14 settembre 2011

Gli ImplacCabili - Giorgio Cimbrico

Ci sono le vittorie. E ci sono le sconfitte. Ma soprattutto ci sono loro, gli “implaccabili” del rugby. Quelli che niente è riuscito a buttare giù. Né gli avversari, né la vita.
Giorgio Cimbrico, penna storica dello sport e del rugby, è andato a cercare queste storie, su una strada che è fatta di fatti, di uomini e luoghi che il trascorrere del tempo ha trasformato in magnifici, irrinunciabili compagni di viaggio, che hanno acceso la fiamma della curiosità, che hanno condotto alla commozione, che hanno costretto a una ricerca capace di eliminare i sedimenti che si erano attaccati addosso, come le conchiglie sulla chiglia di una vecchia barca.
Un libro che vede la luce nell’anno dei Mondiali, per raccontare i personaggi indimenticabili della palla ovale. Un libro che mescola emozioni, ricordi e luoghi storici di questo sport.
Storie che raccontano un'epoca in cui il rugby è stato un'arte e un cozzo, un improvviso e una variazione sulla tastiera del prato, una discesa verso gli inferi nel fango più vischioso, una scommessa, un azzardo, una risata, un rimpianto, una visione e una preghiera, avrebbe detto Dylan Thomas, che a rugby non giocò mai, ma era gallese e questo può bastare.

Recensione

Io non sono stato a una scuola dove lo giocassero e non posso apprezzare il rugby in tutta la sua bellezza.
Posso seguire il gioco nelle sue linee generali, naturalmente, e ne conosco le regole più importanti. So che tutto consiste nel portare la palla attraverso il campo, comunque sia, e nel depositarla oltre la linea avversaria. So pure che per intralciare questo programma ogni giocatore può tentare un certo numero di assalti e fare a un suo simile cose che fuori del campo gli frutterebbero al minimo quaranta giorni di prigione senza la condizionale, con l'aggiunta di una paternale del signor giudice.
(Pelham Grenville Wodehouse, scrittore inglese)

Comincio con una precisazione: sto scrivendo questa recensione mentre guardo Scozia-Georgia, partita valevole per i gironi di qualificazione del mondiale di rugby 2011 in Nuova Zelanda, da un canale streaming in internet alle dieci del mattino. Guardare trenta uomini grossi come orsi e veloci come lepri dopo aver letto le storie contenute nel libro di Giorgio Cimbrico mi ha fatto scendere più di una nostalgica lacrimuccia, pensando ad un tempo in cui il professionismo era un peccato mortale e i giocatori erano anche minatori, operai, medici, soldati o lord di Sua Maestà. Tutto comincia con William Webb Ellis che prese la palla con le mani e corse in avanti fino a schiacciare la palla oltre la linea finale della metà campo avversaria. Con tutta probabilità non fu completamente conscio delle conseguenze che il suo gesto ebbe. Poi ci fu L'"Età degli eroi", come si potrebbe chiamare quel periodo che si potrebbe collocare tra la fine del diciannovesimo secolo e la fine degli anni venti del novecento. I nomi sono sconosciuti ai più: Nepia, Parke, du Manoir, Wakefield; nomi di eroi protagonisti di leggende perse nel tempo e ricordate solo dagli appassionati più attempati, nomi che hanno però costruito uno sport che ora è giocato in ogni angolo del mondo. Le loro vite non furono fatte di solo sport e spesso si intrecciarono con la Storia, quella dei libri di scuola, quella sanguinosa giocata nelle trincee e nei cieli di tutti il mondo.

Poi ci sono anche giocatori più recenti che tutti gli appassionati di rugby conoscono come Gareth Edwards, autore della meta considerata la più bella della storia e Jonny Wilkinson, il giocatore che più ricorda i pionieri d'inizio secolo in quanto a dedizione alla causa. Manca Jonah Lomu, il rugbista per eccellenza, con tutta probabilità perché considerato fuori contesto.

Nel libro Cimbrico racconta inoltre dei luoghi, il Twickenham di Londra su tutti, di un cronista, quel Bill McLaren che fu la voce del rugby per cinquantatré anni, di un giocatore, di un attore, Richard Harris, che in gioventù aveva praticato e poi per tutta la vita adorato questo sport, Gareth Thomas, così coraggioso da dichiararsi pubblicamente gay in un mondo "machista", di un altro, Mike Tindall, novello sposo della nipote della regina e di uno strano gioco della "palla giocata con le mani e i piedi" che fu vietato in Inghilterra durante il quattordicesimo secolo.

"Gli implacCabili" di Giorgio Cimbrico risente della enorme quantità di dati da elaborare e della esigua disponibilità di spazio. Il taglio è quello del racconto cronistico di non più di cinque pagine per capitolo, anche se con uno stile appassionante e mai pesante, adatto a raccontare le gesta degli eroi di uno sport che dai più viene considerato per caproni senza cervello, ma che invece rivela spesso un'anima colta che poche altre discipline possono eguagliare. Basti guardare quanti grandi letterati hanno lasciato citazioni acute a proposito del rugby, Da Dylan Thomas a Oscar Wilde, da P.G. Wodehouse ad Alessandro Baricco. Il libro però rimane consigliabile solo ad una stretta cerchia di appassionati. L'argomento che tratta ha bisogno di una conoscenza di base, sia storica che rugbistica, molto alta e spesso si fa fatica ad orientarsi nella giungla di nomi ed eventi riportati. In più, e questo esula dall'autore, l'editor non ha fatto un buon lavoro e capita non raramente di trovarsi davanti ad errori di sintassi o di scambio di lettere. In conclusione, "Gli implacCabili" è una serie di racconti utili per conoscere personaggi che hanno fatto la storia di uno sport in continua ascesa, il rugby. Purtroppo rimarrà un prodotto di nicchia, ma gli amanti dello sport, quelli che si alzano alle cinque del mattino per vedere il mondiale neozelandese in corso, che non vogliono rimanere fermi alla palla ovale giocata ma che avessero intenzione di iniziare ad approfondire le conoscenze sulle radici di questo gioco avranno pane per i loro denti. Con prefazioni di Giancarlo Dondi, presidente della FIR (Federazione Italiana Rugby) e di Luciano Ravagnani, voce autorevole e giornalista de "La meta" e "Rugby!".

Buon mondiale a tutti!

Giudizio:

+3stelle+

Dettagli del libro

  • Titolo: Gli implacCabili
  • Autore: Giorgio Cimbrico
  • Editore: Absolutely Free Editore
  • Data di Pubblicazione: 2011
  • ISBN-13: 9788897057338
  • Pagine: 152
  • Formato - Prezzo: Copertina morbida - 13 Euro

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