20 aprile 2011

Memoria in chiaroscuro. Diario apocrifo di Frida Kahlo - Olivia Casares

La vita appassionata e appassionante di una grande artista: un'immagine intima e inedita di Frida Kahlo che ci viene restituita attraverso le parole e i disegni di altre due donne che si sono fatte interpreti della sua sensibilità. Otto tavole litografate accompagnano il volume.





Recensione

Magdalena Carmen Frida Kahlo y Calderón, conosciuta semplicemente come Frida Kahlo, fu una famosa pittrice messicana che trascorse la sua vita travagliata nella prima metà del Novecento, e un personaggio dal carattere quantomeno bizzarro e sprezzante verso ogni forma di convenzione sociale. Affetta da poliomielite, o forse da spina bifida (una malformazione delle vertebre), il male la lasciò con difficoltà nell'utilizzo di una gamba, e, per di più, a soli diciassette anni fu vittima di un incidente stradale che le costò numerosissime fratture e una lunghissima immobilità a letto. Le sue tendenze verso le manifestazioni artistiche fiorirono quando i genitori, per alleviarle la noia, le regalarono un letto a baldacchino su cui montarono uno specchio, in modo che Frida potesse dipingere autoritratti di se stessa. Quando mostrò le sue opere a Diego Rivera, celebre pittore murale dell'epoca, questi trasse Frida sotto la sua ala protettrice, e ben presto la sua relazione con il critico e pittore divenne qualcosa di più. Il matrimonio con Rivera fu aperto e anticonformista come la loro vita: entrambi erano infedeli, e Frida, oltre a numerose relazioni con importanti personalità del momento, mostrò anche preferenze sessuali piuttosto eclettiche. Rabbia, dolore, lussuria, passione, sangue, desiderio di maternità negato e morte: sono queste le presenze costanti nei quadri della Kahlo, considerati di corrente surrealista nonostante la pittrice rifuggisse qualsiasi etichetta.

Olivia Casares, insegnante d'arte e scrittrice ecuadoriana, si inserisce nel grandissimo numero di registi e scrittori che si sono occupati della travagliata vita della famosa pittrice messicana, e lo fa utilizzando lo strumento del diario apocrifo: dall'infanzia alla maturità, Olivia si finge Frida e attribuisce alla pittrice un lungo flusso di pensieri e sentimenti segnati da una continua sofferenza. Oltre a un sentimento di inadeguatezza per il proprio aspetto fisico che spinge Frida ora a nascondere, ora a esaltare i suoi difetti (come le sue proverbiali sopracciglia, che afferma di aver esagerato nei suoi quadri perché le ricordano le ali spiegate di un gabbiano o di un'aquila), ciò che traspare dalle pagine è il dolore fisico per i gravi problemi di salute, l'impossibilità di essere madre nonostante il suo profondo desiderio, la sofferenza per i tradimenti del marito, e, naturalmente, il suo essere artista, che si coniuga all'amore per il Messico e per un sé insieme disprezzato e adorato, come dimostrano i suoi autoritratti.

L'interpretazione di Olivia Casares, purtroppo, non è delle migliori: il suo stile è fin troppo elementare, e appiattisce l'eccentricità e vivacità del personaggio; inoltre, snatura le pitture dell'artista tentando inutilmente di descriverle e di dare loro un senso: ma l'arte non si racconta, si contempla, e quella di Frida Kahlo non fa certo eccezione, dal momento che la stessa pittrice ha sempre affermato di non saper spiegare a parole le sue tele.
Il risultato finale è che si ha la sensazione di qualcuno che si sovrapponga all'immagine di Frida Kahlo e che tenti, senza risultati apprezzabili, di parlare con la sua voce. Potrebbe essere un buon romanzo per avvicinarsi alla figura e all'arte della pittrice, com'è stato per me, ma senza dubbio c'è di meglio.

I difetti del romanzo sono parzialmente compensati dalla bellezza dell'edizione: il volume, dalle grandi dimensioni, è accompagnato da otto tavole litografate dell'illustratrice Mariella Biglino. Purtroppo, devo dire, ho riscontrato casualmente un errore di traduzione: a pagina 89, il titolo del quadro intitolato Yo y mis pericos è stato tradotto Io e i miei cagnolini. In realtà i pericos sono i parrocchetti ('cagnolini' è perritos), e infatti la tela in questione raffigura Frida con i suoi pappagalli.

Giudizio:

+3stelle+

Dettagli del libro

  • Titolo: Memoria in chiaroscuro. Diario apocrifo di Frida Kahlo
  • Autore: Olivia Casares
  • Editore: Iacobelli
  • Data di Pubblicazione: 2010
  • Collana: Frammenti di memoria
  • ISBN-13: 9788862521130
  • Pagine: 117
  • Formato - Prezzo: Brossura, illustrato - 23,00 Euro

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