9 maggio 2014

8 libri (+1) per la Festa della Mamma

Iperprotettiva, onnisciente e onnipresente, dotata di superpoteri che i normali esseri umani nemmeno si sognano e che le permettono di essere contemporaneamente medico, autista, cuoca, psicologa e a volte anche elettricista e meccanico, la mamma è per ognuno di noi delizia e tormento e anche quest'anno è arrivato il momento di celebrarla.
Se questa domenica volete dire un grazie speciale alla vostra mamma, un buon modo è concederle una giornata tutta per sé, in cui possa dedicarsi solo a se stessa e rilassarsi come meglio crede, magari in compagnia di un buon libro. A questo proposito, per favore, evitare di dichiarare il vostro infinito amore con uno di quei mini libri che non sono altro che collezioni di frasi fatte dello stesso livello poetico dei Baci Perugina. Un sentito "Ti voglio bene, mamma!" val molto di più di queste banalità pre-stampate, magari abbinato a un pensiero che dimostri che, questa volta, avete cercato qualcosa apposta per lei.

Se volete un po' solleticare l'ego della genitrice e regalarle un momento di divertimento, il romanzo di Allison Pearson, da cui fra l'altro è stata tratta una commedia con Sarah Jessica Parker, è quello che fa per voi.
Ma come fa a far tutto? Vita impossibile di una mamma che lavora

(Mondadori- Oscar bestsellers)
Come si fa a conciliare il lavoro in una società finanziaria, un marito talvolta noioso, due bambini piccoli e bisognosi di cure, senza dimenticare un amante online? Sono questi i crucci in cui si dibatte quotidianamente Kate Reddy, trentacinquenne in carriera che conta i minuti come le altre donne contano le calorie, costretta a destreggiarsi tra appuntamenti di lavoro, impegni familiari, massaggi, sedute dal dentista e mille altre faccende. E tutto lascia presagire che, prima o poi, la situazione non potrà che precipitare. Ma Kate è una donna che non si abbatte facilmente e ha dalla sua un'arma assolutamente invidiabile: l'ironia. Un romanzo brillante e di grande attualità, dal ritmo convulso e trascinante, che mette in scena un repertorio arguto ed esilarante di situazioni ed eventi in cui molte lettrici non faticheranno a riconoscersi.

Sempre molto divertente, ma che dipinge un'immagine di madre completamente diversa, è il romanzo semi-autobiografico dello scrittore di origine indiana Ernest Van der Kwast, che racconta le tragicomiche avventure della sua famiglia mezza indiana e mezza olandese.
Mama Tandoori (Isbn Edizioni - Special books)
"Tutto cominciò con due valigie. Mia madre arrivò in Olanda nel 1969 con due valigie piene di bracciali, collane e orecchini. Affittò una stanza in una casa di riposo, dove iniziò a lavorare come infermiera. Nascose le valigie sotto il letto, secondo gli indiani il posto più adatto per custodire oggetti di valore. Una volta mia madre mi confidò: 'I ladri non guardano mai sotto il letto'. Mio padre mi sussurrò all'orecchio: 'In India quasi nessuno ha un letto'. Per anni le valigie rimasero sotto il letto di mia madre. Finché un giorno mio padre, un uomo goffo con le orecchie a sventola, il tipico olandese, si innamorò di quella donna esotica che vedeva in mia madre. Non so esattamente come andarono i fatti, e in realtà neanche lo voglio sapere. Ad ogni modo: a un certo punto le due valigie furono trasferite in un piccolo appartamento sulla Bloemstraat e finirono sotto un letto matrimoniale. Mio padre studiava medicina, tutto il giorno immerso in una pila di libri da cui spuntavano solo le orecchie a sventola. Mia madre faceva l'infermiera e portava a casa la pagnotta, o nel suo caso il naan. Una volta mi confidò: 'Tuo padre era povero come un ratto di Delhi'. Mio padre mi sussurrò all'orecchio: 'Magari fossi stato un ratto di Delhi'. L'appartamento sulla Bloemstraat era rumoroso, sbilenco e puzzava più delle ascelle di mio padre. Stando alla versione di mia madre, almeno. Ormai non c'è più modo di appurarlo."

E se avete una mamma che oltre a essere spiritosa non è particolarmente interessata alle convenzioni sociali, potete proporle la pièce teatrale di Guillaume Gallienne, apparsa l'anno scorso anche in versione cinematografica e qui riproposta nel testo integrale da Frassinelli.
Tutto sua madre (Frassinelli - Narrativa)
"Mamma, papà, mi piacciono Le donne!" Il coming out più originale che si sia mai sentito: infatti il protagonista di questa deliziosa commedia degli equivoci è un trentenne che ha vissuto tutta la vita convinto (dalle donne della famiglia) di essere omosessuale. La somiglianza impressionante con la mamma e il suo attaccamento quasi morboso a nonne, zie, sorelle, i travestimenti da principessa Sissi e un certo non so che nel modo di parlare e di muoversi hanno fatto pensare a tutti che Guillaume fosse diverso. Da qui, un'esilarante catena di equivoci che si chiarirà soltanto alla fine, quando Guillaume incontra la seconda donna più importante della sua vita... La pièce originale da cui è tratto questo testo è stata messa in scena in Italia con il titolo "Uomini, a tavola! Guillaume, anche tu!".

Le mamme, però, spesso gradiscono storie con un discreto carico emotivo, per cui non dimenticatevi del romanzo di Kathryn Stockett che oltre a essere una coinvolgete storia corale tutta al femminile mostra anche l'evoluzione di un toccante rapporto madre e figlia, fatto di amore e incomprensioni. Anche da questo romanzo è stato tratto un film di successo con Emma Stone e Viola Davis
The help - L'aiuto (Mondandori - Omnibus)
È l'estate del 1962 quando Eugenia "Skeeter" Phelan torna a vivere in famiglia a Jackson, in Mississippi, dopo aver frequentato l'università lontano da casa. Skeeter è molto diversa dalle sue amiche di un tempo, già sposate e perfettamente inserite in un modello di vita borghese, e sogna in segreto di diventare scrittrice. Aibileen è una domestica di colore. Saggia e materna, ha allevato amorevolmente uno dopo l'altro diciassette bambini bianchi, facendo le veci delle loro madri spesso assenti. Ma il destino è stato crudele con lei, portandole via il suo unico figlio. Minny è la sua migliore amica. Bassa, grassa, con un marito violento e una piccola tribù di figli, è con ogni probabilità la donna più sfacciata e insolente di tutto il Mississippi. Cuoca straordinaria, non sa però tenere a freno la lingua e viene licenziata di continuo. Sono gli anni in cui Bob Dylan inizia a testimoniare con le sue canzoni la protesta nascente, e il colore della pelle è ancora un ostacolo insormontabile. Nonostante ciò, Skeeter, Aibileen e Minny si ritrovano a lavorare segretamente a un progetto comune che le esporrà a gravi rischi. Il profondo Sud degli Stati Uniti fa da cornice a questa opera prima che ruota intorno ai sentimenti, all'amicizia e alla forza che può scaturire dal sostegno reciproco. Kathryn Stockett racconta personaggi a tutto tondo che fanno ridere, pensare e commuovere con la loro intelligenza, il loro coraggio e la loro capacità di uscire dagli schemi alla ricerca di un mondo migliore.
La nostra recensione.

Splendida riflessione su cosa vuol dire essere donna e madre (oltre che appassionante romanzo distopico) è invece il best-seller di Margaret Atwood.
Il racconto dell'ancella (Ponte alle Grazie)
In un mondo devastato dalle radiazioni atomiche, gli Stati Uniti sono divenuti uno stato totalitario, basato sul controllo del corpo femminile. Le poche donne in grado di avere figli, le "ancelle", sono costrette alla procreazione coatta, mentre le altre sono ridotte in schiavitù. Della donna che non ha più nome e ora si chiama Difred, cioè "di Fred", il suo padrone, sappiamo che vive nella Repubblica di Gilead, e che può allontanarsi dalla casa del padrone solo una volta al mese, per andare al mercato. Le merci non sono contrassegnate dai nomi, ma solo da figure, perché alle donne non è più permesso leggere. Apparentemente rassegnata al suo destino, Difred prega di restare incinta, unica speranza di salvezza; ma non ha del tutto perso i ricordi di "prima"...
La nostra recensione.

Una storia commovente, un rapporto madre-figlio speciale e un originale romanzo di formazione è invece il caso letterario di Emma Donoghue , selezionato anche per il Booker Prize del 2010. Stanza, letto, armadio, specchio (Mondadori - Scrittori Italiani e Stranieri)
Jack ha cinque anni e la Stanza è l'unico mondo che conosce. È in quel luogo chiuso all'esterno che è nato e cresciuto, è lì che vive con Ma', senza esserne mai uscito. Con Ma' impara, legge, mangia, dorme, gioca. I suoi compagni sono gli oggetti contenuti nella Stanza, si chiamano Letto, Specchio, Piumone, Labirinto. Di notte a volte Ma' lo chiude dentro Armadio e spera che lui dorma quando Old Nick viene a farle visita. La Stanza è la casa di Jack, ma per Ma' è la prigione dove Old Nick la tiene rinchiusa da sette anni. Grazie al suo amore e alla sua determinazione, Ma' ha creato per Jack una straordinaria possibilità di vita, gli ha costruito intorno un mondo forse migliore del nostro. Per lui non esiste altra realtà, e quella che filtra dalla Tv non esiste davvero. Però Ma' sa che non potrà mai essere abbastanza, né per lei né per Jack. E così escogita un piano per fuggire, contando sul coraggio di quel bambino un po' speciale, e su una buona dose di fortuna. Ma non sa quanto sarà difficile il passaggio da quell'universo chiuso al mondo là fuori..

E se avete una madre che ama i classici (e magari un po' troppo oppressiva), quale scelta migliore del capolavoro di David H.Lawrence, storia parzialmente autobiografica del rapporto intenso e complesso tra una madre e il suo figlio più piccolo.
Figli e amanti (Einaudi)
Paul Morel, il protagonista di questo che è il libro di maggior intensità di David Herbert Lawrence, prima felice prova della sua pienezza di scrittore, è un giovane che vive una controversa educazione sentimentale. Il morboso legame con la madre impedisce sia a lui sia al fratello William relazioni sentimentali mature. Paul è combattuto fra l'amore per due donne, Miriam e Clara, e l'incapacità di sciogliersi dal vincolo del sangue che lo incatena alla madre. Solo con la morte della genitrice, evento al tempo stesso drammatico e salvifico, Paul Morel sarà libero di avventurarsi verso la vita adulta.
Un romanzo dalla narrazione vigorosa, dove il sentire autobiografico si fonde con una misurata interpretazione freudiana dei rapporti famigliari.

E concludiamo con una splendida, malinconica storia d'amore che sorpassa le differenze e le malattie,
anch'essa una storia vera, tratta dalle memorie dello studioso John Bayley, marito della geniale romanziera Iris Murdoch, da cui è stato ricavato anche un film con Kate Winslet e Judi Dench
Elegia per Iris (Rizzoli- Saggi stranieri)
"Elegia per Iris" è una storia d'amore: l'amore che ha unito per più di quarant'anni due personalità d'eccezione, John Bayley, studioso di letteratura a Oxford, e Iris Murdoch, grande scrittrice inglese del dopoguerra, colpita dal morbo di Alzheimer e scomparsa nel febbraio 1999. Una storia d'amore ma tutt'altro che sentimentale fra due persone che invecchiano insieme, e scoprono, oltre la tragedia di una malattia spietata, nuove dimensioni del loro legame.

Bonus Track: solo per quelle mamme che sono state figlie dei fiori e hanno conservato un'anima rock sotto il grembiule da cucina o il tailleur dell'ufficio, perché non farle rivivere la gioventù con l'appassionante autobiografia delll'irriverente Keith Richards?
Life (Feltrinelli - Universale economica)
Con i Rolling Stones, Keith Richards ha creato canzoni che hanno scosso il mondo intero, vivendo in puro stile rock'n'roll.
Ora, finalmente, è lui stesso a raccontare la storia di una vita scampata a un uragano di fuochi incrociati. L'ascolto ossessivo dei dischi di Chuck Berry e Muddy Waters, lo studio della chitarra e la nascita della band, fondata insieme a Mick Jagger e Brian Jones. L'iniziale successo dei Rolling Stones e i famigerati arresti per possesso di stupefacenti, che ne hanno consacrato l'immagine duratura di eroe popolare e fuorilegge. L'invenzione di riff immortali come quelli di Jumpin' Jack Flash e Honky Tonk Women. L'amore per Anita Pallenberg e la morte di Brian Jones. L'espatrio in Francia per motivi fiscali, i tour incendiari negli Stati Uniti, l'isolamento e la tossicodipendenza. Il nuovo amore per Patti Hansen. L'amaro allontanamento da Jagger e la successiva riconciliazione. Il matrimonio, la famiglia, gli album solisti e gli X-Pensive Winos, e la strada che non finisce mai.
Con la disarmante onestà che è il suo marchio di fabbrica, Keith Richards ci consegna la storia di una vita che tutti avremmo voluto conoscere meglio, sfrenata, impavida e autentica.

1 Commenti:

  • 9 maggio 2014 alle ore 19:37
    Pythia says:

    da mamma lettrice apprezzo! (Anche se vorrei aver più tempo per leggere)

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