29 settembre 2014

Amin, che è volato giù di sotto - Nadia Morbelli

È una gelida sera d’inverno a Genova e Nadia Morbelli, uscita tardi dal lavoro, imbocca infreddolita un carrugio in discesa. All’improvviso però è costretta a fermarsi: il passaggio le è infatti impedito da quello che a prima vista sembra un grosso sacco della spazzatura. Ma una volta vicino, si rende conto con orrore che quel fagotto rannicchiato sul selciato è un ragazzo. Un ragazzo morto. Sicuramente un clandestino. Forse un tossico. Probabilmente suicida. Dopo lo choc iniziale, Nadia non può resistere alla tentazione di saperne di più e, complice una ragazza in lacrime alla facoltà di Architettura – che si scoprirà essere la sorella del morto – inizia la sua personalissima indagine... Mentre il povero vicequestore Prini è preoccupato di tenere lontana l’amica ficcanaso (ma sarà davvero solo un’ami-ca?) dai guai. Perché di guai, e guai grossi, effettivamente si tratta, se Nadia scopre perfino di essere pedinata da un fascinoso agente dell’Interpol... 

Recensione

Romanzo giallo che può piacere anche a chi non apprezza il genere. La vicenda poliziesca dà lo spunto alla storia, che inizia con il rinvenimento del cadavere di un giovane lungo la strada che la protagonista percorre abitualmente, e un termine alla storia stessa con la fine delle indagini. Queste hanno un impatto contenuto sulle vicende narrate, anche se la soluzione del caso appare brillante e per niente scontata, viste anche le titubanze della polizia più propensa a considerare la morte del giovane come accidentale o, tutt'al più, un suicidio anziché un omicidio.

A chi apprezza i gialli di Alessia Gazzola consiglio di leggere anche quelli di Nadia Morbelli. Le protagoniste dei loro romanzi si assomigliano e anche lo stile delle autrici è abbastanza simile, anche se forse quello della Morbelli può definirsi più colloquiale, non fosse altro che per quei termini in dialetto ligure di cui il testo è infarcito. Utile il glossario a fondo libro anche se il significato di molti vocaboli è intuitivo.

L'impostazione casuale data dall'autrice alla storia, in cui, oltre alla ricerca degli indizi probatori, vengono prevalentemente trattate le vicende personali dei personaggi, è giustificata dal fatto che l'intreccio propriamente giallo per gran parte del romanzo risulta marginale. La protagonista si interessa alle indagini solo per il fatto di aver rinvenuto il cadavere e di aver incontrato la sorella della vittima. La ricerca della verità avviene solo in un momento successivo, quando la polizia sembra disinteressarsi al caso risultando la vittima un clandestino e avendo rinvenuto, nell'appartamento da cui sarebbe precipitato, un certo quantitativo di droga che porrebbe detta vittima tra gli spacciatori.
Fra i personaggi, come nei romanzi della Gazzola, una parte significativa la ricoprono i genitori -e, specificamente, la madre della protagonista-, perché, come di solito avviene, le figlie mantengono saldi legami con la famiglia di origine anche quando ne escono per vivere autonomamente.

La protagonista convive con un uomo che per lavoro è costretto a lunghe assenze da casa ma, come nei romanzi della Oggero, c’è un poliziotto -le cui caratteristiche più significative sono la risata alla Gambadilegno (ahhrr ahrr) e la bravura ai fornelli, oltre ad essere lui stesso anche una buona forchetta-, che l'aiuta nelle indagini e la corteggia in maniera molto garbata. Il suo atteggiamento risulta più protettivo che sentimentale ma dà ulteriore verve alle vicende.
Particolarmente apprezzabili i dialoghi che risultano divertenti e realistici senza mai cadere nella banalità o nella artificiosità. È proprio dai dialoghi che si evince la personalità dei personaggi la cui caratterizzazione è sempre arguta.
Fa da sfondo alle vicende la città di Genova con i suoi caroggi –o carrugi come vengono abitualmente chiamati anche se la dizione sarebbe errata-, i suoi bar e le vie dello shopping.

Giudizio:

+4stelle+

Dettagli del libro

  • Titolo: Amin, che è volato giù di sotto
  • Autore: Nadia Morbelli
  • Editore: Giunti
  • Data di Pubblicazione: 2013
  • Collana: A
  • ISBN-13: 9788809781689
  • Pagine: 235
  • Formato - Prezzo: Brossura - Euro 10,00

2 Commenti a “Amin, che è volato giù di sotto - Nadia Morbelli”

  • 29 settembre 2014 alle ore 11:38
    Unknown says:

    Ciao, purtroppo questa volta abbiamo pareri diversi :-(. Ho letto il primo romanzo di questa autrice "Hanno ammazzato la Marinin" e proprio non mi è piaciuto. Apprezzo molto la Gazzola, che però ho trovato più brillante e accattivante. Non saprei, nel primo romanzo trovo che si sia spesso persa in descrizioni ed avvenimenti che non mi hanno incuriosita, ma solo distratta dalla vicenda, perchè non approfondivano la sua vita privata ma nemmeno le indagini in corso. Chissà, magari però questo lo troverò più gradevole :-)

  • 29 settembre 2014 alle ore 13:12
    emerson says:

    Non ho letto "Hanno ammazzato la Marinin" per cui non posso fare un raffronto, ma ho trovato questo secondo romanzo scorrevole e divertente.

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