12 gennaio 2016

Benzine - Gino Pitaro

Luigi ha trentacinque anni e vive nell'hinterland romano. La sua vita è scandita da lavori saltuari, dall'impegno nel dottorato di ricerca, dalle amicizie con le quali si divide fra battaglie sociali, le contraddizioni del movimento studentesco e il piacere di stare insieme. La quotidianità è però cadenzata dai ritmi di una periferia sempre più misteriosa e sconosciuta, pasoliniana e insolente, chiassosa e vulnerabile. Il pendolarismo diventa un particolare metronomo della narrazione, in cui condizione umana e una città che cambia troppo velocemente saranno i minimi comuni denominatori, per il protagonista, di nuove domande da porsi e di nuovi sentieri da percorrere.

Recensione

Se dovessi definire il protagonista di questa storia, Luigi, lo direi un tipico adulto – adolescente dei giorni nostri. Trentacinque anni, un dottorato di ricerca in filologia romanza, un lavoro in un call center, un gruppo di amici con i quali condivide interessi e politica. Nessun punto di riferimento fisso, solo un ritmo scandito dalla metropolitana che, come un grande polmone urbano, fa arrivare aria dal centro alla periferia e viceversa. Le cene con gli amici, l’attività politica all’Università, portata avanti senza troppa convinzione, le amicizie femminili fanno da sfondo ad una storia che, partita in sordina, come piccolo affresco contemporaneo, si trasforma poi in una sorta di spy story, con tanto di bellezza venuta dall’Est.

E qui devo dire che il passaggio dal tono cadenzato del racconto sociale di una certa realtà al ritmo serrato che l’evolversi della vicenda richiede mi ha lasciato spiazzata. E' vero che la storia esigeva una rottura dell’equilibrio, almeno uno, per avanzare; è vero anche che la realtà non è mai quella che appare, tuttavia le due parti della narrazione non mi sembrano saldate in maniera così credibile. Nella mia percezione, vedere quei personaggi di un sottobosco urbano essere scaraventati, seppur gradualmente, in una storia con tanto di falsa identità e polizia mi è sembrato innaturale e l’ho trovato non del tutto convincente.

La scrittura è gradevole sebbene non sempre curatissima; ci sono alcune spunti interessanti ed alcune scene molto ben rese. Il pregio del libro è che riesce a rendere bene un certo clima, un certo ambiente; forse, la storia sarebbe dovuta rimanere su quanto così ben descritto e proseguire su quella strada.
Gino Pitaro è un autore agli inizi, che ha già pubblicato altri lavori: suggerirei di tenerlo d’occhio, affettuosamente, per vedere se, proseguendo su questo mood narrativo, ci possano essere interessanti sviluppi.

Giudizio:

+3stelle+

Dettagli del libro

  • Titolo: Benzine
  • Autore: Gino Pitaro
  • Editore: Edizioni Ensemble
  • Data di Pubblicazione: 2015
  • ISBN-13: 978-88-6881-094-8
  • Pagine: 146
  • Formato - Prezzo: Brossura - Euro 12,00

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