17 luglio 2009

Attenzione: libreria in rifacimento

Ci sono momenti della vita in cui si rende necessario un cambiamento più o meno drastico. Molti vorrebbero cambiare drasticamente vita, ma non potendolo fare o non avendone il coraggio si accontentano di gesti simbolici. Ed ecco che ci si ritrova completamente rigenerati grazie a un taglio di capelli all'ultimissima moda, oppure stravolgendosi il look, altri invece sprecano le loro energie nel cambiare radicalmente la disposizione dei mobili di casa. Io dal canto mio, in questi momenti, rispolvero dal cassetto il solito sogno: diventare fattore di una fattoria in Australia, con pinguini, giraffe, koala, canguri e tanti altri animaletti simpatici. Sogno, questo, sicuramente anacronistico, démodé, poiché era un sogno in auge ai tempi coloniali di Dickens, e utopistico in quanto la mia esperienza in questo campo latita in maniera irrecuperabile (l'animale che meglio conosco è il pollo arrosto, preferibilmente con le patatine). Meglio lasciar perdere. Anche io mi accontenterò di un gesto simbolico. Ma quale? Osservo la mia libreria e con quale orrore noto che il libro Cuore è stato messo accanto a Diario minimo di Umbero Eco. Ecco cosa farò: cambierò la disposizione dei libri nella mia libreria.


Vediamo un po'. Come potrei risistemare la libreria? Ecco. Potrei costruire una torre di babele di libri di diverso genere ed epoca. Per fare ciò è indispensabile una base solida. Ci sono ben tre modi per costruire una base solida. Una base solida ideale, costituita da quei libri che hanno segnato la storia della letteratura, e la mia personale formazione: Mastro Don Gesualdo e Pinocchio potrebbero sicuramente costituire una solida base ideale. Ma una base solida reale deve essere costituita, per chiari motivi di consultabilità, da quei particolari libri che tutto fareste fuorché rileggerli o da quegli altri libri presenti nella vostra libreria da secoli e che da secoli non riuscite a trovare il coraggio di cominciarli, spaventati dall'enorme peso storico e fisico: alla prima categoria appartengono I promessi sposi e Robinson Crusoe, mentre della seconda fanno parte Notre Dame de Paris e Guerra e pace. Ma pensandoci bene credo sia molto scomodo e disagevole l'utilizzo delle libreria secondo questa configurazione. Questo perché mi priverei della possibilità di affrontare facilmente delle riletture senza il rischio di ledere profondamente l'equilibrio della torre stessa.


Sapete, mi intriga parecchio una sistemazione a spirale che avrebbe una duplice lettura: dall'esterno verso l'interno simboleggerebbe la lettura, ovvero un chiudersi in se stesso circondati da infiniti caratteri disposti in modo tale da inebriare i sensi del lettore; dall'interno verso l'esterno per un effetto domino, a simboleggiare i libri che devi leggere per abbattere il pessimo ricordo dell'ultimo malcapitato libro: Dracula. Questa sistemazione mi piace molto, ma non ho ancora capito quanti libri sono necessari per adempiere al secondo scopo della spirale, e ho il triste presentimento che possano essere tanti, troppi, e quindi lo spazio necessario diventerebbe esorbitante. Anche questa disposizione è destinata, quindi, ad essere inesorabilmente ricusata.


Abbandonerò ogni proposito di originalità, e li risistemerò nella libreria. Dovete sapere che la mia libreria ha una particolarità, possiede uno scrigno segreto, apribile solo attraverso una chiave segreta, una parola d'ordine, un riconoscimento vocale, una scansione del bulbo oculare e naturalmente una maniglia. In questo caso non vi mostrerò alcuna foto per chiari motivi di sicurezza e per fare in modo che lo scrigno segreto possa ancora essere segreto, cosa di cui, statene certe ne va segretamente fiero. Potrei riporre in questo scrigno quei libri che più ho amato come I fiori blu o Il visconte dimezzato, oppure quei libri che voglio assolutamente dimenticare come La bestia umana e Il codice Da Vinci: nel primo caso mi toglierei il piacere di rileggere in qualsivoglia momento questi piccoli capolavori, nel secondo caso invece rischierei sul serio di dimenticarli col rischio di affrontarne una nuova masochistica rilettura. Meglio lasciarli tutti in bella vista, i primi per poterli facilmente riprendere, i secondi per mantenere la consapevolezza di avere un libro brutto in meno da leggere.


Appurato che non farò uso dello scrigno, la prima domanda che ci si pone è il modo in cui classificare i libri. Classificarli in ordine alfabetico mi pare riduttivo, è come giudicare un libro dal numero di caratteri o un quadro dalle dimensioni: La fattoria degli animali e La gioconda insegnano. Stiamo parlando di arte mica di oggetti. Non li sistemerò in ordine alfabetico. Non se ne parla di disporli per genere: non si può giudicare Il paradiso degli orchi semplicemente come un giallo, o Il Gattopardo come un romanzo storico. Allora li classificherò istintivamente, cercando di collegare ogni libro al libro che lo segue e che lo procede, un po' come fanno i telegiornali, a volte in modo un tantino forzato (come collegare un bombardamento ad una bomba sexy). Inizierò con David Copperfield per omaggiare il mio sogno dickensiano precedentemente descritto. Qui potrei intraprendere due strade: dedicarmi alle saghe familiari con La casa degli spiriti e Cent'anni di solitudine oppure, come farò, inserire l'unico scrittore che riuscì nell'impresa di spezzare l'egemonia di Mr Dickens. Sto chiaramente parlando di Thackeray e del suo La fiera della vanità, seguito naturalmente dal fantastico dittico Il piacere - Il ritratto di Dorian Gray, ovvero la poesia al servizio della prosa, e per rimanere in tema poetico come non farli seguire da L'Orlando furioso? Il poema cavalleresco per eccellenza non può che essere seguito dalla più grande parodia della storia delle parodie: Don Chisciotte della Mancha. Il personaggio più tonto dell'intero panorama letterario. Paragonabile all'eroe del Cervantes v'è solo l'eroina di Richardson, Pamela dell'omonimo romanzo. Come si può essere talmente fuori dalla realtà. Un trittico di prime donne segue la nostra Pamela, tre primedonne completamente diverse: la timida Alice (Alice nel paese delle meraviglie), l'ingenua Eugenie Grandet, e infine la piccola monellaccia di Zazie (Zazie nel metrò). Quest'ultima potrebbe senz'altro aiutare Pamela a difendere la propria verginità, Alice a mandare a quel paese il cappellaio matto ed Eugenie a far valere le proprio opinioni. Potrebbe anche accadere, ma non lo credo probabile, che Zazie acquisti un po' di quella educazione che caratterizza le tre signorine precedentemente citate. Da una monellaccia a un monellaccio: Tom Sawyer (Le avventure di Tom Sawyer), che di andare a scuola proprio voglia non ne aveva. Ma di libri ambientati a scuola ce ne sono parecchi, il capostipite è sicuramente il libro Cuore. Non posso fare a meno di collegare il libro più odioso sulla scuola con il pasticcio più famoso di Umberto Eco, l'Elogio a Franti che potete trovare nella raccolta Diario minimo. Pasticci che non possono che essere seguiti dalle Finzioni di Borges, dagli Esercizi di stile di Queneau, da Le cosmicomiche di Calvino. Procedo con questo metodo fino alla fine inserendo tutti i viaggi straordinari di Verne, i romanzi storici di Dumas e quelli di avventura di Salgari, e così via fino all'ultimo libro.


Ho finalmente finito di risistemare i miei fantastici libri. Do un ultima occhiata alla nuova disposizione e cosa ti vedo? Ancora De Amicis ed Eco l'uno accanto all'altro! Noto con maggiore intenzione che i libri li ho ridisposti tutti esattamente come prima, ma in fondo quello che volevo non era ridisporre i libri, no, volevo rivivere la mia vita dall'infanzia a oggi, rispolverare i miei ricordi sfogliando le pagine ingiallite dei libri con cui sono cresciuto ed anche quelle ancora profumate dei libri letti da poco. Volevo ritrovare il piacere della lettura. Ora mi sento completamente rigenerato, pronto a scrivere la mia vita leggendo, leggendo e rileggendo.
Almeno fino alla prossima ridisposizione...

1 Commenti:

  • 19 luglio 2009 alle ore 22:07
    chicchina says:

    Mi piace il ghetto! Ci arrivo per la prima volta,ho letto l'ultimo post e speravo di poter rubare un'idea per la ridisposizione dei libri,ed invece alla fine tutto torna come prima.Ma ci sarà un metodo buono,valido per tutti?-Io mi fido della memoria,ma sempre più spesso,data l'età,vado in tilt e devo riguardarli,uno per uno,sperando di ritrovare quello che cerco....
    Conto di ripassare,si sa mai che non trovi qualche nuova idea,intanto cercherò di capire bene come funziona.
    Ciao-

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