13 gennaio 2017

Love is a human right - Carlo Scovino

Dai mancati riconoscimenti legislativi fino alle condanne, alle persecuzioni e alle torture, l’omosessualità e l’identità di genere rappresentano purtroppo campi molto “fecondi” per la violazione dei diritti umani più elementari. Questo libro, dopo un’ampia premessa sulla storia sociale dell’omosessualità e sul suo rapporto con le religioni, con la scienza e con la medicina, da un lato offre una approfondita panoramica sui principali trattati internazionali che tutelano l’identità di genere, e dall’altro racconta, attingendo alle ricche documentazioni di Amnesty International, dei casi emblematici di violenze e soprusi che ci ricordano che, nonostante i progressi e gli avanzamenti, la strada da percorrere è ancora molto lunga e piena di difficoltà.

Recensione

Diventa a volte complesso riuscire a commentare un testo che, dal presupposto del saggio, intende raccontare lo stato delle persone LGBT nel globo. Per quanto poi all’interno dei vari capitoli si intersechino delle interessanti riflessioni scaturenti dall’attività associativa di Amnesty International in merito al delicato argomento della lotta per i diritti di tutti, questa esperienza narrativa non può prescindere dalla sua funzione pedagogica, quella di voler raccontare e descrivere i vari meccanismi sociali e politici che ruotano attorno al “fenomeno” omosessuale, con tanto di analisi puntuale delle dinamiche, degli agenti esterni e, soprattutto, delle reazioni della collettività, che si diversifica per cultura, margine di lotta e aspirazioni rendendo le singole esperienze differenti sulla base della nazionalità geografica.

Una prima riflessione infatti attiene alle differenze: per quanto il sistema personale di essere persona omoaffettiva, trans gender o pansessuale possa evidenziare delle comunanze in tutti quanti, esistono delle enormi difformità di trattamento, discriminazione e a volte di repressione verso i cittadini che evidenziano questo loro modo di essere. Basti pensare alla differenza di quanto accade in occidente, dove si parla e si concretizza a volte il matrimonio, rispetto al medio oriente dove magari essere gay comporta la condanna a morte dell’individuo per grave reato normato dal sistema penale autoctono.
Ed è proprio in questi meccanismi che si struttura l’impianto e soprattutto l’idea dell’intera impalcatura dell’opera: raccontare e farci riflettere.

In questo percorso, con parti meno approfondite e altre invece su cui l’autore si concentra maggiormente, viene raccontata in primo luogo la parte storica dell’omosessualità, sia nelle culture antiche che successivamente alla diffusione delle religioni monoteiste sulle quali vengono fatte le opportune precisazioni, per poi concentrarsi sul fenomeno della discriminazione analizzando tutti gli aspetti relativi all’omofobia, gli stereotipi e il pregiudizio.
Un’altra parte invece è dedicata all’amore e alle relazioni, al modo di vivere la coppia sia all’interno della stessa che a livello sociale, per poi passare invece a un documento che io personalmente ho trovato molto interessante, ovvero i Principi di Yogykarta, che poi vengono puntualmente riportati anche in appendice.
E infine nell’ultima parte del saggio arriviamo al punto di vista dell’associazione Amnesty International dove vengono declinati in modo puntuale e accattivante non solo i principi ispiratori dell’associazione e il percorso che l’ha portata a schierarsi a favore dei diritti umani della cittadinanza LGBT mondiale, partendo da i principi contenuti nella dichiarazione universale dei diritti umani, ma illustra anche alcuni casi documentati sui quali è opportuno davvero soffermarsi a riflettere a fondo e a trarne le proprie conclusioni.

Si tratta pertanto di un libro che appare piuttosto ricco a livello di contenuto, ma forse non adatto a chi si vuole approcciare alla tematica LGBT per capirne i meccanismi e le fondamenta, per acquisirne le nozioni basilari: infatti il target di riferimento apparirebbe più appropriato per chi lo studio sociologico e psicologico dell’omosessualità lo ha già interiorizzato altrove, soprattutto perché le parti generali iniziali danno soltanto un’infarinatura di massima che non approfondisce e che rimanda comunque ad altre fonti di studio, ugualmente necessarie, per comprendere davvero e conoscere, soprattutto quando si dispone di poche informazioni. Ma, trattandosi comunque di un libro dedicato prioritariamente all’attività associativa della lotta per i diritti, è anche comprensibile che sia stata necessaria una cernita su cosa raccontare e come farlo.

A livello di stile e godibilità di lettura, a parte qualche refuso sfuggito, la scrittura è chiara e scorrevole, ma ho trovato poco adeguata la presenza del pensiero dell’autore in alcune parti, laddove un saggio, per mia opinione personale, debba essere un po’ più cattedratico e meno centrato sui “per mia opinione” o “secondo ciò che penso”, ma è una questione dettata meramente da gusti personali.
Di sicuro si tratta di una lettura interessante su molteplici aspetti, sia legati alla conoscenza che allo studio, ed è corredata da una serie di appendici che arricchiscono comunque, dai documenti ufficiali alle interviste di alcune persone che vivono in Italia la propria omosessualità e che portano il lettore al confronto netto, e talvolta feroce, della realtà dei fatti.
Stante questo, Love is a human right rimane comunque un punto di vista, centrato su Amnesty International per i diritti di tutti, che vale la pena di condividere come iniziativa e come mission del libro stesso.

Giudizio:

+3stelle+ e (mezzo)

Dettagli del libro

  • Titolo: Love is a human right. Omosessualità e diritti umani
  • Autore: Carlo Scovino
  • Editore: Rogas
  • Data di Pubblicazione: 2016
  • Collana: Atena
  • ISBN-13: 9788899700065
  • Pagine: 360
  • Formato - Prezzo: € 19,90

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