4 aprile 2017

Il nome dell'Isola - Fabio Greco

Perché quel lembo di scogli e di terra, aggredito dal mare, prende il nome di Isola delle Pazze? Sulle coste del Salento, un piccolo isolotto è il pretesto per una narrazione densa e prismatica. Terreno di conquista per Messapi e Tarantini; casa degli umanissimi pesci spada; sede in pieno '800 di un esperimento psichiatrico su donne – pazze, appunto – lasciate in balia delle onde e della loro malia. Masello, il protagonista del romanzo, scultore di cartapesta, si muove dentro queste storie, inseguendo i fili della tradizione e avvicinandosi alla Storia che tutto abbraccia. Fino all'incontro con Mariabbondanza, una venere di cui si innamora e che pare provenire dal passato più antico. In una lingua nuova, magmatica ed evocativa Fabio Greco, al suo esordio, racconta una storia dal tempo sospeso e dal sapore forte del Mediterraneo.

Recensione

Il nome dell’isola di Fabio Greco è un libro molto diverso dai soliti cui siamo abituati, non racconta di una storia definita nello spazio e nel tempo in cui agiscono determinati personaggi, vittime di dissapori e sofferenze o destinatari di gioie e trionfi. Fabio Greco ci attira con le sue parole in un labirinto linguistico, come il fluire di un fiume cui accorrono numerosi affluenti, così le storie si intrecciano tra loro e si fondono in un unico grande racconto che altro non è che un grande affresco custode, nelle sue immagini, della metafora della vita.

La fantasia e la realtà si cedono il passo di continuo tanto da confondere il lettore e da trascinarlo in un crogiolo linguistico, se la storia sia frutto dell’immaginazione o realtà non è più rilevante, il lettore è infatti rapito dalla magia che vive tra le pagine del testo e costruisce una vera e propria atmosfera.

Il nome dell’isola è un libro di ricordi, di fantasie, di sogni, di desideri dove l’unica certezza e l’unica realtà è rappresentata dalla Morte, tutto il resto costruisce una cornice colorata all’effimera esistenza dell’uomo. I tre vecchiarazza, cosi Fabio Greco li definisce, sono i pilastri della storia con il compito di tramandare al prossimo, impersonato dall’artista Masello, i segreti e le tradizioni dell’isola delle Pazze che spogliata dalla sua natura antropomorfa altro non è che un pezzo di terra in mezzo al mare, così come l’uomo non è che un puntino nella vastità dell’universo ma l’isola allo stesso tempo si fa espressione della fantasticheria e della forza dell’immaginazione tipica dell’uomo.

Siamo dei sognatori e trasformiamo storie in romanzi, le leggende in verità e le superstizioni in manifestazioni della fede, il nome dell’isola è un libro sull’uomo, sulla vita e su come siamo bravi a giocare con il mondo e la realtà che ci circonda sfruttando gli strumenti che abbiamo a disposizione. L’isola delle Pazze e l’origine del suo nome sono divenuti ormai la ragione di vita dei tre vecchiarazza, ognuno di loro dà la propria versione del perché le sia stato assegnato quel nome ed ogni qualvolta raccontano la loro storia questa si arricchisce (o si impoverisce) di dettagli sempre nuovi.

I personaggi del romanzo sono numerosi alcuni sono rappresentazioni di luoghi comuni mentre altri sono dei semplici cammei destinati a scomparire già nella pagina seguente, la loro fragilità si fa specchio della natura umana fragile e debole che si appiglia al “si tramanda che” che a furia di ripeterlo è diventato “ mi ricordo che una volta”. Facciamo nostro il passato e lo trasformiamo nel modo che ci è più consono, bastano la fantasia e le parole cui essa da vita costruendo immagini sempre nuove, diverse e affascinanti.

La rappresentazione antropomorfa del mare, ora grembo materno, ora specchio di luce, ora interlocutore e narratore instancabile con il suo continuo sciabordio, costruisce una forte comunicazione ed un forte legame uomo/natura: il mare è l’immensità in cui l’uomo si rifugia in cerca di conforto ma anche in cui si specchia confermando la sua pochezza effimera.

Una grande riflessione sulla vita e una grande maestria di linguaggio, Il nome dell’isola è scritto in un italiano dalla forma arcaica e dialettale che permette di costruire scorci poetici e scorci brutalmente reali, alternando la poesia ad immagini crudeli. L’uso distorto e tutto personale della mitologia e dell’epica latina e greca dà un ulteriore punto a favore dell’originalità del testo, tutto sembra divenire funzionale allo sviluppo delle storie fantastiche d’altronde anche la mitologia non è qualcosa che ci viene tramandato nei secoli dei secoli?

Ho trovato delle immagini bellissime costruite con grande abilità linguistica, eccone alcune

Mentre parlava la vecchierella abbassò la capo e già tutta curva com’era, col mento ci toccava il petticello rinsecchito, un punto di domanda s’era fatta, curva curva avvoltolata
Genti che arrivavano e partivano per nostalgia della nostalgia, in cerca dell’assenza, della mancanza, per farsi apparire più bello quel loro sud del Sud, gent’indifese affogate intra a quella vita loro che arrivava addosso come una mareggiata
Fabio Greco è riuscito con una grandissima maestria e la sua bravura a raccontare quanto sia effimera la vita umana al cospetto di una natura mutevole e cangiante ma incontrastata nella sua presenza perseverante, l’isola delle Pazze è la metafora dell’uomo: siamo in balia della vita cosi come l’isola è in balia del mare, siamo solo un pezzettino di terra in mezzo a qualcosa molto più grande di noi e per tirare avanti giochiamo con la vita e con noi stessi inventando storie ed ingannando il tempo.

L’isola era lì sempre, partecipe e assente, immota ed eterna a guardarsi le vicende di lassotta, d’omini e d’onde, ispirazione a quel nome, d’Isola di Pazze, che nessuno si ricordava che nome era e da dove veniva e perché e percome

Il nome dell’isola è un testo di una grandissima profondità, molto curato nei minimi dettagli e attento ad ogni cosa. Ancora una volta Autori Riuniti ha colto nel segno, un romanzo brillante e di grande spessore, un romanzo da una grande ricchezza che non passa inosservato e che obbliga il lettore ad una riflessione sulla vita e su se stesso.

Giudizio:

+5stelle+

Dettagli del libro

  • Titolo: Il nome dell'Isola
  • Autore: Fabio Greco
  • Editore: Autori Riuniti
  • Data di Pubblicazione: 2016
  • Collana: I nasi lunghi
  • ISBN-13: 9788894154986
  • Pagine: 125
  • Formato - Prezzo: Brossura - 14,00 Euro

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