17 marzo 2016

The Man Booker International Prize 2016 - La longlist

Il Man Booker International Prize è forse il più importante riconoscimento letterario britannico, che premia i migliori romanzi internazionali tradotti in lingua inglese. Assegnato dal 2005 al 2015 con cadenza biennale all'opera omnia di un autore, a partire da questa edizione si terrà annualmente e selezionerà una singola opera.
Tra i tredici candidati che si contenderanno il premio, assegnato il 16 maggio tra una rosa di sei finalisti che verranno annunciati il 14 aprile, la nostra misteriosa autrice Elena Ferrante, accanto a premi nobel quali Kenzaburō Ōe e Orhan Pamuk.
Scopriamo insieme, nel dettaglio, quali opere sono state selezionate e quali sono disponibili anche in italiano.


A General Theory of Oblivion di José Eduardo Agualusa (Harvill Secker) - ANGOLA

A General Theory of Oblivion è un grande patchwork che racconta la storia dell’Angola attraverso Ludo, una donna che si barrica nel suo appartamento alla vigilia dell’indipendenza angoliana. Per i successivi trent’anni vive di verdure e piccioni, e brucia i mobili per restare al caldo. Ma il mondo esterno trapela attraverso frammenti di conversazione alla radio, voci dalle porte vicine, barlumi di un uomo che sfugge ai suoi inseguitori e un biglietto attaccato alla zampa di un uccello. Finché un giorno non incontra Sabalu, un giovane che si arrampica fino alla sua terrazza dalla strada. Con la giocosità, l’umorismo e il calore che sono il marchio di fabbrica dell’autore, A General Theory of Oblivion è un romanzo stupefacente sul dolore umano e sulle emozioni, le speranze e i pericoli che un cambiamento radicale porta con sé.


Storia della bambina perduta di Elena Ferrante (Europa Editions, e/o) - ITALIA

"Storia della bambina perduta" è il quarto e ultimo volume dell'"Amica geniale". Le due protagoniste Lina (o Lila) ed Elena (o Lenù) sono ormai adulte, con alle spalle delle vite piene di avvenimenti, scoperte, cadute e "rinascite". Ambedue hanno lottato per uscire dal rione natale, una prigione di conformismo, violenze e legami difficili da spezzare. Elena è diventata una scrittrice affermata, ha lasciato Napoli, si è sposata e poi separata, ha avuto due figlie e ora torna a Napoli per inseguire un amore giovanile che si è di nuovo materializzato nella sua nuova vita. Lila è rimasta a Napoli, più invischiata nei rapporti familiari e camorristici, ma si è inventata una sorprendente carriera di imprenditrice informatica ed esercita più che mai il suo affascinante e carismatico ruolo di leader nascosta ma reale del rione (cosa che la porterà tra l'altro allo scontro con i potenti fratelli Solara). Ma il romanzo è soprattutto la storia di un rapporto di amicizia, dove le due donne, veri e propri poli opposti di una stessa forza, si scontrano e s'incontrano, s'influenzano a vicenda, si allontanano e poi si ritrovano, si invidiano e si ammirano. Attraverso nuove prove che la vita pone loro davanti, scoprono in se stesse e nell'altra sempre nuovi aspetti delle loro personalità e del loro legame d'amicizia. Intanto la storia d'Italia e del mondo si srotola sullo sfondo e anche con questa le due donne e la loro amicizia si dovranno confrontare...


The Vegetarian di Han Kang (Portobello Books) - COREA DEL SUD

Yeong-hye e suo marito sono persone ordinarie. Lui è un impiegato con moderate ambizioni e modi miti; lei una moglie scialba ma premurosa. L’accettabile encefalogramma piatto del loro matrimonio si interrompe quando Yeong-hye, cercando un’esistenza più “rigogliosa”, commette uno scioccante atto sovversivo. Mentre la sua ribellione si manifesta in forme sempre più bizzarre e spaventose, Yeong-hye sprofonda sempre più nell'idea di abbandonare la sua prigione di carne e di diventare – impossibilmente, estaticamente – un albero. Inquietante, disturbante e bellissimo, The Vegetarian è un romanzo sull'odierna Corea del Sud, ma anche sulla vergogna, sul desiderio, e sui nostri vani tentativi di comprendere gli altri, da un corpo imprigionato a un altro.


Riparare i viventi di Maylis de Kerangal (Maclehose Press, Feltrinelli) - FRANCIA

Tre adolescenti di ritorno da una sessione di surf su un pullmino tappezzato di sticker, tre big wave rider, esausti, stralunati ma felici, vanno incontro a un destino che sarà fatale per uno di loro. Incidente stradale, trauma cranico, coma irreversibile, e Simon Limbres entra nel limbo macabramente preannunciato dal suo cognome.
Da quel momento, una macchina inesorabile si mette in moto: bisogna salvare almeno il cuore. La scelta disperata dell’espianto, straziante, è rimessa nelle mani dei genitori. Intorno a loro, come in un coro greco, si muovono le vite degli addetti ai lavori che faranno sì che il cuore di Simon continui a battere in un altro corpo.
Tra accelerazioni e pause, ventiquattr’ore di suspense, popolate dalle voci e le azioni di quanti ruotano attorno a Simon: genitori, dottori, infermieri, équipe mediche, fidanzata, tutti protagonisti dell’avventura, privatissima e al tempo stesso collettiva, di salvare un cuore, non solo organo ma sede e simbolo della vita.


L'uomo tigre di Eka Kurniawan (Verso Book, Metropoli d'Asia) - INDONESIA

In una piccola cittadina indonesiana, il ventenne Margio uccide Anwar Sadat, un anziano e incallito sciupafemmine. L’omicidio viene compiuto in modo insolito: Margio ha morso il collo della vittima fino a spezzarne l’osso, proprio come una tigre uccide la sua preda. Sullo sfondo di un’Indonesia moderna ma ancora radicata in tradizioni ancestrali, il romanzo conduce il lettore in un labirinto di abusi e magie, di forti pregiudizi e impulsi irrefrenabili. Con uno stile composito, vivace e ironico, l’autore ci racconta la storia di due famiglie tormentate e di Margio, giovane a cavallo tra ambiente urbano e rurale e combattuto tra due nature, quella umana e quella soprannaturale.


The Four Books di Yan Lianke (Chatto & Windus) - CINA

Nel novantanovesimo distretto di uno sterminato campo di lavoro, artisti, liberi pensatori e accademici sono imprigionati per rafforzare la loro lealtà alle ideologie comuniste. Qui, la Musicista e il suo amante, lo Studioso, insieme all'Autore e al Teologo, sono obbligati a eseguire estenuanti lavori fisici e incoraggiati a riferire sui comportamenti dissidenti altrui. Il premio: conquistarsi una possibilità di libertà. Sono controllati da un supervisore preadolescente, il Bambino, che trae piacere dal sistema di ricompense e dalle punizioni eccessive. Quando le quote di produzione agricola e industriale aumentano a un livello irraggiungibile, il novantanovesimo distretto si dissolve nell'anarchia. E a quel punto, mentre il tempo si fa inclemente e scoppia una carestia, vengono abbandonati a loro stessi per sopravvivere.


Tram 83 di Fiston Mwanza Mujila (Jacaranda, Nottetempo) - REPUBBLICA DEMOCRATICA DEL CONGO/AUSTRIA

Il Tram 83 è il giardino delle delizie e l’allucinato epicentro della“Città-Paese”, capitale di un imprecisato ma riconoscibile stato africano: prostitute di ogni età, musicisti scalcagnati, turisti a scopo di lucro, minatori alcolizzati e faccendieri carichi di soldi sporchi, stranieri in cerca di fortuna e locali in cerca di un diversivo alla miseria si incrociano e rimescolano nel bar a luci rosse più fornito – di bevande, divertimento e carne di cane – della città. È la frontiera africana, niente regole e l’imperativo categorico della sopravvivenza per tutti. Requiem, infaticabile maestro di traffici, e Lucien, scrittore spiantato e idealista in arrivo dall’Entroterra, si rivedono dopo molti anni. Coinvolto negli affari loschi di Requiem, Lucien incontra un eccentrico editore e si avventura in un’impresa letteraria dagli esiti dubbi, in mezzo al carnevale esplosivo e disperato del Tram 83, dove le smanie e i gesti sono sfrenati come la corsa all’oro che ha messo a soqquadro il paese, e il vuoto è dietro l’angolo: “Questo è il Nuovo Mondo, ognuno per sé e la merda per tutti Tram 83 è una rapsodia. La sua frenesia e il suo ritmo hanno la dismisura delle guerre africane”. (Libération)


Un bicchiere di rabbia di Raduan Nassar (Penguin Modern Classics, Einaudi) - BRASILE

Un uomo e una donna senza nome s'incontrano in una casa fuori mano in un rapporto rabbioso e fortemente erotico. La storia di un amore insolito e violento raccontata da una delle più importanti rivelazioni della letteratura brasiliana.





Ladivine di Marie NDiaye (Maclehose Press) - FRANCIA

La vita di Clarisse Rivière è scandita dal rifiuto di confessare al marito Richard e alla figlia Ladivine che sua madre è una povera domestica di colore. Invece, gravata dal senso di colpa, finge di essere un’orfana, fa visita a sua madre di nascosto e non racconta a nessuno della sua vera identità: Malinka, figlia di Ladivine Sylla. Col tempo, le sue bugie le si ritorcono contro: Richard lascia Clarisse, frustrato dall’incolmabile, indecifrabile abisso tra loro. Clarisse è devastata, ma trova conforto in un altro uomo, Freddy Moliger, a cui confessa il segreto di sua madre, arrivando anche a presentargliela. Ma Ladivine, sua figlia, ora è a sua volta sposata, non può fare a meno di provare una brutta sensazione riguardo al nuovo amante di sua madre, convinta che possa portare solo caos e panico nella sua vita. Quando si scoprirà che ha ragione, nelle più tragiche circostanze, l’unico conforto sul quale la famiglia può contare, nel caso in cui voglia farlo, richiede una prova di fede al di là di qualsiasi cosa potessero immaginarsi. Incentrato su tre generazioni di donne, il cui lignaggio apparentemente maledetto è segnato dal peso delle sue origini, dal dolore dell'alienazione e da un'eredità di vergogna, Ladivine è una stupefacente e incantevole storia di segreti, bugie, colpa e perdono a opera di una delle voci letterarie più originali d'Europa.


Death by Water di Kenzaburō Ōe (Atlantic Books) - GIAPPONE

Per la prima volta nella sua lunga vita, il premio Nobel Kogito Choko soffre del blocco dello scrittore. Il libro che cerca di scrivere analizza il suo burrascoso rapporto con il padre, e il senso di colpa per non essere stato presente la notte in cui annegò in un fiume in piena. Ma come scrivere di un uomo che non ha mai veramente conosciuto? Quando la sorella, da tempo lontana, chiama inaspettatamente, offre a Choko una soluzione: è infatti in possesso di un vecchio e misterioso baule, il cui contenuto promette di svelare i molti segreti dell'uomo scomparso dalle loro vite decenni prima.


White Hunger di Aki Ollikainen (Peirene Press) - FINLANDIA

1867: un anno di devastante carestia in Finlandia. Marja, la moglie di un contadino del nord, si mette in viaggio attraverso la neve con i suoi due bambini. La loro meta: San Pietroburgo, dove, dice la gente, c'è del pane. Anche altri si stanno dirigendo a sud, altrettanto disperati. Ruuni, un ragazzo che incontra, sembra degno di fiducia. Ma qualcuno può veramente aiutarla? Questo straordinario romanzo finlandese si interroga su ciò che si deve fare per sopravvivere.


La stranezza che ho nella testa di Orhan Pamuk (Faber & Faber, Einaudi) - TURCHIA

Un ragazzo ama una ragazza. Tutte le storie, anche quelle più complicate, nascono da questa semplice, universale premessa. Mevlut l'ha incontrata una sola volta: i loro sguardi si sono incrociati di sfuggita al matrimonio di un parente a Istanbul. Eppure è bastato quell'attimo di perfezione e felicità a farlo innamorare. Süleyman, il cugino, gli ha detto che delle tre figlie di Abdurrahman, quella che ha visto Mevlut, quella di cui si è innamorato, è senz'altro Rayiha. Da allora non l'ha più rivista ma, per tre anni, Mevlut le scrive le lettere più appassionate che il suo cuore riesce a creare. Finché un giorno capisce che l'unico modo di coronare il suo sogno è scappare con Rayiha, di fatto rapendola dalla casa paterna in cui è rinchiusa. Così, una notte di tempesta, mentre Süleyman aspetta con un furgone in una strada poco lontana, Mevlut e la sua amata si riuniscono. Nulla potrà andare storto ora, nulla potrà più dividerli, pensa lui. Poi un lampo illumina la scena e rivela il volto di Rayiha: quella non è la ragazza a cui Mevlut ha creduto di scrivere per tutto quel tempo, non è la ragazza di cui si è innamorato a prima vista tre anni prima! Chi ha ingannato Mevlut? E come si comporterà ora il nostro eroe?


Una vita intera di Robert Seethaler (Picador, Neri Pozza) - AUSTRIA

Andreas Egger non ha mai gridato né esultato da bambino. Fino al suo primo anno di scuola non ha mai neppure davvero parlato. Quando nell’estate del 1902, ancora bimbo, lo tirano giú dal carro con cui giunge tra le montagne diventate poi sue, resta semplicemente muto a guardare in alto con grandi occhi stupiti le cime splendenti di bianco. Ha quattro anni all’epoca, e non interessa a nessuno. Men che meno a Hubert Kranzstocker, il contadino che lo accoglie controvoglia. Il bimbo è l’unico figlio di una cognata che ha condotto una vita leggera ed è stata perciò punita dal buon Dio con una tisi che se l’è portata via.
Kranzstocker non lo manda al diavolo unicamente perché reca al collo un sacchetto di cuoio con delle banconote. In compenso non esita a picchiarlo per un pane lasciato ammuffire, una vacca persa o un balbettio durante la preghiera della sera. Un giorno lo bastona a tal punto che nella gamba destra di Andreas ogni cosa va fuori posto. L’aggiustaossa di un paese vicino gliela sistema alla bell’e meglio, ma la gamba da allora spunta sbieca dall’anca, irrimediabilmente storta.
Andreas Egger non grida né esulta nemmeno quando, trent’anni dopo, fa la sua comparsa nella valle, tra le urla di gioia del paese, la squadra del cantiere della ditta Bittermann & Figli: duecentosessanta operai, dodici macchinisti, quattro ingegneri, sette cuoche e un drappello di aiutanti, l’avanguardia di una colonna incaricata di costruire una funivia e mutare per sempre il volto della valle.
Andreas Egger ubbidisce semplicemente in silenzio al suo destino: vivere tra la quiete e la bellezza dei monti e la crudeltà degli uomini. Impara cosí dapprima il mestiere di bracciante e poi di contadino, e alla fine entra a far parte della Bittermann & Figli. È «la gigantesca macchina chiamata Progresso», gli dicono. Ma a lui queste cose non interessano.
Soltanto una cosa gli sta a cuore: mettere piede nell’osteria del paese e incrociare lo sguardo di Marie Reisenbacher, la ragazza dai capelli biondi e la pelle rosea che lavora lí ai tavoli, e che un giorno gli ha procurato «un dolore sottile vicino al cuore» sfiorandogli appena il braccio. Perciò quando, un pomeriggio di fine agosto, riesce a strappare un bacio a Marie e a stringerla a sé e lei gli dice «Ohi. Quanta forza, che hai!», gli sembra di capire che, oltre alla crudeltà, esiste anche la possibilità del bene e della felicità tra gli esseri umani.
Nominato «libro dell’anno» dai librai tedeschi, selezionato da Der Spiegel come uno dei romanzi piú importanti del 2014, accolto con entusiasmo dalla critica e dal pubblico in Germania, Una vita intera si segnala, nella narrativa contemporanea, per la bellezza della sua scrittura e l’originalità della sua narrazione: l’unicità di un’esistenza qualunque.

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