22 marzo 2015

Speciale Letteratura Sudamericana: Dieci donne - Marcela Serrano

Marcela Serrano Pérez è nata a Santiago del Cile nel 1951 e rappresenta, insieme a Isabel Allende, una delle voci femminili più significative dalla narrativa sudamericana.
Figlia di scrittori e quarta di cinque sorelle, in seguito all'instaurazione del regime militare di Pinochet lascia il suo paese e si trasferisce a Roma. Rientrata definitivamente in Cile nel 1977, dopo essersi diplomata in incisione inizia a lavorare nell’ambito delle arti visive, con un buon successo.

Nel 1991 intraprende la carriera di scrittrice pubblicando Noi che ci vogliamo così bene (Nosotras que nos queremos tanto), vincitore di diversi premi tra cui, in Francia, il Prix Côté des Femmes come miglior romanzo ispanoamericano scritto da una donna. Seguono Il tempo di Blanca (Para que no me olvides, 1998), Antigua, vita mia (Antigua vida mia, 1995), L'albergo delle donne tristi (El albergue de las mujeres tristes, 1997), Nostra Signora della Solitudine (Nuestra Seňora de la soledad, 1999), Quel che c’è nel mio cuore (Lo que está en mi corazón, 2001), Arrivederci piccole donne (Hasta siempre, mujercitas, 2004), I quaderni del pianto (La llorona, 2008) e Adorata nemica mia (Dulce enemiga mía, 2013).
Attualmente vive col marito ambasciatore e con le due figlie in Cile.
Capace di confrontarsi con il passato di una dittatura pesantissima che ha segnato la vita di un paese, la Serrano sceglie spesso di dar voce alle donne, alle loro storie, alla loro sofferenza, ai loro percorsi. E in questa luce va letto Dieci donne (Diez mujeres), edito nel 2011 e pubblicato lo stesso anno in Italia da Feltrinelli.


Nove donne più una. Nove donne radunate nello studio della loro psicoterapeuta raccontano la propria storia e le ragioni per le quali sono andate in terapia. Lupe, adolescente lesbica, alla ricerca della propria identità tra feste, sesso, droghe e passioni non proprio convenzionali; Luisa, vedova di un desaparecido, che per trent'anni aspetta il ritorno del suo unico amore; Andrea, giornalista di successo che si rifugia nella solitudine di Atacama, il deserto più arido del pianeta, sono alcune delle protagoniste di questo vivace romanzo che parla di donne e di sentimenti. Seppur profondamente diverse per età, estrazione sociale e ideologia politica, scopriamo che le loro esperienze si richiamano e che la vera protagonista del romanzo è la femminilità.

Recensione

Un bel libro, questo della Serrano, che non conoscevo se non per fama. Dieci racconti sinceri, spietati ma sostanziosi, come sostanziosa è la scrittura dell’autrice cilena. Che ti prende, ti avvolge, ti scalda, ti inebria di profumi e di atmosfere. Tutte al femminile, in questo libro che definirei “un prontuario di vite al femminile”: storie drammatiche che ruotano intorno a una psicoterapeuta che accoglie le sue nove pazienti, in studio, e le ascolta.
Tirano fuori la voce e raccontano le sofferenze, le mancanze, le noie, gli uomini, i figli, le passioni di tutta una vita.
Nel racconto di Guadalupe, detta Lupe, il tema dell’omosessualità viene raccontato in tono schietto. La protagonista narra il viaggio incerto e faticoso alla scoperta di una identità sessuale - conquistata, io dico. Per ciascuno di noi, affrontare fin da piccoli le questioni dell’identità sessuale è faccenda spinosa: significa porci di fronte a se stessi guardarci dentro, capirci, imparare ad accettarci, lottare per farci rispettare, se non accettare dagli altri. Significa, infine, imparare ad amarci. Quanto difficile può essere, in alcuni casi, realizzare la propria omosessualità, accettarla e comunicarla agli altri, per poterla vivere serenamente?

La protagonista parla anche di una discriminazione che colpisce le lesbiche, più che i gay:

I figli maschi omosessuali a volte sono sbandierati come un trofeo, mentre noi siamo un problema.

Parla di se stessa come di un'ombra: un'ombra sulla vita della sua famiglia, numerosa e benestante. Racconta, senza ipocrisie, un'adolescenza fatta di esperienze, ricerche affettive e sperimentazioni. Molte bugie raccontate per coprire la realtà dei fatti, una scoperta di sé stessa e della propria identità sessuale, piena di curve, sbandate e ritorni. La scoperta dell'amore, come sentimento nuovo, puro, diverso. Le considerazioni sulla condizione degli omosessuali, negli anni passati, in Cile, la condizione attuale. Parla di discordanza, Lupe, quando racconta di sé e del suo camminare avanti.

Un racconto sincero, intenso, a tratti un po' crudo ma che accompagna dentro le pieghe di un'anima che lotta per accettarsi, nella sua diversità, per farsi accettare dagli altri.

Rivendica te a te stesso.
- Lucio Anneo Seneca

Giudizio:

+5stelle+

Dettagli del libro

  • Titolo: Dieci donne
  • Titolo originale: Diez mujeres
  • Autore: Marcela Serrano
  • Traduttore: Michela Finassi Parolo e Tiziana Gibilisco
  • Editore: Feltrinelli
  • Data di Pubblicazione: 2011
  • Collana: Universale Economica
  • ISBN-13: 9788807723704
  • Pagine: 284
  • Formato - Prezzo: Brossura - 9,00 Euro

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