30 novembre 2009

Come Dio comanda - Niccolò Ammaniti

Anno 2006, su una pianura fangosa percorsa dal Forgese nei pressi di Varrano, in un abbozzo di casa a due piani delimitata da campi e colline, abitano Rino e Cristiano Zena, circondati da piatti sporchi lasciati nel lavello unto, da cartoni di pizza con resti di cibo sparsi sul pavimento e lattine di birra gettate qua e là.
L’anima della baracca è l’amore tormentato da violenze e incomprensioni tra il padre e il figlio, uniti da un rapporto pieno di conflitti, nel quale però non manca il sostenersi a vicenda. Compagni di sventure dei due sono il povero pazzo Corrado Rumitz, alias Quattro Formaggi tormentato dai tic dopo uno spiacevole incidente con i cavi dell’alta tensione e Danilo Aprea, alcolista tormentato dalla morte della figlioletta Laura e dall’abbandono della moglie Teresa. I quattro amici vivono un’esistenza difficile e pungente, fatta di notti a bere, rientri a casa ubriachi, andare a caccia di sesso nei Pub più malfamati, lottando ogni giorno con le unghie per il rispetto. Le loro vite cambieranno per sempre e in questo caso, non è solo un modo di dire: una notte decidono di tentare il colpo al Bancomat di Varrano, stanchi della miseria che non permette loro di arrivare alla fine del mese. Quella notte, che sarà maledetta non solo per loro, li trascinerà in quattro destini differenti, crudeli ma allo stesso tempo fatalmente intrecciati anche alla vita di altre persone, tutto per caso o semplicemente, come Quattro Formaggi dice, perché così Dio comanda.

Recensione

Il profondo nordest mostra il lato oscuro del modello produttivo che traina il sistema Italia. Schiacciati tra quartieri residenziali e centri commerciali gli emarginati, i tre balordi Danilo, Quattroformaggi e Rino, più Cristiano, il figlio adolescente di quest'ultimo, sono costretti ad accontentarsi degli spazi residuali di periferia e conducono una vita al limite della miseria, sugli ultimi gradini della scala sociale, senza prospettive di riscatto.
Vivono insieme perché si sostengono a vicenda: Cristiano e Rino sono talmente soli che l'uno senza l'altro sarebbero del tutto persi in una società che, ad andare bene, neppure si accorgerebbe della loro sbalestrata esistenza. Padre e figlio, abbandonati dalla figura femminile e da ogni possibile elemento di affettività (già nell'incipit: il padre ubriaco impone al figlio, come prova di coraggio, di uscire in pigiama, in piena notte, sulla neve, per sparare a un cane il cui abbaiare lo disturba), sono uniti come risposta all'esclusione dal resto della comunità civile.

Rino, disoccupato, tatuato e nazistoide, è il capo di altri due balordi e insieme a loro progetta un furto a un bancomat in stile "i soliti ignoti". Danilo è un operaio diventato alcolista dopo la morte della figlioletta soffocata da una cintura di sicurezza difettosa e l'abbandono della moglie. Quattro Formaggi è un demente che trova in Rino, conosciuto in un collegio/orfanotrofio, la sola persona che non lo tratta da minorato qual è, ma anche lui, a forza di ingoiare rospi, sviluppa un lato della personalità oscuro e belluino, sublimato nella carnalità di Ramona, una pornoattrice che visita i suoi sogni e le sue fantasie. Cristiano prima ancora di finire le scuole medie ha già capito di essere considerato uno scarto di produzione - nel sistema industriale friulano - e che nessuno, dagli insegnanti ai compagni di classe, si aspetta nulla da lui e la reazione è quella del rifiuto preventivo, per evitare di subire delusioni. Non ha nulla: né un cellulare, né uno scooter, né soldi, al contrario dei suoi coetanei, e questo, unito all'assenza di una famiglia, fa di lui un ribelle violento sull'esempio del padre, adorato e temuto.

Neppure la situazione di Fabiana, una delle ragazze più popolari della scuola di Cristiano, è serena, nonostante la sua bellezza adolescenziale in stile "reginetta del liceo", la famiglia benestante con villetta e giardino, dei genitori "normali" ma distanti: si sente incompresa e invidia alla sua migliore amica e compagna di giochi Esmeralda un rapporto più diretto con la madre. Ma anche Esmeralda non fa che cercare lo scontro con la figura materna: entrambe sono vittime di uno scontro generazionale, ma in modo diverso. Esmeralda è infelice per ribellione, Fabiana per disattenzione da parte di un nucleo famigliare che sembra invece solidamente "normale".
Ultimo comprimario è l'assistente sociale Fabio Trecca, che incrocia in vari punti la storia perché segue per conto del comune la vita di Cristiano e Rino. Arrivato a Varrano da Roma vincendo un concorso pubblico non ha alcuna vocazione per il suo mestiere: semplicemente è l'unica via di fuga dalle sue delusioni esistenziali e sentimentali, ma non riesce a liberarlo da rimorsi e sensi di colpa.

Tutto questo grumo di squallore e disgrazia viene descritto da Ammaniti in modo esemplare: i suoi luoghi, le sue ambientazioni, i particolari sono vividi al punto di risultare a volte fastidiosi. L'incastro delle vicende, la tentata rapina dei quattro balordi che finisce in tragedia, la morte di Fabiana, il futuro già segnato di Cristiano, il tradimento di Fabio vengono presentati come filoni paralleli in una sorta di visione cinematografica.

Lo stile, simile a quello di "America oggi" e "American beauty", si manifesta in una narrazione continua con punti di vista differenti e riesce a creare una omogeneità descrittiva molto forte, capace di evocare in modo convincente patine vissute e atmosfere realistiche. Al punto che i personaggi rimangono in qualche modo invischiati in questo rincorrersi di immagini icastiche e finiscono trascinati via, come i loro destini, dalla piena del fiume Forgese, da cui emerge, malamente infagottato, il cadavere di Fabiana. Non riescono a raggiungere la superficie e a diventare persone. Così anche il dolore che pervade ogni fibra della narrazione resta in superficie e non incide la carne fino in fondo. Con un senso di incompiutezza e di malessere che sembra lasciare il racconto, in qualche modo, incompleto.

Dettagli del libro

  • Titolo: Come Dio comanda
  • Autore: Niccolò Ammaniti
  • Editore: Mondadori
  • Data di Pubblicazione: 2006
  • Collana: Scrittori italiani e stranieri
  • ISBN-13: 9788804502791
  • Pagine: 495
  • Formato - Prezzo: Brossura - Euro 19,00

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