6 marzo 2009

Musica - Yukio Mishima

Un giorno d'autunno, alla porta del dottor Kazunori, uno psicoanalista, si presenta un'affascinante ragazza che lo informa di non riuscire a sentire la musica. Da qui si sviluppa un'intricata vicenda in cui i tentativi di risalire alla causa del problema (la musica è una metafora dell'orgasmo) vengono descritti con una suspence da romanzo giallo. "Musica" si presenta come un'opera controversa, che mostra la doppia disposizione dell'autore nei confronti della scienza trattata: l'indiscutibile interesse che suscita in un intellettuale quale era lui e lo scetticismo di un nietzscheano convinto che non lascia troppo spazio alle giustificazioni e alle influenze esteriori.

Recensione

Non lasciatevi ingannare dal titolo.
Questa è una vera e propria indagine sulla sessualità femminile. Profonda, mai volgare, ma non per questo meno impressionante o violenta.

Musica è la storia del rapporto tra uno psicanalista e la sua paziente: un rapporto fatto di dipendenza, menzogne, analisi, segreti. Una paziente dal passato così torbido e inquietudini così profonde da far rimanere il medico, suo malgrado, soggiogato. La frigidità che Reiko accusa, graziosamente metaforizzata da una musica che non riesce a sentire, è solo la punta di un iceberg fatto di esperienze traumatiche, complessi mai superati, debolezze: un iceberg che il medico, tra un brevissimo capitolo e l’altro, ricostruisce con intuizioni e interpretazioni, in una struttura quasi a scatole cinesi, quasi fosse un giallo che passo dopo passo conduce alla soluzione.

Mishima, ancora una volta, dimostra di saper analizzare senza pudore l’animo umano e i suoi istinti più amorali, servendoli al lettore in modo delicato e quasi professionale, ma elevando contemporaneamente uno specchio in cui non possiamo fare a meno di scrutare i nostri stessi volti.

La figura di Yukio Mishima è così complessa e interessante che merita si spenda qualche parola su di lui. Emblematica e travagliata fu la sua vita (l’allontanamento dalla madre, poiché da bambino la nonna lo teneva imprigionato nella propria camera, la formazione militaresca in un istituto per nobili rampolli, il pensiero patriottico che spesso gli ha valso erroneamente l’etichetta di scrittore fascista, l’omosessualità latente), di cui rende testimonianza in molte delle sue opere, prima tra tutte la famosissima Confessioni di una maschera, ma, soprattutto, emblematica fu la sua morte: divenuto ormai personaggio pubblico, nel 1970, a soli quarantacinque anni, si suicidò in diretta televisiva tramite seppuku dalla balconata dell’ufficio del generale di autodifesa Mashita; il suo ultimo discorso condannava la costituzione del 1947, ed esaltava la figura dell’imperatore, incarnazione dell’autentico spirito giapponese.

Nel suo studio lasciò un biglietto, che gli rende memoria più del suo ultimo discorso:

“La vita umana è breve ma io vorrei vivere sempre”.

Giudizio:

+4stelle+

Dettagli del libro

  • Titolo: Musica
  • Titolo originale: Ongaku
  • Autore: Yukio Mishima
  • Traduttore: E. Ciccarella
  • Editore: Feltrinelli
  • Data di Pubblicazione: 2002
  • Collana: Universale Economica
  • ISBN-13: 9788807812729
  • Pagine: 208
  • Formato - Prezzo: Brossura - 7.50 Euro

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