24 luglio 2017

La Ventiquattrore. Delitto in albergo - Maurizio Castellani

Stanco di svolgere la professione di Geometra, ritenendola oramai un disbrigo della burocrazia inventata, e dopo aver ereditato un albergo a Casciana Terme, decide di cambiare vita e lavoro, così Marco Vincenti inizia la sua avventura di albergatore. Tra i primi clienti c’è un certo Corrado Fantozzi – a cui Marco attribuisce il soprannome l’asciutto per il portamento e il fisico prestante – che si aggira perennemente con una valigetta e che svolge un’attività tra il lusco e il brusco. Due giorni dopo, Marco trova il Fantozzi morto nel letto della camera 106 e della valigetta non c’è più traccia.

Recensione

La ventiquattrore, vincitore del 1° Premio Nazionale di Narrativa " La città di Murex", è un romanzo giallo molto scorrevole e che si legge pertanto velocemente, anche dato il numero di pagine contenuto (circa 150). È permeato di ironia e quello spirito toscano che si sostanzia in battute in dialetto talvolta leggere e talaltra più pesanti, senza peraltro mai sfociare nella volgarità.

Nel romanzo si raccontano le indagini che tre amici si mettono a svolgere quando, nell’albergo di proprietà di uno di loro, viene rinvenuto il cadavere di un cliente.
Riescono ad essere così propositivi nella ricerca del colpevole che perfino il maresciallo dei carabinieri incaricato del caso decide di condividere con loro alcune delle prove raccolte al fine di arrivare a individuare il colpevole.

Se vi siete divertiti a leggere i gialli di Malvaldi, questo di Castellani non deluderà.
L’inconveniente, tuttavia, è proprio la somiglianza fra i due autori. Si ha l’impressione che Castellani scrivendo La ventiquattrore si sia largamente ispirato alle storie dei terribili vecchietti di Malvaldi.
In entrambi romanzi, infatti, il protagonista principale è un uomo già sposato, tradito dalla moglie e divorziato. In entrambi i romanzi una cittadina della provincia toscana è teatro degli eventi e, di nuovo, in entrambi i romanzi c’è una cameriera factotum dotata di notevoli attributi fisici e la maggior parte dei dialoghi e dell'azione si svolge un locale pubblico, anche se nel caso di Malvaldi si tratta del famoso BarLume, mentre nel libro di Castellani si tratta dell'albergo Da zia Maria;nome che il titolare vorrebbe cambiare giudicandolo troppo antiquato.

Anche l’umorismo dei due autori è molto simile, cosa che peraltro non sorprende, essendo entrambi di origine toscana.
L’intreccio è piacevole e le indagini degli improvvisati investigatori ultraquarantenni risultano ben strutturate e sistematiche. Buona anche la caratterizzazione dei personaggi.
Il finale, per quanto un po’ scontato, è tuttavia valorizzato da una sorpresa che, ovviamente, non si vuole qui anticipare.
Fra le varie peculiarità del romanzo di Castellani, inoltre, vengono segnalate alcune ottime ricette destinate ad incrementare la salivazione dei lettori.

Per quanto mi risulti che questo sia il primo libro dell’autore, il romanzo non presenta i difetti in cui cadono spesso i principianti, come ad esempio la sovrabbondanza di aggettivi, e la scrittura appare asciutta e sicura.
In conclusione un buon giallo che non indulge in descrizioni truculente alla ricerca di facili effetti, ed è invece allegro, divertente e di facile lettura, dato che non è difficile seguire le indagini. Ogni volta che gli amici investigatori si incontrano, infatti, vengono da loro riassunte le prove raccolte, consentendo al lettore di fare sempre il punto della situazione.


Giudizio:

+4stelle+

Dettagli del libro

  • Titolo: La ventiquattrore - Delitto in albergo
  • Autore: Maurizio Castellani
  • Editore: Kimerik
  • Data di Pubblicazione: 2015
  • Collana: Kimera
  • ISBN-13: 9788868846671
  • Pagine: 152
  • Formato - Prezzo: E - Book - Euro 3,00

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