11 marzo 2014

12 porte - Daisy Franchetto

“12 porte” è una lunga fiaba che si snoda attraverso dodici passaggi simboleggiati dalle porte che la protagonista (Lunar) supera, trovandosi a conoscere di volta in volta luoghi e dimensioni diverse. È un percorso di guarigione, ma anche un viaggio iniziatico alla scoperta delle sue reali origini. I personaggi e i luoghi incontrati rappresentano simbolicamente parti psichiche della protagonista e manifestazioni del percorso da compiere per superare il dolore legato al trauma subito. Lunar è una giovane, vittima di violenza. La notte stessa in cui si consuma il terribile episodio si trova a bussare a una porta in cerca di aiuto: è la porta della Casa.

Recensione

12 porte è un libro molto particolare e non semplice da valutare. Le premesse sono quelle di una storia di vita vissuta, una sorta di romanzo verità estremamente attuale che affronta un tema sofferto come lo stupro. Come si diceva, questa è solo la premessa perché il racconto prende subito una piega inaspettata e vira verso il fantasy, trasformandosi in un romanzo d'avventura in cui le peripezie si susseguono una dietro l'altra.

Incapace di gestire i conflittuali e violenti sentimenti che la tormentano in seguito alla violenza subita, Lunar trova inatteso aiuto nella Casa, un luogo al confine tra fantasia e realtà gestito da una donna autoritaria e misteriosa con l'aiuto di una lupa un po' permalosa. Seguendo la loro guida Lunar abbandona la casa dei genitori e si imbarca in una serie di imprese più o meno pericolose al seguito di un gruppo di creature fantastiche, una più strana dell'altra. E' abbastanza evidente durante la lettura che le figure incontrate da Lunar nelle sue avventure rappresentano diversi aspetti della sua psiche e gli incarichi affidatele da LaMamà e la Loba simboleggiano la lotta di Lunar per imparare a gestire e superare le emozioni negative che lo stupro ha lasciato in lei. Il mondo fantastico inventato da Daisy Franchetto è chiaramente ispirato ad Alice nel Paese delle Meraviglie, con tanto di Bianconiglio (la Lupa) e Stregatto, così come i vari re e regine, stregoni, veggenti e guerriere incontrate da Lunar ricordano figure caratteristiche più volte incontrate nei racconti fantasy più famosi, tuttavia l'autrice riesce a combinare tutti questi riferimenti in modo originale all'interno di una sequenza di avventure coinvolgenti per cui dal punto di vista del racconto di fantasia 12 porte è più che promosso. L'unico appunto che mi sento di fare è che spesso le situazioni di conflitto si risolvono un po' troppo facilmente e Lunar supera le prove che le vengono poste davanti senza particolari intoppi tanto che spesso la tensione costruita attorno ad una determinata prova è molto più grande dell'effettiva difficoltà della prova stessa.

Ciò che però mi ha lasciata davvero perplessa è il modo in cui viene gestito lo stato d'animo di Lunar dopo lo stupro. Capisco che l'autrice abbia voluto affrontare l'argomento in modo nuovo e originale, e l'apprezzo per questo, tuttavia superati i primi capitoli ciò che è capitato alla protagonista passa da fulcro del racconto a semplice "scusa" per scrivere un romanzo fantasy. Nonostante ogni prova affrontata dalla ragazza voglia rappresentare un passo verso la guarigione, è molto facile dimenticare che quelle che stiamo leggendo non sono semplici avventure di una storia di fantasia: la sofferenza, il tormento interiore, le angosce, i dubbi si perdono bene presto tra ranocchi, elfi e angeli vari. Non basta scrivere ogni tanto che Lunar è triste o hai dei brutti ricordi per trasmettere la lotta interiore e il travaglio che la ragazza sta attraversando e per quanto questo dovrebbe essere esemplificato al lettore dalle vicissitudini attraversate dalla protagonista il tono è troppo spesso quello di una favoletta perché si riesca a fare il collegamento e si scorga la cruda realtà dietro la fantasia.

Forse il problema maggiore è dato proprio dallo stile dell'autrice che per quanto ricco e sintatticamente corretto è un po' privo di personalità tant'è che spesso si ha la sensazione di leggere un bel tema, scritto "secondo le regole", ma con poco pathos, poca tensione, poco dramma. Probabilmente da questo punto di vista la Franchetto deve ancora trovare la sua strada e imparare a conferire alla narrazione qualcosa di suo che la distingua anche perché in alcune sequenze il tono è tanto mite e composto che il racconto sembra appartenere ad un libro per bambini, cosa assolutamente non vera date le tematiche affrontate.
Il giudizio finale rimane comunque positivo, la storia scelta dall'autrice è originale e appassionante e come opera di esordio è molto convincente, mi ha fatto molto piacere scoprire che è stato previsto un seguito.

Giudizio:

+3stelle+

Dettagli del libro

  • Titolo: 12 porte
  • Autore: Daisy Franchetto
  • Editore: Edizioni Montag
  • Data di Pubblicazione: 2012
  • ISBN-13: 9788897875512
  • Pagine: 315
  • Formato - Prezzo: Brossura - 18.00 Euro

1 Commenti:

  • 17 luglio 2015 alle ore 16:57

    Ciao, anche io ho letto Dodici Porte ed ho avuto più o meno la stessa sensazione. Ho scritto proprio oggi la recensione. Se ti va dai un'occhiata.

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