14 gennaio 2012

Angolotesti: "Blade Runner" di William Burroughs

Oggi prendo il posto della nostra Sakura nel consueto imprevedibile appuntamento di Angolotesti, una selezione di testi letterari o poetici nella loro interezza con una breve contestualizzazione perché possiate meglio apprezzarli. Il testo che vi offro oggi è piuttosto insolito, e dal titolo ingannevole!
Siamo all'inizio degli anni Ottanta. Il produttore cinematografico Michael Deeley, lo sceneggiatore Hampton Fancher e il regista Ridley Scott hanno raggiunto l'intesa per la produzione del film
Blade Runner, tratto dal romanzo Do Androids Dream of Electric Sheep? di Philip K. Dick. Scott e Fancher non riescono a mettersi d'accordo sul titolo. Dopo averni scartati parecchi, Fancher trova, rovistando nella sua libreria, un libricino a firma William S. Burroughs, intitolato proprio Blade Runner (1979). A Fancher e Scott il titolo sembra un ottimo nome in codice per il protagonista del film, il cacciatore di androidi Rick Deckard, ed è così che diventa la scelta definitiva. Anche se poi Fancher si tirò indietro dal progetto, il titolo rimase, contribuendo in una certa misura al successo del film.
Ma di cosa parla il libro scritto da Burroughs? Coincidenza curiosa, il racconto non è altro che il progetto di un adattamento cinematografico - mai realizzato - basato sul romanzo di fantascienza di Alan E. Nourse,
The bladerunner, del 1974. Comune al film di Ridley Scott è l'ambientazione distopica: lì cacciatori di androidi ribelli, qui trafficanti d'organi. Di suo Burroughs aggiunge il tema della tossicodipendenza come il più grave malessere sociale, dipingendo un futuro fosco, prossimo all'apocalisse, e anticipando clamorosamente l'emergenza sanitaria dovuta all'esplosione dell'AIDS nel decennio successivo.
Nota: il testo seguente, inedito in Italia (distribuito in lingua italiana, ma in Svizzera, nel 1983) è stato pubblicato dalla rivista Satisfiction.



Blade Runner


Veduta di Manhattan da un elicottero…
“Il sovraffollamento ha portato sempre a un maggior controllo governativo sui privati,
non sui modelli vecchio stile di oppressione e terrore degli stati polizieschi, ma in termini di lavoro, credito, alloggio, pensione e assistenza medica: servizi che possono essere sospesi. Questi servizi sono computerizzati. Niente numero, niente servizio. Tuttavia, questo non ha prodotto le unità umane standardizzate e col cervello lavato postulate dai profeti semplicisti tipo George Orwell. Invece, una larga percentuale della popolazione è stata spinta nell’underground. Larga quanto, nessuno lo sa. Questa gente è senza numero.”
Bimbi neonati ululano. Lottizzazioni, progetti di edilizia crescono.
Computers ronzano al Con Ed, I.R.S., Welfare, Medicare, Health Insurance. Schede, avvisi, conti escono a fiumi.
Un cittadino esasperato fa la valigia ed esce dalla sua casa a Levittown. Fa un mucchietto di foglie, ci sbatte sopra una pigna di schede, e dà fuoco al mucchio.
Una vecchia dall’altra parte della strada corre al telefono. L’autopattuglia arriva e gli fa una contravvenzione per aver bruciato le foglie. Mentre l’auto si allontana lui butta la contravvenzione nella cenere. Se ne va con la sua valigia.
Veduta aerea del Muro che corre lungo la 23° Strada dall’Hudson all’East River….
“Il Muro venne costruito dopo i Disordini per la Legge Sanitaria del 1984.
La Città Bassa può essere tagliata fuori e il muro guarnito di truppe nel giro di mezz’ora. Un muro simile separa Harlem dalla zona centrale di Manhattan.
L’elicottero si sposta verso sud… macerie, edifici in rovina, terreni abbandonati . Sembra Londra dopo il Blitz. Pochi segni di ricostruzione, a parte sporadici rattoppi. Molte strade sono bloccate dai rifiuti e ovviamente intransitabili. Qua e là, miseri mercati all’aperto e orti nei terreni abbandonati. Piazze e strade affollate si svuotano di colpo senza una ragione apparente. Ci sono battelli improvvisati sui fiumi, carichi di derrate.
“Con il 1980,c’era stata una crescente pressione per emanare una Legge Sanitaria Nazionale. Questa fu bloccata dalla lobby medica, con i dottori che protestavano che una simile Legge avrebbe significato in pratica la fine della professione privata e la degradazione del livello medio del servizio medico. Fu anche addotto l’argomento della gravità dello sforzo in rapporto a un’economia già precaria. Le compagnie farmaceutiche, temendo che un intervento sui prezzi avrebbe tagliato i profitti, spesero milioni per opporsi alla proposta di legge e misero annunci su intere pagine dei maggiori giornali. E soprattutto, le compagnie di assicurazione sulle strade strillarono che la Legge non era necessaria e poteva soltanto portare a un aumento di tasse per un servizio peggiore. Ecco qui il cittadino a reddito medio nel suo malandato appartamento. Il tetto non tiene e lui ha cercato per settimane di ripararlo. Il padrone di casa non fa niente. Il cittadino ha appena diviso una scatola di cibo per cani con la sua famiglia.
“Eccoci qua a pagare per mantenere i negri e i terroni e i beatniks in hotels e ospedali. Noi paghiamo per i loro fetenti vizi di droga, gli diamo i soldi per non dover lavorare, e noi? Possiamo permetterci di spendere $ 500 al mese per un letto d’ospedale? Trovano un portavoce nel Reverendo Parcival, che mette in giro un giornale noto come Il Cane da Guardia, con una striscia di fumetti: Bionda Nordica coppia porta bimbo malato a un ospedale.
Un dottore nero li sbatte sulla strada: “Inqualificabile sudiciume.
Dà il benvenuto a un giovane portoricano che si è spellato una nocca in una zuffa.
“Entra ragazzo mio. Infermiera, un quarto di grano di G.O.M. per questo signore.”
“L’eroina venne legalizzata per i tossicodipendenti nel 1980.
La United States Health Service se ne assunse la distribuzione attraverso cliniche governative e mise in piedi un’intricata burocrazia, con polizia e investigatori che si dimostrarono totalmente corrotti.
Molte persone che non erano tossicodipendenti entrarono in questo programma e si guadagnarono comodamente da vivere vendendo le loro razioni.”
Ecco qui di nuovo Mr. Reddito Medio.
Ha un doloroso e inabilitante caso di dermatite. Ha appena finito di pagare $ 50 per una visita. Il dottore rifiuta di prescrivere codeina: “La sola cosa che posso prescrivere è l’unguento di Whitefield.”
Ed ecco una grossa e felice famiglia assistita. Bussate a qualsiasi porta di Harlem. Due ragazzi in eroina dell’assistenza, una figlia al lebbrosario federale a Carrville, Louisiana, un ritardato a Kings State, una distrofia muscolare in un programma speciale. Mamma incassa su ciascuno di loro – assegni per perdita di sostegni. Niente lavoro, niente problemi. TV a colori. Resti di un enorme tacchino sulla tavola. Mamma si concede una generosa dose del suo speciale sciroppo per tosse, per tener fuori i freddi dell’inverno.
Papà sta mangiando un gelato alla fragola. I ragazzi sono sdraiati sul pavimento a studiare opuscoli di agenzie turistiche.
Non sanno decidere se andare a Lexington per la cura estiva (“Il Country Club” è adesso degno del suo nomignolo con migliaia di boschi, passeggiate, cavalli, golf, tennis, barche, pesca tutto a disposizione degli internati), oppure a trovare Sorellina a Carrville.
“Dio mio” grugnisce Papà, “Ho un mal di testa da gelato. Fammi un’iniezione, figliolo, presto… sta passando…”
Il dottore porge al ragazzo la ricetta per l’eroina con un ghigno corrotto…
“E fa’ in modo che non ti prenda a vendere quella che ti avanza.”
Prende il telefono.
“Infermiera, quanti lebbrosi ci sono là fuori che scalpitano per Carrville?”
Il traffico in bacilli di Hansen è rampante. È ora noto come “la roba bianca”. Basta graffiare un po’ di pelle con un ago e strofinarceli su, sei mesi dopo…
Nuovi lebbrosi si riversano da un vecchio battello fluviale a pale ruotanti cantando “Casa Dolce Casa.” Altri si buttano fuori su argini desolati, con le rane che gracidano…
“Benvenuto nella famiglia Hansen. Sai che mano esperta è la mia… non mi hai mai sbalzato fuori dal programma. Possono arrestarti e rimandarti alla vita civile se non sei prudente. Be’ io maneggio la miglior roba bianca di Carrville.
Resta nel programma con l’Unguento del Doc White.”
Lungo i bayous, i laghi e i fiumi vi sono i cottages coperti di buganvillee, rose e campanule, dove languidi lebbrosi oziano – fumando marijuana e oppio dei loro giardini, iniettandosi eroina governativa, con gli aranci, i manghi e gli avocados che crescono nei cortili, prendendo pesci gatto, lucci e pesci persici dal portico di casa, o aprendo scatolette dello spaccio governativo.
Carrville è adesso un’enorme zona di paludi che si estende dal Great Thicket dell’East Texas alle Everglades della Florida. Sulle isole palustri sono celebrati strani riti. Giovani nudi con maschere da alligatori danzano davanti al Dio Gator Caprone che ha la testa di un alligatore e i piedi di un caprone.
Tempo di Mardi Gras a Carrville. Un languido giovane aristocratico passa scivolando su un battello floreale, una gamba mangiata via al ginocchio, il moncherino fosforescente nel crepuscolo che si addensa.
Una sottospecie virale radioattiva cari miei, terribilmente chic. Lagune viola dove pesci
di smeraldo si tuffano in cerca della luna. Ed ecco uno stupefacente giovane lebbroso in veste di Cleopatra sul suo battello con un Marco Antonio pacioccone….
E l’intera riserva è cintata e custodita. “Così lasciamo la felice popolazione di Carrville che, mediante qualche interiore sorgente di coraggio e di forza, ha trasformato la sua terribile malattia in un soddisfacente sistema di vita.
“E per questo che io pago le tasse? Orge sessuali di finocchi e iniezioni di marijuana?”.
“Nella nostra splendida sistemazione – fornita dal cortese governo americano – noi non abbiamo da preoccuparci di stronzi come te che lavorano per vivere. Possa tu crollare nel cesso da cui sei emerso.”
Mafiosi si sporgono dalle loro Cadillac a sputare in faccia al contribuente.
“Ma chi sei, worke fore living? Ti sputo in faccia, scemo!”
E molti giovani denunciavano casi di inabilità, dicendo che non potevano coesistere con dei disgustosi barboni contribuenti.
“Mi rendono così nervoso che non sono stato in grado di lavorare. Chiedo inabilità totale e sussidio di eroina.”
“Quando la terza Legge Sanitaria Nazionale fu respinta al Senato a causa di vergognose manovre di gruppi e tattiche ostruzionistiche, scoppiarono i Disordini del 1984 per la Legge Sanitari. Si calcola che 500.000 persone siano morte soltanto a New York City e ci furono danni materiali per miliardi. Altre città annoverarono perdite di questa entità. I decessi in tutti gli U.S. arrivarono a quasi dieci milioni. Per ironia, l’alta mortalità fu dovuta in larga misura agli sforzi del governo di prevenire l’esplosione con severe misure di controllo sulle armi. La Legge Nazionale sulla registrazione delle Armi da Fuoco escluse coloro con precedenti penali o di tossicodipendenza o di malattie mentali, e tutti coloro sulle liste dell’assistenza pubblica , dalla possibilità di comprare o possedere armi da fuoco di qualsiasi tipo, compresi i fucili ad aria compressa. Questo lasciò la scontenta classe media in possesso di più armi da fuoco di qualsiasi altro gruppo.
“Facendo affidamento sulle armi ammassate e sulle simpatie della polizia e della Guardia Nazionale, i Soldati di Cristo di Parcival parlavano adesso apertamente di occupare New York e massacrare tutte le minoranze etniche, i beatniks, i perfidi drogati, finocchi e capelloni. A dire il vero parlarono troppo e spaventarono troppa gente, facendo oscure allusioni ai banchieri internazionali, a Wall Street e al Pericolo Giallo. Significava questo che gli Ebrei, i ricchi e i Cinesi erano sulla lista? Potenti figure anonime decisero che sarebbe stato prudente far trovare un’efficace opposizione ai seguaci di Parcival. Ad ogni modo un documento noto come Il Diario del Diavolo arrivò fino alle minoranze più immediatamente e specificatamente minacciate.
“Il Diario del Diavolo era stato preparato su ordinazione della CIA negli Anni’60. Conteneva istruzioni dettagliate per fabbricare armi da materiali facilmente disponibili in ogni drogheria o negozio di ferramenta: polvere nera, bombe incendiarie, più una batteria di armi biologiche e chimiche. Come produrre botulina partendo dal bouillon in scatola; come fare il gas nervino dagli sparys insetticidi; come fare clorina, nitroglicerina, fosgene, ammonio, gas arsenicato. Furono queste armi, lanciate e integrate da balestre, cerbottane, fiondi e granate a polvere nera, che causarono le impressionanti perdite.”
6 agosto 1984… I Soldati di Cristo di Parcival si sono radunati in Central Park. Incontrastati dalla polizia, si dividono adesso in due colonne che marciano verso nord e verso sud. Una serie di dipinti tipo Custer’s Last Stand illustra le seguenti battaglie.



William S. Burroughs (St. Louis, 5 febbraio 1914 - Lawrence, 2 agosto 1997) è stato uno dei più influenti e celebri scrittori della beat generation. "Drogato omosessuale pecora nera di buona famiglia", come si definiva lui stesso, subito dopo la laurea ad Harvard, sostenuto economicamente dalla famiglia, lieta di allontanarlo, cominciò a viaggiare per gli Stati Uniti. Un viaggio che lo portò a due incontri fondamentali: la droga (l'eroina, in particolare) e gli amici Allen Ginsberg, Jack Kerouac e Neal Cassidy, altri esponenti di spicco della beat generation. La prima parte della sua vita adulta è nota soprattutto per la vicenda dell'accidentale omicidio della seconda moglie, in seguito alla quale fuggì a Tangeri, Marocco: questo evento viene considerato la scintilla che accese in lui l'attività di scrittore. E' durante questo soggiorno che elabora la sua opera più nota, l'allucinato romanzo Pasto nudo, in cui affronta tematiche come la tossicodipendenza, le forme di controllo degli uomini e l'erotismo omosessuale, ricorrendo ad effetti narrativi propri della fantascienza, in una trasfigurazione orrorifica ed estremamente visionaria della realtà. All'incontro con il pittore e scrittore Brion Gysin si deve l'elaborazione della tecnica narrativa cut-up e la scrittura della Trilogia Nova, proseguo ideale di Pasto nudo. Oltre che per la sua produzione narrativa, che rimase costante fino alla morte, la popolarità di Burroughs si deve certamente ai suoi rapporti con gli altri personaggi della beat generation e soprattutto al romanzo cult On The Road di Jack Kerouac: non è mistero che dietro al personaggio di Old Bull Lee si celi proprio lo scrittore.

3 Commenti a “Angolotesti: "Blade Runner" di William Burroughs”

  • 16 gennaio 2012 alle ore 12:51
    polyfilo says:

    fantastico, sembra di leggere uno spezzone delirante da 'il pasto nudo'!

  • 16 gennaio 2012 alle ore 16:10
    Tancredi says:

    Mi sono accorto ora che è saltato un pezzo a causa dell'html sballato, l'ho corretto. Comunque resta un testo delirante, decisamente. Secondo me anche la lista della spesa di Burroughs era delirante.

  • 17 gennaio 2012 alle ore 10:49
    polyfilo says:

    onestamente sarebbe stato difficile rendersene conto... rimane un brano veramente lisergico, e la chicca del titolo del film è spettacolare, in effetti Dick e Burroughs avevano diversi punti in comune.

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