25 luglio 2013

L'ultima fuggitiva - Tracy Chevalier

Dorset, 1850. Una giovane ragazza è costretta ad imbarcarsi sull'Adventurer, nave che la porta in America, dall'altra parte del mondo dove si ritrova senza un fidanzato, una famiglia, degli amici. Qui scopre l'amore passionale, i valori dell'amicizia e della solidarietà, ma soprattutto rimane meravigliata dai comportamenti delle donne americane che bevono whisky e sparano col fucile, scopre che i frutti hanno un sapore nuovo, che le estati sono torride ed afose, gli animali e i paesaggi sono diversi tuttavia affascinanti. Ma soprattutto scopre l'esistenza degli schiavi fuggitivi, degli esseri umani come lei che sfuggono dalle piantagioni ancora schiaviste del Sud per realizzare in Canada il loro sogno di libertà.

Recensione

La storia, ambientata nel 1850, racconta di una giovane quacchera inglese (il quaccherismo è un movimento religioso inglese i cui adepti si distinguono per uno stile di vita improntato alla semplicità e al rigore) che, appena lasciata dal fidanzato per un'altra, decide di seguire la sorella per un viaggio nel Nuovo Mondo.

Parte sapendo già che non tornerà più – i trasporti al tempo erano infatti molto difficoltosi – e inconsapevole che quanto la aspetta la porrà di fronte a insidiosi ostacoli e le farà rimpiangere di essere partita. Ben presto infatti la sorella muore di febbre gialla e la protagonista, Honor, dopo aver affrontato un estenuante viaggio di trenta giorni in nave, si trova da sola nell'Ohio, una terra che non riuscirà mai a sentire sua.

Inizialmente ospite presto Belle, la simpatica e generosa venditrice di cappellini per signore, dovrà poi affrontare la famiglia dell'uomo a cui la sorella doveva andare in sposa e costruirsi una famiglia propria.

La ragazza, descritta con approfondito scavo psicologico, si distingue per la sua forza d'animo, ma soprattutto per la sua abilità nel cucire, unico motivo di ammirazione presso le donne americane che spesso non riescono a comprendere il suo codice di comportamento. L'autrice ha studiato in modo puntuale il periodo storico in cui la narrazione si svolge: l'Ohio, i suoi paesaggi, l'afa estiva e il gelo invernale, i suoi abitanti sono presentati con maestria e anche le parti dedicate ai momenti in cui Honor si dedica al ricamo riescono a evocare perfettamente l'epoca.

Un'altra tematica fondamentale all'interno del romanzo è quella della schiavitù. Alcuni stati americani dell'epoca la consentono, mentre altri la vietano. In Ohio, Honor entra in contatto con cacciatori di schiavi, con personaggi che preferiscono rimanere indifferenti per non avere problemi e con altri invece di buon cuore che cercano di aiutare di nascosto i fuggitivi, ovvero i neri che cercano di raggiungere il Nord una volta sfuggiti dai loro padroni nelle piantagioni del Sud. Cercherà sempre di affermare la propria etica personale, che la spinge ad aiutare chi ne ha bisogno, indipendentemente dal colore della pelle o dai divieti imposti.

La domanda che percorre tutto il romanzo è dunque questa: essendo ormai priva di radici e di certezze, riuscirà a trovare il proprio posto in questa parte di mondo così lontana?


Ultimo romanzo di Tracy Chevalier, autrice de La ragazza con l'orecchino di perla e La passione di Artemisia, L'ultima fuggitiva ci appassiona per la sua scrittura lineare e scorrevole ma soprattutto per l'eccezionale capacità di unire aspetti storici e romanzeschi, di parlare di amore, avventura e coraggio e di fornire attraverso gli occhi di un'inglese un particolare ritratto dell'America all'epoca dell'abolizione della schiavitù.

Giudizio:

+3stelle+

Dettagli del libro

  • Titolo: L'ultima fuggitiva
  • Titolo originale: The last runaway
  • Autore: Tracy Chevalier
  • Traduttore: Massimo Ortelio
  • Editore: Neri Pozza
  • Data di Pubblicazione: 2013
  • Collana: I narratori delle tavole
  • ISBN-13: 9788854506787
  • Pagine: 311
  • Formato - Prezzo: Brossura - 18,00 Euro

1 Commenti:

  • 3 agosto 2013 alle ore 19:10
    Chiarar Kygo says:

    Ho adorato questo libro;soprattutto il modo dell'autrice di far entrare in comunicazione il lettore con le emozioni della protagonista, nonostante l'epoca di ambientazione non sia ai giorni nostri. Un'altro libro dell'autrice che mi ha appassionato è "La dama e l'unicorno".

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