28 aprile 2011

Il diamante grosso come l'Hotel Ritz - Francis Scott Fitzgerald

Poco dopo la guerra di secessione un colonello sudista trova per caso un diamante nelle lande sperdute del Montana. S'imbatte in una montagna formata da un unico diamante massiccio, per essere esatti.
Mantiene il segreto e, sfruttandolo con intelligenza, diventa l'uomo più ricco del mondo, quindi, ritiratosi nel territorio che circonda la sua preziosa montagna, costruisce un palazzo da mille e una notte, nel quale, rinchiusa in uno splendido isolamento, la sua progenie prospera e si tramanda il segreto.
I pochi invitati cui viene concesso l'onore di accedere al castello di diamante puro saranno costretti a non rivelare in alcun modo la meraviglia di cui sono stati testimoni.
Fino a quando il giovane John T. Unger, della piccola città di Hades, nel profondo sud degli USA, arriva nella dimora di diamante come ospite del giovane erede dei Washington, che ha conosciuto nei corsi di una scuola d'elite del New England. Ingenuo e sgomento dinanzi a tutto lo sfarzo della corte nascosta, tuttavia John Unger riuscirà a rompere quell'isolamento, ma non a evitare una beffa del destino, che mostra di avere più sfaccettature di un diamante...

Recensione

Un racconto breve dell'autore del Grande Gatsby condensa temi e stile dei romanzi capolavoro di poco successivi: ricerca della ricchezza e illusorietà della bellezza, nelle loro varie accezioni, sono i termini di confronto con i quali si misura il paradigma della possibile felicità dell'uomo. O del ragazzo, in questo caso, dato che il protagonista è uno studente che viene dal profondo sud degli Usa post guerra di Secessione e si trova davanti, come spettatore fuori gara e dunque obiettivo, rispetto all'escalation di ricchezza e posizione sociale di un esclusivo istituto per figli di tycoon, un diamante letteralmente grande come una montagna.

Ogni parametro salta di fronte al miracolo di cui John Unger si trova ad essere testimone quando arriva nella residenza appartata dei Washington, come ospite per l'estate: la loro residenza, nascosta tra i boschi del Montana, sorge su una montagna formata da un unico, immenso, inestimabile diamante.

Da questa pietra derivano insieme l'incommensurabile ricchezza della famiglia, i cui figli vivono in sorta di gabbia dorata, in cui la bigiotteria diventa 'preziosa' perché in un mondo fatto di gemme è decisamente poco comune, e l'esigenza di mantenere il segreto sulla fonte di tanto sfarzo.

La notizia scatenerebbe il panico sui mercati mondiali e provocherebbe l'intervento del governo federale a tutela delle riserve auree: i Washingotn ne hanno ricavato tutta la ricchezza possibile per sé ma ora sono condannati a vivere come custodi dell'enorme gemma per impedire che la divulgazione della scoperta li privi della loro fortuna.

La trama ha ovviamente un sapore fiabesco, ricorda a tratti - anche in una sottile vena orrorifica - una versione soft della storia di Barbablù, dove al posto delle mogli uccise ciò che viene nascosto è un diamante. Questo mondo, in cui la schiavitù non è ancora stata abolita perché Lincoln non vi ha permesso di soggiorno e i pochi che hanno avuto la sfortuna di passare per caso sono catturati e tenuti prigionieri a vita per evitare che spifferino il segreto, è destinato a dissolversi.

Il protagonista però riuscirà a salvarsi, in modo rocambolesco, insieme alla sua innamorata, la sorellina del suo compagno di scuola. La conclusione in stile 'happy end' non evita tuttavia uno scherzo del destino: di tutta la ricchezza che faceva indovinare un futuro roseo per i due innamorati in erba non resterà che un mucchietto di polvere.

Il dissolversi di colossali fortune finanziarie e l'ombra del venerdì nero di Wall Street del 1929 incombono già su questa piccola fiaba, che non ha certo il respiro e la maturità espressiva di romanzi come Il grande Gatsby o Tenera è la notte. Ne annuncia però la leggerezza visionaria della narrazione, che scivola via sull'acqua come una foglia intagliata in un pezzo di giada, e mostra quanto facilmente il grande sogno americano possa trasformarsi in un incubo, da guardare, sospirando, con incredula ironia e fatale rassegnazione.

Giudizio:

+3stelle+

Dettagli del libro

  • Titolo: Il diamante grosso come l'Hotel Ritz
  • Titolo originale: The diamond as big as the Ritz
  • Autore: Francis Scott Fitzgerald
  • Editore: Arnoldo Mondadori Editore
  • Data di Pubblicazione: 1993
  • Collana: Oscar Paralleli
  • ISBN-13: 9788804376385
  • Pagine: 160
  • Formato - Prezzo: Paperback - Euro 5,16

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