21 settembre 2016

La felicità delle piccole cose - Caroline Vermalle

Parigi. La neve cade dolcemente sulla città, ammantando di bianco la Tour Eiffel, Notre-Dame e il Panthéon, come in una cartolina. Un uomo passeggia lungo la Senna diretto verso casa, un elegante palazzo sull'Île Saint-Louis. È Frédéric Solis, avvocato di successo con la passione per i quadri impressionisti. Affascinante, ricco e talentuoso, Frédéric sembra avere tutto quello che si può desiderare dalla vita. Gli manca una famiglia, ma dopo essere stato abbandonato dal padre molti anni prima, ha preferito circondarsi di oggetti lussuosi e belle donne piuttosto che mettere ancora in gioco il suo cuore ferito. Fino a quando, un giorno, scopre di aver ricevuto una strana eredità, che consiste in una manciata di misteriosi biglietti e in un disegno che ha tutta l'aria di essere una mappa. Cosa nasconderanno quegli indizi? Convinto di essere sulle tracce di un quadro dimenticato di Monet, Frédéric decide di tentare di decifrare la mappa. Grazie all'aiuto della giovane e stralunata assistente Pétronille, inizia così un viaggio lungo i paesaggi innevati del Nord della Francia, tra i luoghi prediletti dai suoi amati impressionisti: Éragny, Vétheuil, il giardino di Monet, con una tappa d'obbligo al Musée d'Orsay. Di incontro in incontro, di sorpresa in sorpresa, torneranno a galla ricordi che Frédéric credeva di aver dimenticato, e un tesoro ben più prezioso di qualsiasi ricchezza.

Recensione

Come possono gli avvenimenti dell’infanzia determinare il corso delle nostre scelte? Che cosa determina i sì e i no che pronunciamo nella nostra vita, e che ne modellano il corso? Quanta parte ha il destino e quanta la nostra volontà? Fin dove arriva il cosiddetto libero arbitrio e dove la fatalità?
Questo libro di Caroline Vermalle racconta una storia che intreccia le passioni familiari con la passione per l’arte e costruisce una narrazione delicata e preziosa, sullo sfondo della città di Parigi.

Frédéric è un noto avvocato con l’amore per l’arte, una vita impegnata e un’infanzia triste, piena di domande.
Un giorno riceve una strana eredità da uno sconosciuto. Una mappa, dei biglietti del treno e un percorso da compiere. Da quel momento la sua vita cambia. Incontra sulla strada personaggi, disegni e frasi che lo guidano verso le risposte a domande alle quali non ha avuto mai risposta.
Non le ha cercate, per anni, queste risposte, per tanti motivi: perché era stato più facile e meno doloroso starsene dentro al guscio di realtà protetta che si era, nel tempo, costruito; per paura di scoprire cose che lo avrebbero spaventato, cancellando per sempre i pochi ricordi belli che si era creato; per timore di non trovare più se stesso, di fronte a novità sconvolgenti che potevano cambiare la sua esistenza. E proprio nel momento in cui gli sembra di essere riuscito ad addomesticare il caos e potersi permettere di acquistare un quadro dei suoi amati impressionisti, ecco che un plico sconosciuto lo porta dentro a un'avventura dalla quale uscirà come uomo nuovo.

Chi legge si trova, come Dorothy nel Mago di Oz, a seguire un cammino ricoperto di mattoni gialli, a incontrare personaggi strani, a volte veri, a volte camuffati; a superare delle prove inattese, per arrivare al nocciolo di una verità che non ti aspetti.
I mattoni, che il protagonista è obbligato a seguire, disegnano due cammini diversi ma paralleli. Uno lo porta all’arte di Monet, da sempre sua grande passione, attraverso il suo giardino a Giverny, Gare Saint–Lazare, fino a giungere al Musée d’Orsay, davanti ad un quadro. E ci racconta la grande passione per la pittura, quella impressionista, in particolare, l’incanto della luce, la ricerca dei paesaggi, la difficoltà di una tecnica nuova che portava con sé una nuova visione del mondo.
L’altro lo porta al centro di se stesso, di fronte a un padre tanto appassionatamente amato prima, quanto violentemente rifiutato poi.
Intorno, un paesaggio che non è solo contorno, grazie alla profondità di una scrittura pulita, nitida e dal tocco leggero che sa affondare nell’animo dei protagonisti, per scoprirne le sfumature più nascoste e intense.

La Vermalle, tra lo splendore di una Parigi ricca d’arte e poesia, introduce anche temi sociali forti.
L’attenzione agli emarginati, che vivono per strada, piccola comunità silente che, invisibile agli occhi dei più, ama, soffre e gioisce delle piccole e semplici cose che accadono, ricordandoci, al di là di ogni possibile dubbio quanto una vita, ogni vita, abbia valore in sé e vada vissuta, in ogni singolo prezioso attimo. La difficile esistenza di chi lotta contro i pregiudizi legati all’omofobia, di chi è costretto a fare scelte difficilissime, in base alle quali una nuova vita non può iniziare se non termina prima la precedente.
Insomma, si tratta di un libro molto bello e molto ben scritto, pieno di atmosfere suggestive, di scorci incantevoli, di personaggi ben strutturati. La scrittura è sicura benché lieve, delicata e intensa e sa raccontare, con umanità, i volti della gioia e della sofferenza umana.
Di lettura agevole e piacevolissima, lo consiglio a chi, pur conoscendo la sofferenza, crede ancora fortemente nella felicità e nell’amore.

“Si dice che la famiglia non ha niente a che vedere con i legami di sangue, ma con la mano che qualcuno ci tende”.

Giudizio:

+4stelle+

Dettagli del libro

  • Titolo: La felicità delle piccole cose
  • Titolo originale: Und wenne es die chance deines leben ist?
  • Autore: Caroline Vermalle
  • Traduttore: Monica Pesetti
  • Editore: Feltrinelli Editore
  • Data di Pubblicazione: 2014
  • Collana: I Narratori
  • ISBN-13: 9788807031120
  • Pagine: 218
  • Formato - Prezzo: Brossura - Euro 15,00

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