8 settembre 2009

Nudi e crudi - Alan Bennett

Trovare la casa svaligiata dai ladri è senza dubbio un evento sinistro. Ma se spariscono anche la moquette, il rotolo della carta igienica, il forno e lo sformato che attendeva lo scatto del timer, è palese che non può trattarsi di un semplice furto. E l'allibita vittima ha tutto il diritto di pensare ad una beffa del destino.





Recensione

I libri così brevi sono sempre insidiosi. Le insidie raddoppiano se sono generosamente farciti di understatement e umorismo britannico. Nel libricino di Bennett non mancano questi ingredienti: diffidatene quindi se siete ipersensibili.
Che un furto, non uno normale d'accordo, uno speciale, di quelli che non vi lasciano in mutande perché i ladri si sono fregati pure quelle, possa causare un trauma, siamo d'accordo. Ancora peggio se se ne scopre come tragicomico retroscena un banale scambio di persone.
Nel caso di Mr. e Mrs. Ransome però il furto produce una rivoluzione totale nella vita di una normale (con tutto ciò che che di buono e non è contenuto in questo perfido aggettivo) coppia londinese di mezza età dell'upper class, che al ritorno dal teatro, dove ha assistito al Così (fan tutte) di Mozart, trova la casa completamente ripulita.
Per Mrs. Ransome la situazione di emergenza che scombussola l'esistenza diventa un punto di partenza: è lei che riesce a vedere, nel vuoto lasciato dalla mobilia, la possibilità di ricominciare da capo e di intraprendere una ricerca che la porti a creare (o ricreare) se stessa a sua immagine e somiglianza.
Chi l'ha detto che non si possono comprare carabattole a poco prezzo nel negozietto indiano sotto casa? E soprattutto: vale la pena di rinchiudersi da sé nella gabbia di consuetudini, riti e silenzi borghesi, che la società bacchettona e benpensante ci elargisce con dovizia, quando basta guardarsi intorno per scoprire sempre mondi nuovi?
La sua risposta è chiara: no.
Diversamente da lei, per suo marito lo sconvolgimento del mondo nelle cui certezze si era rinchiuso come in un bozzolo porta a delle conseguenze devastanti. Sotto la superficie solidamente borghese di un affermato avvocato si celano tutte le fragilità legate al timore del giudizio sociale su tutti gli aspetti della vita, dalla sessualità al lavoro, dagli affetti ai rapporti umani in genere. Troppo per lui, o almeno troppo tardi.

Questo piccolo apologo sulla difficoltà del liberarsi dalle catene con cui la vita moderna, con il nostro silenzio/assenso, ci blocca senza che ce ne accorgiamo ha almeno due meriti. Oltre al fatto che si legge in un'oretta scarsa è la prima testimonianza (e forse anche l'unica?) di una possibile funzione terapeutica dei talk show pomeridiani!

Dettagli del libro

  • Titolo: Nudi e crudi
  • Titolo originale: The Clothes They Stood Up In
  • Autore: Alan Bennett
  • Traduttore: Claudia Valeria Letizia, Giulia Arborio Mella
  • Editore: Adelphi
  • Data di Pubblicazione: 2001
  • Collana: Piccola Biblioteca Adelphi
  • ISBN-13: 9788845916106
  • Pagine: 95
  • Formato - Prezzo: Brossura - 8,50 €

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