25 settembre 2016

Lettere sugli scritti e il carattere di J.J.Rousseau e Riflessioni sul suicidio - Madame de Staël

Questa edizione ripropone, con una nuova traduzione in lingua italiana, due dei tre saggi che Madame de Staël pubblicò per i tipi dell'Editore Nicolle nel 1814. Lei contribuì a consacrare Rousseau come "il più eloquente" tra gli scrittori di lingua francese. Ciò che rende veramente interessante il lascito ideale di Madame de Staël è che in lei si siano felicemente congiunti l'espressione del nascente pensiero liberale e la rivendicazione di una ben più antica tradizione di libertà repubblicana. Il suo liberalismo era tutt'altro che un indirizzo di politica economica, ma aveva molto a che vedere con la rule of law, ossia con la concezione dello Stato di diritto, e con la lotta, tipicamente repubblicana, contro la tirannia ed il dispotismo.

Recensione

Due secoli mezzo dopo è ancora difficile che Germaine Necker sia ricordata – quando va bene – per qualcosa di diverso dal ruolo di antesignana del Romanticismo nel cortile della letteratura italiana del primo Ottocento, con il breve trattato De l’Allemagne. Quest’ultima in realtà è solo una tra le molte opere della baronessa, tra le quali troviamo romanzi, come Corinna, che ebbe notevole successo ai suoi tempi, e diversi saggi, tra i quali i due riediti nel volume di Bibliosofica.

Il merito del bello e dettagliato studio di Livio Ghersi e della traduzione di Andrea Inzerillo è, in tale situazione, di allargare gli orizzonti su un personaggio che ha contribuito in modo non trascurabile e banale alla storia e alla cultura europee in un momento cardine e che, per la sua vita avventurosa e romanzesca – attraversa con alterne fortune gli ultimi anni del regno di Luigi XVI, le tempeste della Rivoluzione e l’epopea napoleonica – è degna di costituire un punto di riferimento anche per la storia dell’emancipazione della donna.

Proveniente da una famiglia di origini svizzere – il padre, il ministro Necker, era stato un ricco e colto banchiere ginevrino – la baronessa ebbe sempre un comportamento piuttosto anticonformista rispetto alle idee correnti sul ruolo femminile nella società. Per contrasto la Svizzera è stato uno degli ultimi paesi a riconoscere alle donne il diritto di voto, nel 1971.
La scelta dei saggi riuniti in questo volume è peraltro molto interessante perché accosta un testo vicino agli esordi della carriera della baronessa (le considerazioni su J.J. Rousseau sono del 1788) a uno invece più vicino ai suoi ultimi anni di vita (le Reflexions furono pubblicate nel 1812) in piena temperie romantica. Ne guadagniamo l’idea di una donna forte e intellettualmente libera e vivace: controcorrente nella difesa di Rousseau, anticipatore di tante idee romantiche in pieno illuminismo, lo rimane anche nella presa di posizione contraria al suicidio nei suoi ultimi saggi, quando questa soluzione era, per così dire, piuttosto di moda – pensiamo, solo per fare due nomi letterari arcinoti, al giovane Werther di Goethe e al suo epigono italiano, Jacopo Ortis. Una donna, la baronessa, tanto capace di dettare mode culturali quanto di resistere ad adeguarsi passivamente alle stesse.

Nel primo saggio, quello su Rousseau, diviso in capitoli monografici sulle opere dell’autore, si può trovare un’analisi critica dei punti nodali del pensiero dello stesso. Madame de Stäel riconosce, a pochi anni di distanza dalla morte di Rousseau, i caratteri di originalità della sua produzione intellettuale: l’autore di Emilio e di La nuova Eloisa ha per la scrittrice ginevrina il grande merito di essere, almeno in parte, controcorrente rispetto al dominante pensiero illuminista su temi come la religione e la dignità dell’uomo legata alla sola realizzazione materiale. Inoltre la baronessa non avrebbe potuto non essere d’accordo sul ruolo di pari dignità che, pur non volendo abolire le differenze di genere, Rousseau attribuisce alla mente e ai sentimenti femminili.

Le stesse considerazioni possono valere per il secondo saggio, più maturo però nello stile, sul tema del suicidio come testimonianza di impegno. Il punto di partenza, esaminato con rigore e autocritica tipici di un’etica di base calvinista, è la visione della vita vista come impegno. Da questa prospettiva il suicidio appare alla baronessa, almeno quando sia una scelta di rottura o di denuncia, come un atto di egoismo e quasi di narcisismo. Con una modernità ancora di là da venire saldamente accettata – in questo la mente di una raffinata donna intellettuale mostra ancora oggi quanto sia lunga la strada da percorrere per noi posteri – la baronessa chiama in causa il principio ‘laico’ della dignità umana, in coerenza, dunque, con quanto scritto diversi decenni prima su Rousseau, come criterio di valutazione del suicidio. Non condanna netta e irremovibile, né supina accettazione del suicidio come supremo atto di libertà dell’uomo, ma una lucida e razionale analisi delle motivazioni che presiedono in generale alle scelte dell’individuo, portata avanti anche qui con rigore e mitezza, distinguendo il suicidio come atto di egoismo dalla morte come estremo sacrificio.

Se si superano alcuni aspetti della forma espressiva, che può sembrare retorica a un lettore moderno, si possono trovare raccolte in questo volume delle letture che mostrano, nelle varie peripezie intellettuali ed esistenziali di una donna dalla vita affascinante e travagliata, diversi spunti di grande attualità, per esempio sul tema dell’eutanasia e del suo rapporto con la sofferenza fisica e morale. E che giustificherebbero l’aggiunta a pieno titolo dell’autrice al pantheon delle figure di spicco nella storia della ricerca, ancora in corso, delle pari opportunità per l’universo femminile.

Giudizio:

+4stelle+

Dettagli del libro

  • Titolo: Lettere sugli scritti e il carattere di J.J. Rousseau e Riflessioni sul suicidio.
  • Titolo originale: Lettres sur le caractère et les écrits de Jean-Jacques Rousseau, Réflexions sur le suicide
  • Autore: Germaine de Stäel
  • Traduttore: Livio Ghersi, Andrea Inzerillo
  • Editore: Bibliosofica
  • Data di Pubblicazione: 2016
  • ISBN-13: 9788887660425
  • Pagine: 168
  • Formato - Prezzo: Brossura - 12,00 euro

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