27 novembre 2015

Colori proibiti - Yukio Mishima

Shunsuke è un anziano e celebre scrittore, che dubita delle proprie qualità artistiche e soffre della propria bruttezza e mancanza di seduzione, che gli hanno fatto sviluppare una forma di misoginia. Yuichi invece è un bellissimo giovane, adorato da donne e uomini, e lo stesso Shunsuke ne subisce il fascino. Quando Yuichi, sul punto di sposarsi, gli svela di provare desideri omosessuali, il vecchio gli propone un patto che lo trasformerà nel suo strumento di vendetta. A causa del suo individualismo narcisista, del carattere glaciale e della voluttà che prova a far soffrire chi lo ama, il giovane è il soggetto perfetto per conquistare le donne e poi lasciarle crudelmente vendicando così tutti gli abbandoni subiti da Shunsuke. Lo scrittore in cambio lo introdurrà alla vita sessuale e al corteggiamento delle donne, concedendogli anche il prestito in denaro che gli occorre, e intanto lui frequenterà locali e uomini gay. Tra le braccia di Yuichi cade anche la bella, giovane e infelice Yasuko, che ha rifiutato Shunsuke. I due si sposano, ma lui la tradisce e non la amerà mai, interessato com'è a soddisfare solo il proprio piacere carnale con begli uomini e a intessere sempre nuove relazioni omo ed eterosessuali che gli rimandano l'immagine della propria bellezza.

Recensione

Mishima con questa storia ci introduce nel rapporto morboso tra il vecchio scrittore acclamato Shunsuke e il giovane Yuchi, un omosessuale bellissimo quanto inconsapevole di esserlo che non accetta la sua natura. Il vecchio si approfitterà di lui per vendicarsi nei confronti delle sue vecchie amanti, stipulando un patto macabro che cambierà per sempre la vita di entrambi, fino alla ricerca dell’assoluzione o di una redenzione che forse è immeritata.
Non si può prescindere dal commentare un libro scritto da questo samurai coraggioso senza confrontarsi non solo con la storia, ma anche con il suo vissuto personale, che rimbomba tra le pagine in modo costante. Colori proibiti è un’opera composita e nello stesso tempo avvincente, che riprende e fotografa una società giapponese alla ricerca di una rivalsa economica e sociale, e che in qualche modo si ritrova a fare i conti con i passaggi dolorosi di transizione tra le tradizioni e la modernità che incombe, nonostante tutto. Il libro è infatti immerso all’interno delle fitte relazioni sociali del Giappone del dopoguerra, con tutta l’intricata rete di passaggi che coniugano il vecchio mondo pre-conflitto mondiale al modernismo che inizia a diffondersi a seguito della ricostruzione e anche all’implicita richiesta di questo popolo che desidera in qualche modo riabilitarsi agli occhi degli stati internazionali.
Ma forse sarebbe riduttivo ricondurre la definizione di un libro con il suo periodo storico, perché esso è soltanto il punto di partenza per confrontarsi con delle tematiche relative alla psiche umana: tradimento, disaffezione dell’animo che non riesce ad appassionarsi nemmeno quando il rapporto carnale vive un momento di estrema intensità, collegandolo quindi alla noia, come mal di vivere, che porta a commettere gesti o a porre in essere situazioni moralmente inconcepibili non solo a livello sociale, ma anche soggettivo.
Un altro aspetto che prende vita con prepotenza nella storia è il conflitto interiore tra l’essere e l’apparire, così bene incarnato dai personaggi presenti, che porta alcuni a vivere addirittura delle relazioni clandestine, anche se per oggetto hanno lo stesso amante, come nel caso dei due coniugi Kaburagi, la cui sostanza rappresenta le diverse sfaccettature di un medesimo dramma: una vita deprivata di vere emozioni e improntata sulla versione pubblica.
In un continuo crescendo drammatico le verità e le aspirazioni personali vengono comunque a galla, aggirandosi nei meandri intricati della girandola di personaggi che lo scrittore fa affacciare nella storia, lasciandovi ogni volta un’impronta da un impatto differente. E i due protagonisti principali, Yuchi e Shunsuke, rimangono nel mezzo, col secondo che ha l’illusione di tirare le fila degli avvenimenti fino a rendersi troppo tardi che tutto, il suo complice compreso, in realtà è imprevedibile.
Per concludere, questo romanzo è un crogiolo di emozioni dilaganti, è ricco, introspettivo e affascinante insieme. Aiuta a scoprire e a scoprirsi, tanto da annoverarlo a lettura che in alcun modo bisogna perdersi.

Giudizio:

+4stelle+

Dettagli del libro

  • Titolo: Colori Proibiti
  • Titolo originale: Kinjiki
  • Autore: Yukio Mishima
  • Traduttore: Vienna M.G.
  • Editore: Feltrinelli
  • Data di Pubblicazione: 2009
  • Collana: Universale Economica
  • ISBN-13: 9788807721380
  • Pagine: 478
  • Formato - Prezzo: Cartaceo € 14,00

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