9 marzo 2011

Ghiaccio - Anna Kavan

"Ghiaccio" è la storia di un mondo dominato da due forme di violenza, legate tra loro in modo evidente, e che non solo lo governano, ma lo distruggono spinte da una follia inesorabile. La voce narrante di questo romanzo surreale, insieme a un uomo chiamato "il guardiano", va alla ricerca di un'inafferrabile ragazza albina, che si nasconde in una terra coperta di ghiacci, un luogo apparentemente apocalittico, postnucleare. Il Paese è stato invaso, ed è in mano a un'organizzazione segreta. Ovunque regna la distruzione; sul mondo incombono enormi pareti ghiacciate. E insieme a chi narra, il lettore scivola in un'allucinata ricerca di questa fragile creatura. Un'opera straordinaria, innovativa, fin dalla sua prima apparizione annoverata tra i capolavori della nostra era.

Recensione

Strano forte.
Non è una lettura facile: per lo stile ricco, per la vaghezza della trama, per l'incastro continuo di sogno e realtà. Il lettore si trova assolutamente confuso, incapace, insieme al protagonista, di definire i contorni degli eventi.
Detto così potrebbe sembrare un ottimo racconto... cosa che invece non è.

Sì, ha dalla sua un'idea di fondo originale (questo mondo governato dal ghiaccio, ormai prossimo all'apocalisse, che ben rispecchia lo stato d'ansia di quarant'anni fa), ha uno stile molto ricco ed evocativo, e ricorre continuamente questa immagine del ghiaccio, metafora dai significati multipli.

Eppure... eppure è un romanzo che non decolla mai. I personaggi non hanno veramente senso: non c'è alcuna spiegazione per le loro azioni. Il protagonista (ex-militare? ricercatore? pazzo preciso, o fa solo finta?) continua a cercare una ragazza che ha poco di umano, a cominciare dai capelli albini. Ragazza che è, diciamolo senza mezzi termini, un'eterna vittima. E poi c'è quell'altro, il "governatore" (ma di cosa? Ci fosse una qualche delimitazione spaziale, almeno!), anche lui vuole la ragazza, forse per ripicca, oppure chissà. E quando il protagonista finalmente ritrova la ragazza (che con lui non vuole mica stare, eh!), la pianta. Per poi sentirne la mancanza, e ripartire di nuovo per andarla a cercare. E così via, fino all'infinito.

Peccato. Ci sono tante idee buone, anche questa voluta confusione dei connotati spaziali e temporali non è male; interessante anche la scelta di non dare nomi e identità ai personaggi. Ma il risultato finale è decisamente mediocre

Poteva essere un romanzo visionario, sperimentale, anche allegorico. Invece è venuto fuori un racconto lungo e oltremodo noioso.

Giudizio:

+3stelle+

Dettagli del libro

  • Titolo: Ghiaccio
  • Titolo originale: Ice
  • Autore: Anna Kavan
  • Traduttore: G. Costigliola
  • Editore: Fanucci
  • Data di Pubblicazione: 2008
  • ISBN-13: 9788834713785
  • Pagine: 256
  • Formato - Prezzo: Brossura - 14,00 Euro

1 Commenti:

  • 9 marzo 2011 alle ore 16:23
    Ivanalessia says:

    peccato! dalla trama sembrava interessante

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