29 dicembre 2015

Il puzzle di Dio - Laura Costantini e Loredana Falcone

Un antico messaggio custodito negli Archivi vaticani. Un genio della decrittazione che muore in circostanze misteriose. Gigantesche tessere di un mosaico vecchio di milioni di anni sparse in tutto il mondo e tre diversi servizi segreti a cercare di ricomporlo per comprenderne il significato. E usarne il potere. Un alfabeto sorto alle origini dell’umanità e custodito da generazioni di donne, in attesa della rivelazione finale. Una storia d’amore tra due ragazzi costretti, dal giudizio e dal pregiudizio, ad allontanarsi da radici, famiglia e affetti per vivere la loro omosessualità. In un viaggio convulso tra Roma, Nepal, Marocco e Torino lo scontro tra ricerca della verità, desiderio di accettazione, rinuncia al libero arbitrio, tradimento e vendetta. Mentre un mistero scandisce il conto alla rovescia verso un disastro che potrebbe avere conseguenze planetarie.

Recensione

Ridurre questo lungo romanzo a un solo genere, che lo porrebbe tra il thriller internazionale e il mistery con tratti esoterici, sarebbe piuttosto riduttivo. In realtà il lettore inizia da questa cornice per addentrarsi nei meandri dell’interiorità umana e tirare fuori dei concetti introspettivi molto densi e coinvolgenti.
Lorenzo viene impegnato con il collega Mattias nell’ennesima missione che ha per oggetto il ritrovamento di un pezzo della mappa distribuita nell’intero territorio terrestre dal messaggio oscuro, chiamato il puzzle di Dio, la cui traduzione fa gola alle potenze della Terra. Ma proprio grazie alle continue riflessioni sul messaggio celato di queste sculture il protagonista avrà modo di svelare l’arcano, facendo tra l’altro la conoscenza delle custodi, Sumitra prima e Nesayem poi, dai poteri soprannaturali determinanti per la riuscita della missione, anche se in continuo pericolo per gli attacchi da parte dei loro nemici americani.
Il quartetto comunque avrà modo di viaggiare per tappe esotiche e ricordare le antiche tradizioni delle popolazioni ormai misconosciute nel mondo moderno, muovendosi all’interno di un racconto ricco di storie e codici comportamentali tramandate oralmente, portando il lettore a riflettere sul dilemma sempre attuale della lotta tra mantenere memoria delle origini e la massificazione costante che il modernismo impone, rendendoci tutti quanti simili, e possibilmente collegati anche a miglia di distanza con gli strumenti tecnologici attuali. Ma questo è solo uno degli aspetti della storia, che poi ci fa scoprire un mondo intero, fatto di emancipazione femminile, che ha tutti i requisiti del potersi eleggere a leader pur mantenendo le sue caratteristiche attuali, sino alle riflessioni connesse al concetto di bene e di male, entrambi volti a dimostrare che per raggiungere i propri obiettivi è sempre necessario fare dei sacrifici, soprattutto quando non si comprende appieno dove realmente l’uno fallisca e l’altro abbia ragione.
Grazie alla possibilità di interfacciarsi con il multietnico genuino, si ha la possibilità di ragionare anche sulla provenienza culturale e le problematiche interconnesse, tema attuale in cui per l’ennesima volta scopriamo che le persone di diversa origine o etnia racchiudono in sé tesori, non solo paure o possibilità negative. E che anzi proprio per la loro specificità sono da tutelare. E ancora esploriamo il mondo gay con la toccante vicenda di Saro e Daniel, che ancora oggi incarnano gli effetti del pregiudizio nella famiglia e nella società attuale.
Attenendoci comunque agli aspetti tecnici, questo lavoro intenso delle due autrici trova i suoi punti di forza soprattutto nell’accuratezza dell’ambientazione e nella ricostruzione storica delle vicende tratte, nel linguaggio usato. In alcune parti addirittura sembra sul serio di ritrovarsi dentro le atmosfere cupe o suggestive descritte, agevolate dal modo descrittivo che rende vivide le immagini proposte. Anche a livello di stile si denota un’inappuntabile correttezza espositiva e di concezione della storia, dove ogni elemento ha un suo preciso fine senza mai risultare contraddittorio una volta esplorato ogni meandro narrativo. L’unico difetto risiede nel ritmo della conclusione, l’ultima fase narrativa, che rispetto al resto della storia appare forse un po’ troppo veloce, ma non per questo il risultato ne risente. Buona è anche la gestione dei personaggi, che detengono la giusta dimensione nelle scene, impossessandosi dell’attenzione non solo nelle azioni ma soprattutto nelle riflessioni.
Il risultato finale di questa lettura si traduce in una scoperta piacevole, dove i personaggi e la dimensione della storia continuano a risuonare anche dopo conclusa la lettura. Il Puzzle di Dio quindi merita attenzione, non soltanto per la cura e il talento di chi l’ha scritto, ma perché diventa una di quelle storie che impreziosiscono comunque l’animo attento di chi, con un libro, vuole confrontarsi a tutto tondo coi temi caldi del mondo che ci circonda.

Giudizio:

+4stelle+

Dettagli del libro

  • Titolo: Il puzzle di Dio
  • Autore: Laura Costantini e Loredana Falcone
  • Editore: goWare
  • Data di Pubblicazione: 2014
  • Collana: Pesci Rossi
  • ISBN-13: 978-8867972012
  • Pagine: 514
  • Formato - Prezzo: Brossura - €12,74

1 Commenti:

  • 29 dicembre 2015 alle ore 13:52
    lauraetlory says:

    Grazie. È bello quando si riesce a esprimere e a far arrivare esattamente quello che si aveva in mente.

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