19 giugno 2010

Indignazione - Philip Roth

È il 1951 in America, il secondo anno della guerra di Corea. Marcus Messner, un giovane serio, studioso e ligio alle leggi, di Newark, New Jersey, sta cominciando il secondo anno di università in un campus rurale e conservatore dell'Ohio: il Winesburg College. Perché ha deciso di frequentare il Winesburg invece del college della sua città, a cui si era inizialmente iscritto? Perché il padre, il risoluto e laborioso macellaio del quartiere, pare impazzito: impazzito per la paura e l'apprensione di fronte ai pericoli della vita adulta, ai pericoli del mondo, ai pericoli che vede incombere a ogni angolo sul suo amato figliolo. Come spiega al figlio la longanime madre messa a dura prova dal marito, è una paura che nasce dall'amore e dall'orgoglio che il padre prova per lui. Ciò non toglie che Marcus covi una rabbia troppo grande per poter ancora sopportare di vivere con i genitori. Li abbandona e, lontano da Newark, nel college del Midwest, si deve districare fra le consuetudini e le repressioni di un altro mondo americano.

Recensione

Il mio primo romanzo di Roth: lo confesso, la prima impressione è ottima! Indignazione è stato davvero una sorpresa, l'ho letto tutto d'un fiato (e va bene che è brevissimo), preso da una sete incredibile di lettura. E' un romanzo breve, ma davvero può pesare come un mattone (e infatti c'è chi si è bloccato dopo nemmeno venti pagine!), perché Roth ci mette dentro davvero tutto.
E' un romanzo che si presta a più livelli di lettura: è il tipico romanzo di formazione di un giovane americano, è un romanzo per così dire "sociale", ed è soprattutto un artifizio narrativo per permettere all'autore di esprimere sue certe opinioni. Il messaggio, che attraversa l'avventura del protagonista, è chiaro: la vita è una concatenazione precisissima di cause ed effetti, e un piccolo e apparentemente insignificante evento può condurre ad effetti devastanti. Dunque a Roth preme dimostrare questa sua tesi, e per farlo mette in piedi un romanzo di formazione all'americana. Ma non dispiace, davvero, come non dispiace e non sorprende nemmeno l'incursione dell'elemento surreale: già a pagina ventisei il protagonista scopre le carte e irrompe sulla scena spiegando che è lui stesso a raccontare la sua vita dallo stato di pseudo-morte in cui si trova.

Tralasciando le considerazioni di Roth sul caso ed il destino, concentriamoci unicamente sull'intreccio narrativo: le avventure, le interazioni sociali e soprattutto sessuali della giovane matricola Marcus. E' un personaggio un po' insolito, ma affascinante: mi sento di definirlo un anti-Holden. C'è in Marcus un fiero individualismo, che muove però da presupposti diversi da quelli dell'Holden di Salinger: non è un adolescente turbolento, ribelle, colto nel pieno della inconsapevolezza adolescenziale, tutto sesso droga e rock&roll, ma un giovane consapevolissimo, pronto a tuffarsi nel mondo adulto, capace di combattere le sue battaglie contro la società, contro il cieco potere di certe autorità.

Infine, anche tutto il resto non è da meno: ottima caratterizzazione dei personaggi, lessico ricco, stile interessante, con un bel po' di ironia alla giovane Holden.

Giudizio:

+5stelle+

Dettagli del libro

  • Titolo: Indignazione
  • Titolo originale: Indignation
  • Autore: Philip Roth
  • Traduttore: N. Gobetti
  • Editore: Einaudi
  • Data di Pubblicazione: 2009
  • Collana: Supercoralli
  • ISBN-13: 9788806195861
  • Pagine: 137
  • Formato - Prezzo: Rilegato, sovraccoperta - 17.50 Euro

1 Commenti:

  • 19 giugno 2010 alle ore 16:32
    sakura87 says:

    Come ben sai (ovviamente) l'ho letto anch'io. Di stellette gliene ho date quattro, ma in ogni caso il mio giudizio è positivissimo.
    Senza contare che sono entrata perfettamente nel personaggio, ha compiuto di volta in volta tutte le scelte che avrei compiuto io: Marcus sono io.
    E proprio per questo ho avuto i brividi durante la lettura.

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