13 settembre 2011

Fama - Daniel Kehlmann

Storie dentro storie dentro storie. Non si sa mai dove finisce una e comincia l'altra. Nella realtà sono tutte intrecciate. Solo nei libri la separazione è netta." Con queste parole lo scrittore Leo Richter, uno dei personaggi su cui sono incentrate le vicende di "Fama". Romanzo in nove storie, descrive perfettamente il gioco a cui il lettore è chiamato a partecipare per ricomporre quell'ironico puzzle che è il nuovo libro di Daniel Kehlmann. Queste pagine sono uno scrigno di memorabili figure al confine tra verità e letteratura, che dialogano con il loro creatore; si fanno trasportare in altre realtà da onnipresenti cellulari; leggono scrittori guru che per primi non credono alle loro parole; partono per viaggi in regioni remote; scrivono post in internet per raccontare di non essere riusciti a entrare dentro un romanzo, e mandano all'aria le vite di attori famosi rispondendo alle loro telefonate. Tutti personaggi che cercano una via di scampo, con una doppia identità: dal classico uomo con famiglia e amante in due città diverse, che vive virtualmente sempre con l'altra donna, al personaggio di un racconto che sceglie l'eutanasia ma implora il proprio autore di sopravvivere; dal medico della Croce Rossa che si deve occupare di un rapimento in Africa e si ritrova a lavorare gomito a gomito con l'eroina di una serie di romanzi, alla scrittrice kafkianamente dimenticata in uno sperduto paese dell'Asia centrale.

Recensione

Giovane scrittore (classe '75) nato a Monaco di Baviera e residente a Vienna, Kehlmann è considerato uno dei talenti della nuova letteratura tedesca e, malgrado la sua età, ha già collezionato svariati premi e riconoscimenti. Fama è una raccolta di racconti collegati tra loro da continui rimandi e giochi di specchi tra un autore, lo scrittore Leo Richter, e alcuni personaggi, a volte sue creazioni letterarie, a volte intrusi che cercano a tutti i costi di entrare nelle sue opere; il tutto condito da pseudo-citazioni di memorabili frasi di un altro pseudo-scrittore che viene presentato in questo modo:

Miquel Auristos Blancos, lo scrittore osannato da metà del pianeta e moderatamente disprezzato dall'altra, autore di libri sulla serenità, la grazia naturale e la ricerca del senso della vita, vagando per vallate erbose, entrò con passo misurato nello studio del suo attico che dava sulla scintillante costa di Rio de Janeiro.

Il libro, pieno di invenzioni, scorre piacevolmente. Si intravede in alcuni passaggi un certo talento, talvolta un po' ostentato. Tuttavia gli studi filosofici del giovane scrittore si manifestano sotto forma di interessanti spunti di riflessione sul tema dell'identità, in una società contemporanea, che sembra fare di tutto per moltiplicarla, attraverso mille congegni tecnici (cellulari, social network). Ma proprio questa moltiplicazione e amplificazione, paradossalmente, non è in grado di risolvere il dilemma tra l'essere e l'apparire, rimandando la risposta in un tempo e in uno spazio indefinito. Non è Kafka l'autore di riferimenti, bensì, semmai, Durrenmat. Tra gli italiani, verrebbero in mente alcune cose di Calvino. Consiglierei questo libro a tutti gli autori in erba (specie a quelli nostrani), per mostrare cosa potrebbe e dovrebbe fare l'ingegno combinato con un po' di talento.

Giudizio:

+4stelle+

Dettagli del libro

  • Titolo: Fama
  • Titolo originale: Ruhm
  • Autore: Daniel Kehlmann
  • Traduttore: Paola Olivieri
  • Editore: Feltrinelli
  • Data di Pubblicazione: 2010
  • Collana: I Narratori
  • ISBN-13: 9788807018077
  • Pagine: 152
  • Formato - Prezzo: Brossura - 14 euro

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