9 luglio 2014

Anche le cose hanno un'anima - Claudia Volpe

Gli oggetti “parlano” ai bambini e così li vedrete giocare e colloquiare, oltre che con i giocattoli, anche con le pentole della mamma, con le mollette, con la frutta … Anche noi lo abbiamo fatto dando un’anima alle cose e ci abbiamo creduto, sostenuti dalla purezza e dall’ingenuità proprie dell’infanzia. Poi, da adulti, svanisce quasi sempre l’incanto e lo stupore nei confronti di ciò che ci circonda e la natura e le cose smettono di parlarci e non riusciamo più a cogliere la loro intima poesia. Certo, ogni epoca ha dei personaggi particolarmente cari ai bambini e, nel terzo millennio, tra mille sofisticati giochi elettronici e libri che narrano di invincibili eroi spaziali e terrestri e di mostri più o meno spaventosi, io credo che ci sia ancora un po’ di spazio per le storie semplici che narrano di buoni sentimenti; passano gli anni, ma il cuore dei nostri bambini rimane sempre lo stesso, in qualsiasi tempo si viva, perché l’essenza più vera dell’infanzia è costituita principalmente di fantasia e teneri affetti. “ Anche le cose hanno un’anima” è una raccolta di storie che, avvalendosi di un linguaggio semplice e accessibile a tutti, invita i fanciulli alla riflessione, all’interiorità, ad osservare le cose comuni con occhi diversi per scoprire la vita anche dove apparentemente non c’è. E, se ci fate caso, nei loro giochi improvvisati, non sono proprio i bambini che riescono a compiere il “miracolo” di animare ogni cosa, dando voce a tutto ciò che li circonda? Essi ci riescono con estrema naturalezza perché non ancora contaminati dal nostro frenetico, inquieto e pragmatico vivere.

Recensione

Anche le cose hanno un'anima è una raccolta di dieci racconti, dedicati ai bambini sopra i tre anni, che hanno per protagonisti soprattutto oggetti di uso comune: mollette per il bucato, gratelle per il barbecue, vecchi giocattoli prendono vita tra le pagine del libro. L'intento sarebbe chiaro anche se non fosse scritto nella presentazione, ovvero far riflettere i bambini sul mondo che li circonda, animando gli oggetti di sentimenti e suscitando il rispetto anche in ciò che può sembrare senza valore.

Elemento comune nelle dieci storie è una sorta di emarginazione del protagonista, vuoi perché diverso, rotto, vecchio; spesso viene deriso da chi è considerato "normale" e altrettanto spesso avviene una sorta di rivalsa, che riveste di nuova dignità ciò che era stato disprezzato. Come nel caso dei giocattoli risposti in soffitta perché i bambini che li usavano sono ormai cresciuti, lasciandoli dimenticati finché altri bambini non li riceveranno in regalo e daranno loro una seconda occasione, una nuova vita.

In questo ho notato una sorta di affettazione, un voler calcare la mano sul povero piccolo oggetto trattato male da tutti che invece nasconde un valore che solo pochi riescono a vedere. È facile provocare compassione per il diverso, l'emarginato - chi meglio dei bambini può farlo? Come anche chi peggio dei bambini riesce ad essere cattivo e crudele, soprattutto con i diversi? Ecco quindi la morale che tutte le cose hanno un'anima e che pertanto vanno rispettate anche quando hanno assolto il loro compito.

In molti dei racconti compare anche la morte, intesa non come una fine ma come una trasformazione - evviva la raccolta differenziata e il riciclo! Uno in particolare mi ha colpita: un cocomero non voleva finire al mercato e per paura del contadino si nascondeva nell'orto, finché non sopraggiunse l'inverno e la neve lo ricoprì preannunciandogli un sonno senza risveglio. Certo, un finale molto meno splatter rispetto a una tavola estiva, un paio di coltelli affilati e un gruppo di umani che se lo mangiano di gusto. Ciò non toglie che io l'abbia trovato di una tristezza eccessiva, senza esser riuscita a scorgervi un qualche significato. Forse vorrebbe essere un incoraggiamento a vivere la propria vita pienamente, senza paure? Mah. Come questo racconto, anche gli altri mi hanno lasciata perplessa, molto: evidentemente da adulta ho perso "l’incanto e lo stupore nei confronti di ciò che ci circonda e la natura e le cose [hanno smesso] di parlar[m]i e non [riesco] più a cogliere la loro intima poesia". (cit. dalla prefazione)

L'intento dell'autrice è sicuramente lodevole, l'amore per i bambini che si riflette nelle sue storie è innegabile; resta il fatto che mi sono chiesta, durante la lettura, e me lo chiedo ancora, se leggerei mai questi racconti a mio figlio: nella mia grande perplessità, la risposta tende decisamente verso il no.

Giudizio:

+2stelle+

Dettagli del libro

  • Titolo: Anche le cose hanno un'anima
  • Autore: Claudia Volpe
  • Editore: Youcanprint
  • Data di Pubblicazione: 2013
  • ASIN: B00HGV8EG8
  • Pagine: 43
  • Formato - Prezzo: ebook - 2,98 Euro

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