cui cercherà di conquistare l'affetto a ogni costo. Veda è capricciosa, viziata, animata da un orgoglio smisurato che la rende sicura di poter raggiungere una posizione di ricchezza, potere e fortuna artistica che la renderà ammirata e invidiata da tutti, e per questo disprezza la madre, umile borghese che si è ridotta a lavorare per vivere, assecondandone la ricerca d'affetto in modo da sfruttarla per arrivare dove desidera. Mildred intreccia una relazione con Monty Beragon, ricco possidente che vive di rendita, e che trascorre le giornate giocando a polo e oziando, perpetuamente sarcastico nei confronti di chi lavora. Ben presto Mildred comprende che l'uomo, ammiratissimo da Veda, potrebbe essere l'unico modo per ottenere l'affetto della figlia.

Di Mildred Pierce esisteva già un film diretto da Michael Curtiz nel 1945, Il romanzo di Mildred, non troppo attinente al libro da cui è tratto. Fedelissimo fin quasi alla battuta è invece Mildred Pierce, il recente adattamento andato in onda sull'emittente HBO tra marzo e aprile 2011.
Diretto da Todd Haynes, già regista di Velvet Goldmine, la miniserie tv in cinque episodi può vantare un cast straordinario: Kate Winslet (Titanic, Se mi lasci ti cancello, Revolutionary Road, The Reader, Carnage) nei panni della protagonista Mildred restituisce un personaggio spettacolare con un'interpretazione spettacolare; bella, ma più materna che fatale, la Winslet si rivela la scelta migliore per una protagonista carismatica e passionale. I panni della demoniaca Veda sono vestiti da Morgan Turner per il personaggio bambino - vista l'interpretazione talmente perfetta da istigare alla violenza, prevedo una bella carriera -, mentre la Veda adolescente e adulta è interpretata dalla bellissima Evan Rachel Wood (Thirteen, Correndo con le forbici in mano, True Blood). Guy Pearce (L.A. Confidential, Memento, Il discorso del re) interpreta l'ozioso Monty Beragon, Melissa Leo (Il grande odio, 21 grammi, Le tre sepolture) è Lucy Gessler, intraprendente vicina di casa e confidente di Mildred, Brian F. O'Byrne (Million Dollar Baby, Onora il padre e la madre) è Bert Pierce, ex-marito della protagonista, James le Gros (Nemico pubblico, Point Break) è Wally Burgan, ex socio in affari di Bert e primo amante di Mildred, mentre Mare Winningham (Brothers, Georgia) è Ida Corwin, inizialmente capocameriera nel ristorante in cui la protagonista lavora, poi amica a cui darà in gestione uno dei locali.

Il risultato è una splendida miniserie che ha ottenuto riscontri favorevolissimi presso la critica: nel 2011 la serie è stata candidata a ventuno Emmy Award - tra cui Miglior Attrice protagonista e Miglior Attore non protagonista, vinti rispettivamente da Kate Winslet e Guy Pearce -, e a quattro Golden Globe.





La copertina italiana del romanzo

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