18 aprile 2015

Racconti dai tempi di crisi – Aldo Castellani

Seconda edizione con cinque racconti inediti in più, nei quali l’Italia di questi ultimi anni emerge in maniera vivida e originale. I diciannove racconti prendono lo spunto dalla realtà di tutti i giorni e in una lingua cruda, essenziale, tesa fino allo spasmo e farcita di espressioni colloquiali e dialettali, descrivono le più diverse realtà del nostro tempo. Ci sono gli esodati che si ritrovano a cercare lavori per i quali non sono tagliati; c’è chi si adatta a sopravvivere in una roulotte; ci sono gli extracomunitari che rimangono comunque sempre ai margini di una società in cui faticano a inserirsi; c’è la giovane promoter che cerca di venderci le cose più assurde; ci sono quelli che giocano d’azzardo, quelli che sopravvivono facendo lavori stagionali nei campi, quelli che si trasferiscono all’estero. Si parla di morti bianche, di sfruttamento, di inquinamento ambientale, di periferie degradate. Ma c’è anche uno spaccato dell’alta società, che a prima vista non sembra molto toccata dall’aspetto economico della crisi eppure vive dentro una patina di malessere psicofisico che è il riflesso di una società malata. Questo malessere, che assume a volte connotazioni oggettive, come le pozzanghere di luce giallastra in cui annegano certe notti cittadine, è la cifra reale della crisi, che distorce i rapporti sociali – e sessuali – soprattutto quelli all’interno della famiglia, suscitando violenti litigi, gelosie, ma anche un desiderio di dolcezza che spesso rimane inespresso. Messi a nudo, i personaggi scavano impietosamente dentro di sé, alla disperata ricerca di una via di fuga, di un “perfetto altrove” che ognuno attua alla sua maniera, come una specie di ribellione personale. Uno struggente canto di liberazione da una realtà che ci mette sempre più all’angolo. Con la consapevolezza che la vita che ci è dato di vivere è forse il migliore dei mondi possibili.

Recensione

Quattordici racconti che cercano di mettere a nudo le difficoltà quotidiane dei nostri tempi: non solo la crisi economica quindi, ma anche quella dei valori e dei rapporti familiari che spesso si intreccia con le conseguenze della mancanza di lavoro. E’ facile riconoscere, nelle vicende dei protagonisti, situazioni che conosciamo più o meno direttamente.

Il racconto che ho trovato più coinvolgente è Bianco: la caratterizzazione della protagonista è centellinata e ogni volta che si crede di aver capito chi è e cosa fa, l’autore aggiunge una nuova informazione che rimette tutto in discussione tanto ché sino alla fine non è chiaro quello che sta accadendo; il passaggio dalla prima alla terza persona contribuisce a dosare gli indizi a disposizione del lettore e fornisce un cambio di prospettiva coerente con il finale scelto. La conclusione non viene in alcun modo anticipata, e quindi, nonostante non sia innovativa, crea quella tensione emotiva che rende spiacevole interrompere la lettura prima di essere arrivati alla fine. La crisi economica, in questo racconto, non è l’elemento centrale attorno al quale ruotano tutti gli eventi, bensì il fattore critico che destabilizza un assetto psicologico già precario.
Interessante è anche “Deliziosa è la vendemmia”: tra i filari delle viti si scontrano culture e personaggi vari (raccomandato, emigrato, tossico, disoccupato over 40) tutti accomunati dalla mancanza di lavoro; alcuni di questi personaggi risentono comunque della tendenza alla stereotipizzazione ancora più accentuata negli altri racconti.

In generale, le vicende narrate mancano di tensione emotiva: le questioni sollevate sono rilevanti ma i racconti non sembrano andare al di là della cronaca giornalistica.
La voce narrante è, quasi sempre, in prima persona: questa scelta, che da un lato favorisce la vicinanza emotiva con i personaggi, dall’altro rende troppo simili tra loro i racconti. Il cambiamento di stile narrativo, con il tentativo di creare un flusso di coscienza (Bentornato!) o, in un altro caso (Tempi di crisi) con il ricorso al racconto epistolare, non riesce a rendere attraente la lettura poiché le argomentazioni proposte non vanno al di là delle considerazioni lapidarie e stereotipate, fini a se stesse.


Giudizio:

+2stelle+

Dettagli del libro

  • Titolo: Racconti dai tempi di crisi
  • Autore: Aldo Castellani
  • Editore: Autopubblicato
  • Data di Pubblicazione: 2014
  • Collana: -
  • ISBN-13: B00OYTK07G
  • Pagine: 142
  • Formato - Prezzo: mobi – 8,00 Euro

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