8 giugno 2009

Tre e sei morto - Janet Evanovich

Dov’è finito il vecchio Mo Bedemier, accusato di porto abusivo di arma da fuoco e libero su cauzione? Compito ingrato per la cacciatrice di taglie Stephanie Plum, visto che il latitante in questione non è un pericoloso spacciatore, ma un gelataio innocuo e benvoluto da tutti nel Borgo, tranquillo quartiere residenziale di Trenton, New Jersey.
Tanto innocuo Mo non dev’essere, in fondo, perché le indagini portano a scoprire scenari insospettabili e pericolosi, in cui Stephanie si ritrova suo malgrado invischiata. Non proprio impeccabile nel suo lavoro, Stephanie ha però dalla sua un’estrema determinazione, che la porta a inseguire un ricercato in qualunque circostanza, anche a costo di abbandonare la poltrona del parrucchiere nel bel mezzo di una tinta. A bordo di una mastodontica Buick blu del ’53, Stephanie riesce a destreggiarsi fra inseguimenti, sparatorie e appostamenti. Al suo fianco l’esagitata Lula, ex prostituta dai modi piuttosto spicci, e il tenebroso Ranger. E poi c’è l’agente di polizia Joe Morelli, che nella nostra eroina vede ben più di una semplice cacciatrice di taglie...

Recensione

Appena ritornata da una settimana di ferie al mare voglio consigliare caldamente la mia ultima lettura da ombrellone: Tre e sei morto della serie di Stephanie Plum.
Stephanie abita a Trenton, lavora come cacciatrice di taglie (recupera gente libera su cauzione che non si presenta in tribunale il giorno stabilito) per conto di un suo parente, Vinnie, italo-americano sessualmente depravato dai misteriosi trascorsi con una papera...
Fa questo lavoro per non finire a montare bottoni in fabbrica, è deliziosamente pasticciona, non è una strafica (ma è, ovviamente, attraente), ed è circondata da una sarabanda di personaggi uno più simpatico dell'altro. Nonna Mazur, vecchietta sprint in cerca di avventure, pronta a fregare la pistola alla nipote per spaventare le amiche della messa, in cerca di un fidanzato possibilmente senza dentiera. Lula, ex-prostituta di colore, ora collega di Stephanie, abbondantemente sovrappeso e sempre fasciata in tutine di spandex e accessori stravistosi. Ranger, anche lui collega di Stephanie, ma con molto più successo, figone misterioso in odore di possedere una batcaverna. Morelli, strafichissimo poliziotto di Trenton, ex compagno di giochi di Stephanie (naturalmente giocavano al "dottore"), ex donnaiolo impenitente ed ex di Stephanie (ha colto il suo "fiorellino" dietro al bancone di una pasticceria sputtanandola in seguito sui bagni della scuola) che sembra non voler essere più tanto ex...
E poi c'è il Borgo, coloratissimo quartiere italiano di Trenton, dove il pettegolezzo è la migliore risorsa e il giusto punto di cottura dell'arrosto un affare di stato.

Tutto questo ruota intorno alla trama gialla che, come al solito, è ben costruita, gradevole e non troppo scontata.
Insomma, se volete rilassarvi qualche ora in riva al mare (o dove preferite), con un ben riuscito minestrone di giallo, romance e comicità, la serie di Stephanie è un bene rifugio. Ho una sola rimostranza, non so se dovuta all'autrice o al traduttore: la frase finale. Ma c'è ancora qualcuno che chiama la Jolanda "Cosina"?

Dettagli del libro

  • Titolo: Tre e sei morto
  • Titolo originale: Three To Get Deadly
  • Autore: Janet Evanovich
  • Traduttore: A. C. Cappi
  • Editore: Salani
  • Data di Pubblicazione: 2009
  • ISBN-13: 9788862560481
  • Pagine: 342
  • Formato - Prezzo: Brossura - 16,80 Euro

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