9 agosto 2011

A volte ritornano - Stephen King

Mentre l'uomo domina e piega a sé le leggi di natura, affidando il controllo assoluto della propria esistenza alla tecnologia, inquietanti segnali premonitori giungono dalle sue sofisticate creature. Le forze di un mondo misterioso e nascosto A volte ritornano e quando si scatenano ha inizio un lungo agghiacciante incubo, un allucinante tunnel di orrore. Stephen King, autore di fama internazionale, dai cui libri sono stati tratti numerosi film - tra cui Brivido trasposizione cinematografica del racconto "Camion" da A volte ritornano - ha al suo attivo numerosi bestseller. Ricordiamo Shining, Carrie, e L'Ombra dello Scorpione, tutti pubblicati da Bompiani.

Recensione

Qui è ancora buio e piove. E' la serata ideale. C'è qualcosa che voglio mostrarvi, qualcosa che voglio farvi toccare.
È in una stanza non lontano da qui: anzi, vicinissima, quasi quanto la pagina successiva.
Vogliamo andare?

Credevo di aver esaurito la mia vena fertile per quanto riguarda i racconti brevi di Stephen King (ho faticato non poco con Incubi e deliri), ma mi sono dovuta ricredere su A volte ritornano, la sua prima antologia, nonché suo quinto libro pubblicato. Oltre a includere un gran numero di racconti di alto livello, la Prefazione alla raccolta è una delle migliori che siano mai uscite dalla sua penna. Probabilmente nessun altro autore, oltre a King, riesce a darmi una simile sensazione di complicità, come se stesse parlando direttamente con me, di cose che entrambi riusciamo a capire e amare.

Venti sono i racconti dell'antologia, quasi tutti ascrivibili all'horror sovrannaturale. Due di essi, entrambi notevoli, sono il punto di partenza da cui poi l'autore ha sviluppato il romanzo Le notti di Salem: Jerusalem's Lot (appunto) e Il bicchiere della staffa. Mi piacerebbe spendere qualche parola sul primo, il più lungo racconto dell'antologia, e a mio parere il migliore: costruito sul modello del Dracula di Bram Stoker (si tratta di un racconto epistolare), è ambientato nel 1850 in Massachusetts e sviluppa due temi cari anche a Lovecraft e Bloch: la casa stregata e l'evocazione demoniaca (un elemento del libro, l'immaginario grimorio De Vermis Mysteriis, è un'invenzione di Bloch). Entrambi i racconti sono stati ristampati nella più recente edizione de Le notti di Salem.

Tra gli altri, uno dei più interessanti è senza dubbio A volte ritornano, racconto che dà il nome alla raccolta nell'edizione italiana (il titolo originale è infatti Night Shift), e che vede tornare più reali che mai gli spettri del passato del protagonista, giovane insegnante che ha assistito a soli nove anni all'assassinio del fratello per mano di una banda di teppisti. Anche I figli del grano è memorabile: una coppia in crisi, smarrita la strada nelle campagne del Nebraska, finisce per investire un ragazzino sbucato d'improvviso fuori dal grano. Il marito decide di recarsi al paese più vicino, Gatlin, per denunciare l'accaduto, ma si ritrovano in un villaggio abitato esclusivamente da ragazzini, dediti a un inquietante culto: Colui che cammina tra i filari.

Ma, com'è noto, a King l'elemento sovrannaturale è sempre andato un po' stretto: ed ecco che alcuni dei migliori racconti della raccolta si impongono nella memoria per la loro semplice immediatezza. Mi riferisco principalmente a Primavera di fragole e L'uomo che amava i fiori: il primo, narrato dal punto di vista di una matricola collegiale, descrive una lunga serie di atroci delitti che turbano l'anno accademico. Il secondo è costruito mediante la descrizione delle reazioni che suscita un ragazzo innamorato in chi lo guarda camminare, probabilmente diretto a un appuntamento con la fidanzata. Altri due racconti memorabili trattano il tema dei drammi familiari: ne L'ultimo piolo, un uomo richiama alla memoria con nostalgico affetto la sua infanzia in una fattoria, e soprattutto la figura della graziosa sorella minore; nel racconto che chiude la raccolta, La donna nella stanza, l'io narrante deve affrontare i propri scrupoli e decidere se dare una morte tranquilla alla madre semiparalizzata e malata di tumore, trasformandosi così in un assassino.

Cito infine altri due racconti: Risacca notturna, scritto da un King diciannovenne, dipinge uno scenario ben conosciuto ai fan dello scrittore: un virus, l'A6, ha infatti sterminato la quasi totalità della popolazione mondiale. Da quest'idea, King svilupperà poi uno dei suoi romanzi più noti e riusciti, L'ombra dello scorpione. L'altro è Camion, che mostra lo spaccato di un mondo in cui le vetture si sono rivoltate contro gli esseri umani, e un manipolo di gente è rimasto bloccato in un ristorante sull'autostrada; ho citato questo racconto perché ne esistono due trasposizioni cinematografiche, una delle quali, Brivido, diretta dallo stesso Stephen King. In ogni caso, diversi film sono stati tratti dai racconti presenti in questa raccolta: tra gli altri, cito Il tagliaerbe (tratto dal racconto La falciatrice) perché oggetto di una curiosa vicenda: il film, infatti, del racconto di King ha solo il titolo, eppure fu usato il nome dell'autore per pubblicizzarne l'uscita. King querelò i produttori e ottenne che il suo nome venisse rimosso.

Una raccolta imperdibile per chiunque si consideri un Fedele Lettore.

Giudizio:

+4stelle+

Dettagli del libro

  • Titolo: A volte ritornano
  • Titolo originale: Night Shift
  • Autore: Stephen King
  • Traduttore: Hilia Brinis
  • Editore: Bompiani
  • Data di Pubblicazione: 2000
  • Collana: I grandi tascabili
  • ISBN-13: 9788845201691
  • Pagine: 384
  • Formato - Prezzo: Brossura, 9.90 €

2 Commenti a “A volte ritornano - Stephen King”

  • 12 agosto 2011 alle ore 19:38
    cooksappe says:

    :o wow

  • 14 agosto 2011 alle ore 22:20

    Un di quei libri che mi fecero pensare: Pure io voglio produrre magia!!!!!!

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