11 maggio 2009

La quarta verità - Iain Pears

"Marco da Cola, gentiluomo di Venezia, presenta i suoi rispettosi ossequi. E' mio desiderio narrare del viaggio che feci in Inghilterra nell'anno 1663, degli avvenimenti di cui fui testimone e delle persone che conobbi; argomenti, spero, non indegni dell'attenzione di quanti osservano con interesse le bizzarrie del mondo. Al tempo stesso, intendo con questo mio resoconto smascherare le menzogne di coloro che annoveravo un tempo, erroneamente, fra i miei amici. Il mio resoconto, credo, parlerà da sé. Molte cose ometterò, tuttavia nulla di significativo. Coloro che in tempi successivi mi fecero del male, li descriverò come li conobbi allora; mi asterrò del lanciare accuse ed eviterò di abbandonarmi a polemiche; racconterò la verità."

Recensione

Un libro proprio gustoso, non solo perché è un giallo avvincente con una conclusione inaspettata ma perché è un eccezionale romanzo storico che ricostruendo il passato mette in dubbio il presente.

La storia è ambientata ad Oxford, nel 1660, poco dopo la morte di Cromwell e la restaurazione della monarchia. La cittadina universitaria inglese è teatro di un delitto di cui viene accusata una giovane, Sarah Blundy che, a causa del suo ruolo di emarginata dalla società, viene ben presto accusata anche di stregoneria.
Il punto forte del romanzo sta nella scelta di raccontarci la stessa storia dal punto di vista di quattro personaggi diversi, ognuno dei quali si rivela per diversi motivi un narratore inaffidabile. Ecco quindi che l'autore ci dimostra in modo inequivocabile come la realtà sia del tutto relativa e come quattro persone, in completa buona fede ma accecate dalle proprie convinzioni, possano interpretare in modo opposto il medesimo evento. Non a caso l'autore sceglie di aprire ogni sezione del romanzo con citazioni del Novum Organum di Francis Bacon. Le prime tre citazioni sono descrizioni dei tre dei quattro idola(ovvero pregiudizi) che offuscano la mente umana e le impediscono di compiere una corretta valutazione scientifica. E qui risiede l'altro grande tema del romanzo: infatti il periodo storico scelto è teatro della faticosa lotta affrontata dai sostenitori del metodo scientifico come criterio da applicare alla medicina, alla fisica e alla chimica in contrapposizione col metodo filosofico/teologico di stampo medievale. Personaggi storici realmente esistiti come gli scienziati Boyle e Lowell, il filosofo Locke e la spia Thurloe, si muovono al fianco di personaggi di fantasia in un mondo universitario intricato fatto più di cospirazioni e complicati intrighi politici che di dibattiti culturali, mentre la ricerca e l'apprendimento sono schiave di pregiudizi e interessi personali.

L'accuratissima ricostruzione storica ci ricorda quindi come le nostre certezze odierne siano frutto di un faticoso cammino contro i pregiudizi, vedi ad esempio i rocamboleschi stratagemmi a cui alcuni dei personaggi devono ricorrere per poter sperimentare una trasfusione di sangue, elemento chiave per la soluzione dell'enigma al centro del romanzo. E se molte convinzioni degli uomini del diciassettesimo secolo ci sembrano risibili superstizioni, esse ci spingono anche a chiedersi come verranno percepiti il nostro mondo e le nostre certezze tra 400 anni.

In conclusione, non fatevi scoraggiare dalle considerevoli dimensioni del malloppone e immergetevi in questa lettura intrigante e, a tratti, sconcertante.

Dettagli del libro

  • Titolo: La quarta verità
  • Titolo originale: An Instance of the Fingerpost
  • Autore: Iain Pears
  • Traduttore: Ambrosini R., Tutino A.
  • Editore: Longanesi
  • Data di Pubblicazione: 1999
  • Collana: La Gaja Scienza
  • ISBN-13: 9788830415072
  • Pagine: 774
  • Formato - Prezzo: Brossura - 8,50 €

0 Commenti a “La quarta verità - Iain Pears”

Posta un commento

 

La Stamberga dei Lettori Copyright © 2011 | Template design by O Pregador | Powered by Blogger Templates