8 agosto 2017

Sempre sia lodato - Angelo Martinelli

Al sostituto procuratore della Repubblica Massimo Angeli si rivolge, disperata, una sua ex compagna di scuola vittima di un odioso ricatto a sfondo sessuale. Nello stesso giorno in cui i due si incontrano, un funzionario di banca viene ucciso alla stazione Termini. Dopo un clamoroso equivoco, le indagini vengono affidate proprio al giudice Angeli che si dovrà misurare con il geniale disegno illecito di un banchiere convinto di perseguire un'alta missione sociale.

Recensione

Nonostante le diatribe sul modo in cui vengono talvolta scritte le motivazioni delle sentenze, bisogna riconoscere che i magistrati sono autori di opere letterarie in genere piuttosto buone e non fa eccezione Angelo Martinelli con il romanzo Sempre sia lodato.
L'ottima cultura letteraria dell'autore si evidenzia anche con citazioni sempre appropriate, da quella iniziale di Marguerite Yourcenair, tratta da Memorie di Adrianoa quella pronunciata da uno dei personaggi del romanzo:


"Non creda che io, per usare un'espressione inelegante di Ricucci, faccia il frocio con il culo degli altri"

Buona la caratterizzazione dei personaggi che Martinelli riesce ad inquadrare perfettamente con poche frasi come queste con cui si autodefinisce Rolando Ruggero Breviglieri di san Giuliano, uno dei protagonisti del romanzo e che ricopre il ruolo di direttore operativo della Banca di Lazio e Toscana:


“Sono solo un banchiere di complemento, chiamatemi professore, mi ricorda quando stavo tra gli studenti.” Minimalista, ma per ostentare con garbo la sua provenienza accademica. Grande banchiere, sottinteso, ma prima di tutto appartenente all’elite culturale. E forse proprio per questo distante dall’inespressività emotiva di un mondo dove anche l’anima veste in fumo di Londra. 

Il protagonista più importante di questo noir è Massimo Angeli, le cui iniziali corrispondono a quelle dell’autore (non per caso), ed è anch’egli un magistrato; un magistrato, fra l’altro, che se la cava egregiamente sia nel ramo “penale”, essendo in grado di risolvere il caso del dirigente bancario ucciso alla stazione ferroviaria di Roma, sia in quello “civile”. Mostra infatti di conoscere il significato di termini che gli stessi dipendenti di  banca avrebbero difficoltà a spiegare, come il ROE (Return on Equity) ovvero la redditività del capitale proprio e il CET 1(capitale primario di classe 1), che indica il rapporto tra il capitale ordinario e l’attività di rischio.

Un’altra “chicca” del romanzo è il riferimento ai “manipolatori semantici” e, per la comprensione del termine, viene fatto questo esempio:


“..Se un novizio chiede al padre superiore ‘padre, mentre prego posso fumare?’ secondo lei cosa risponde il padre superiore?” 
“Un secco no, immagino.” 
“Ovvio. Ma se quel novizio chiede invece ‘padre, mentre fumo posso pregare?’ Cosa risponde il padre superiore? Naturalmente risponderà con un sì entusiasta.” 

Il romanzo è pertanto istruttivo e divertente, perché l’autore, dotato di grande ironia, riesce ad essere particolarmente caustico e a sorprendere il lettore con episodi e paradossi esilaranti.
A mio avviso l'opera presenta un unico difetto ed è quello che Martinelli nasconde alcuni elementi che riguardano l’inizio delle indagini da parte degli inquirenti e pertanto la soluzione del caso principale della storia viene rivelata al lettore ex abrupto. È ben vero che in questo modo l’autore riesce a sorprendere il lettore ma, per depistarlo, ha dovuto compiere un peccato d’omissione.

In Sempre sia lodato non c‘è solo il caso dell’omicidio di un dirigente di banca, ma anche la soluzione di un problema personale del protagonista o, per meglio dire, quello che riguarda una sua amica. Si tratta di Clelie che, ricattata dal suo amante, si rivolge per aiuto a Massimo Angeli, contando sul fatto che lui trent'anni prima aveva un debole per lei e si sa che, come nell'influenza, talvolta si è soggetti a ricadute anche nelle infatuazioni giovanili quando la maturità non ha creato adeguati anticorpi.
Clelie spera di indurre Angeli ad intervenire sul ricattatore con l'autorità che gli deriva dal suo ruolo di magistrato, ma conta anche sul fatto che lui riesca ad essere così discreto nella sua azione da non far trapelare il motivo del ricatto. In particolare senza che questo possa venire a conoscenza del marito e, soprattutto, dei figli.
Si tratta di un episodio un po’ boccaccesco, ma assolutamente non volgare e piuttosto divertente, in cui viene reinterpretato il mito di Danae fecondata da Giove tramutatosi in pioggia.

Una ulteriore nota positiva è data poi dai dialoghi che si configurano sempre arguti e in cui serpeggia la grande ironia del protagonista, nonché un certo suo pessimismo di fondo, come quando viene affermato da Massimo Angeli:


 
"Di cosa ti meravigli? Funziona così da parecchio tempo: tra Gesù e Barabba è stato preferito Barabba”.

frase che mi pare di aver già sentito pronunciare durante un'intervista da Piercamillo Davigo e potrebbe essere condivisa da molti elettori (italiani e stranieri).

In definitiva un bel romanzo, colto, brillante, originale, scorrevole, coinvolgente e molto attuale, dato che vi si parla di problemi finanziari.
Ne consiglio caldamente la lettura, con l'accortezza, tuttavia, di posporre in prima battuta la prefazione che potrebbe risultare ostica a chi non abbia già avuto occasione di conoscere le opere dell'autore e potrebbe sembrare un'ostentazione di cultura fine a se stessa.


Giudizio:

+4stelle+

Dettagli del libro

  • Titolo: Sempre sia lodato
  • Autore: Angelo Martinelli
  • Editore: BastogiLibri
  • Data di Pubblicazione: 2017
  • Collana: Percorsi narrativi
  • ISBN-13: 9788899376932·         
  • Pagine: 148
  • Formato - Prezzo: Brossura - Euro 10,00

0 Commenti a “Sempre sia lodato - Angelo Martinelli”

Posta un commento

 

La Stamberga dei Lettori Copyright © 2011 | Template design by O Pregador | Powered by Blogger Templates