8 luglio 2013

Listopia: I milleuno libri da leggere almeno una volta nella vita (#121 - 140)

Quante volte ci siamo imbattuti in una di queste liste? La stessa BBC ne aveva stilata una da cento libri (piuttosto faziosa, se volete la mia opinione). Scopo di queste liste, è noto, non è permettere al lettore di scoprire nuovi libri e nuovi autori, bensì distruggere ogni sua pretesa di letterato facendolo sentire oltremodo ignorante per il gran numero di volumi che, a fine lista, scopre di non aver non solo mai letto, ma nemmeno sentito nominare. Noi vi proponiamo questa, pubblicata in volume, che già da diversi anni circola più minacciosamente della videocassetta di The Ring (o di Pootie Tang - questa è pessima, se la capite vergognatevi) distruggendo l'autostima di ogni lettore che credeva di aver letto tutti o la maggior parte dei cosiddetti libri da leggere prima di morire. La lista in questione ha i suoi difetti. Intanto è stata stilata approssimativamente nel 2005, per cui la sezione 2000 risulta incompleta; inoltre mette in lista solo narrativa, ed è eccessivamente sbilanciata su romanzi pubblicati nel corso del 1900, glissando decisamente su quelli pre-Ottocento. Continuiamo con un'altra carrellata di venti romanzi: nel corso degli articoli vedremo quali sono stati pubblicati in Italia e quali risultano ancora inediti.



121. La stella di Espero – Alan Hollinghurst (1994)

E' un romanzo di infatuazioni, di ossessioni sessuali e tradimenti che si intrecciano e si inseguono. Edward Manners si è appena trasferito in una città fiamminga per insegnare l'inglese, e subito si innamora di un suo allievo, un giovane sfuggente e irraggiungibile. Oggetto a sua volta di seduzione, in quella città gotica e malinconica Edward entra anche a contatto con l'opera di uno strano pittore simbolista fin de siécle, attratto dall'ossessione per una donna che i suoi quadri rivelano e dal mistero che ne circonda la biografia.


122. Estensione del dominio della lotta – Michel Houellebecq (1994)

Trent'anni, analista programmatore in una società di servizi informatici, il protagonista di questo romanzo conduce un'esistenza indifferente. Il lavoro, i viaggi d'affari, le prigioni dell'amore e del sesso, l'assenza di qualsiasi sentimento che non sia di insofferenza verso se stesso, lo scivolare lento e inesorabile in uno stato di insensibilità dal quale sembra non esserci via d'uscita.





123. Toji/Land – Park Kyong-ni

[Su quest'opera esistono informazioni frammentarie: secondo Wikipedia, versione inglese, si tratta di una saga scritta nel corso di venticinque anni e che conta più di venti volumi. La storia, che copre il diciannovesimo e il ventesimo secolo, ripercorre le vite di centinaia di personaggi, coreani che lottano contro l'imperialismo giapponese. Dell'opera, oltre a quella coreana, sono riuscita a rintracciare solo due edizioni francesi, in volume unico e troppo snelle per essere complete, e un'edizione giapponese. Nonostante manchino le traduzioni, è tuttavia considerato un capolavoro della storia e della letteratura coreana.]


124. Il maestro di Pietroburgo – J.M. Coetzee (1994)

In esilio a Dresda, Dostoevskij ritorna a Pietroburgo sotto falsa identità, dopo la morte dai contorni poco chiari del figliastro. Lo scrittore si stabilisce nell'appartamento che era stato di Pavel e ossessivamente, insegue il fantasma del figlio per scoprire che cosa veramente gli sia capitato, indagando negli ambienti rivoluzionari di Necaev. Pietroburgo diventa lo scenario dove si intrecciano le passioni dello scrittore: il dolore per il figlio morto, l'attrazione che prova per Anna Sergeevna - la padrona di casa di Pavel che ora ospita lui -, e persino per la giovane figlia di lei, il conseguente desiderio di rimanere in Russia ma altresí il bisogno di tornare all'esilio di Dresda... [La nostra recensione]


125. L'uccello che girava le viti del mondo – Haruki Murakami (1994)

Il protagonista è un giovane giapponese che ha appena lasciato volontariamente il lavoro in uno studio di avvocati. È felicemente sposato con una donna in carriera. Tutto ha inizio da due episodi insignificanti: il gatto di casa scompare e l'uomo riceve la telefonata anonima di una donna che con voce sensuale gli chiede un incontro. A partire da quel momento la sua vita, fino ad allora normalissima, inizia a subire una strana trasformazione. Intorno a lui compaiono personaggi sempre più strani, e la realtà - il reale - inizia a degradarsi in qualcosa di fantasmagorico. [La nostra recensione]


126. Sostiene Pereira – Antonio Tabucchi (1994)

"Tabucchi è convinto che è arrivato il tempo in cui dobbiamo chiedere anche alla letteratura di dire la verità: non la verità metafisica e del cuore, ma proprio la verità degli uomini, quella della loro condizione storica, dei pericoli che stanno correndo, degli assassini di cui sono autori e vittime" (Angelo Guglielmi)






127. City Sister Silver – Jàchym Topol (1994)

Winner of the Egon Hostovský Prize as the best Czech book of the year, this epic novel powerfully captures the sense of dislocation that followed the Czechs’ newfound freedom in 1989. More than just the story of its young protagonist—who is part businessman, part gang member, part drifter—it is a novel that includes terrifying dream scenes, Czech and American Indian legends, a nightmarish Eastern European flea market, comic scenes about the literary world, and an oddly tender story of the love between the protagonist and his spiritual sister.


128. How Late It Was, How Late – James Kelman (1994)

One Sunday morning in Glasgow, shoplifting ex-con Sammy awakens in an alley, wearing another man's shoes and trying to remember his two-day drinking binge. He gets in a scrap with some soldiers and revives in a jail cell, badly beaten and, he slowly discovers, completely blind. And things get worse: his girlfriend disappears, the police question him for a crime they won't name, and his stab at disability compensation embroils him in the Kafkaesque red tape of the welfare bureaucracy. Told in the utterly uncensored language of the Scottish working class, this is a dark and subtly political parable of struggle and survival, rich with irony and black humor.


129. Il mandolino del capitano Corelli – Louis de Bernieres (1994)

Grecia, seconda guerra mondiale. L'occupazione alleata dell'isola di Cefalonia sconvolge la vita degli abitanti e soprattutto quella del dottor Iannis e di sua figlia, l'orgogliosa e volitiva Pelagia, che si vedono costretti a ospitare nella loro casa un capitano italiano, Antonio Corelli. Dapprima bandito dalla vita del paese, Antonio a poco a poco si dimostra simpatico e socievole, più devoto al suo mandolino che non alle armi. E quando le lettere che Pelagia scrive al fidanzato non trovano risposta, l'amore con il giovane ufficiale sembra inevitabile, ma la guerra romperà ancora una volta ogni geometria.


130. Il viaggio di Felicia – William Trevor (1994)

Il viaggio di Felicia è breve: deve attraversare il Mare d'Irlanda e inoltrarsi nelle Midlands inglesi. Molto più difficile è trovare Johnny, il giovane che ama e da cui aspetta un figlio. La sua inutile ricerca la mette invece in contatto con una quantità di persone singolari. C'è Miss Calligary, che ha fondato un'associazione religiosa; c'è gente che vive per strada, come Lena e George. C'è, soprattutto, il signor Hilditch, un uomo grassoccio, di una certa età, molto gentile e protettivo. Anche lui è in cerca di qualcuno, e quando vede la giovane Felicia capisce subito di averlo trovato. Hilditch ha già conosciuto altre ragazze e ha sempre saputo cosa fare di loro: all'inizio le ha scarrozzate sulla sua piccola auto, le ha aiutate, poi...


131. Disappearance – David Dabydeen (1993)

This novel that echoes the styles of Joseph Conrad and V. S. Naipaul follows a young Guyanese engineer appointed to help save and shore up a Kent coastal village's sea defenses, and his relationship with the old woman with whom he lodges. Learning more about the village's history through his relationship with Mrs. Rutherford, the narrator discovers that underlying the village's Englishness is a latent violence that echoes the imperial past, forcing him to not only reconsider his perceptions of himself and his native Guyana, but also to examine the connection between land and memory.


132. La scoperta della currywurst – Uwe Timm (1993)

In una piazza di Amburgo, sempre battuta dal vento, Lena Brücker aveva il suo chiosco e preparava una impareggiabile currywurst. E si raccontava che fosse stata proprio lei ad inventarla, quella ricetta così originale. Ma un bel giorno il chiosco di Frau Brücker è sparito, e anche quel sapore che è ormai diventato il sapore di casa, il sapore dell'infanzia. Lo scrittore si mette allora in cerca dell'anziana signora. Cieca e abbandonata, Lena vive in una casa di riposo fuori città. Lui le chiede di raccontargli la storia di quella strana scoperta. Ma si troverà ad ascoltare una storia di passione e amore, di guerra e diserzione, di mare e di vento.


133. Avviso ai naviganti – E. Annie Proulx (1993)

Quoyle è un giornalista di terz'ordine che vive a Brooklyn. Un giorno viene licenziato e sua moglie gli telefona dall'Alabama per dirgli di trovarsi un'altra donna, lasciandolo solo, senza soldi e con due figlie a carico. Ma quando il mondo sta per crollargli addosso, Quoyle decide, una volta tanto, di optare per una scelta coraggiosa: con le due figlie prende il primo traghetto per Terranova, per andare a vivere ai confini della realtà, in un paese coperto di neve quasi tutto l'anno. Qui, tra mille affanni, Quoyle riesce ad aprire un giornale per i pescatori e rifarsi una vita.


134. Trainspotting – Irvine Welsh (1993)

Un pugno di ragazzi a Edimburgo e dintorni: il sesso, lo sballo, la rabbia, il vuoto delle giornate. Sono i dannati di un modernissimo inferno "chimico", con la loro vita sfilacciata e senza scampo. Alla ricerca di un riscatto, di un senso da dare alla propria esistenza - che non sia il vicolo cieco fatto di casa, famiglia e impiego ordinario - trovano nella droga e nella violenza l'unica risposta possibile. Sboccato, indiavolato, travolgente: l'esordio diun talento letterario, il romanzo shock che ha fatto epoca e dato voce a una nuova generazione. [La nostra recensione]


135. Il canto del cielo – Sebastian Faulks (1993)

Francia, 1910. Ad Amiens il giovane inglese Stephen Wraysford incontra Isabelle, una donna irreprensibile, rassegnata a tollerare un matrimonio infelice. Tra i due scoppia improvvisa una passione divorante, ma la loro storia d'amore non è destinata a durare e presto l'uomo ritorna in Inghilterra. Sette anni dopo Stephen è di nuovo in Francia e affronta gli orrori della Prima guerra mondiale. Durante questo periodo sposa la sorella di Isabelle, Jeanne, e ne adotta la figlia, senza sapere di esserne il padre. Sarà la nipote di Stephen, a Londra, nel 1978, a ripercorrere la storia della sua famiglia attraverso il diario del nonno, in cui troverà la risposta a molte sue domande e la forza per cominciare una nuova vita.


136. Looking for the Possible Dance – A.L. Kennedy (1993)

A first novel which dissects the intricate difficulties of human relationships, from a Scotswoman's passionate attachment to her father and her more problematic involvement with her lover, to the wider social relations between pupil and teacher, employer and employee, individual and state.






137. Operazione Shylock: una confessione – Philip Roth (1993)

In questo libro perversamente ingegnoso (che potrebbe o meno essere un libro di fiction), Philip Roth incontra un uomo che potrebbe o meno essere Philip Roth. Perché qualcuno con quel nome sta girando per Israele, promuovendo un bizzarro esodo alla rovescia degli ebrei. Roth è deciso a fermarlo, anche se questo significa impersonare il proprio impersonatore. Con una suspense straziante, speculazioni filosofiche sfrenate e un cast di personaggi che include agenti dei servizi segreti israeliani, esuli palestinesi, un criminale di guerra sotto accusa e la seducente fondatrice di un'organizzazione chiamata Antisemiti Anonimi, Operazione Shylock si mantiene sempre in bilico sul crinale tra realtà e finzione, serietà e comicità raffinata, storia e incubo. Operazione Shylock ha vinto il PEN/Faulkner Fiction Award per il 1993. Inoltre è stato scelto da "Time" come il miglior romanzo americano del 1993.


138. Complicità – Iain Banks (1993)

E' una corsa folle quella di Cameron Colley, una corsa per sfuggire a quella voce metallica che lo minaccia al telefono, la voce di un serial killer che ha già scelto la sua prossima vittima. Ma non serve correre per liberarsi del passato. E' giunto il momento di riflettere per trovare, tra tutte le combinazioni, la password che gli permetterà di accedere alla mente del serial killer e giocare con lui l'ultima vera partita, quella mortale.




139. Esercizi d'amore – Alain de Botton (1993)

Da uno dei più brillanti autori inglesi della nuova generazione, una love story molto attuale e una riflessione sottile sul tema amoroso alle soglie del Duemila. Iniziata e finita su un volo Parigi-Londra, la vicenda si svolge ai nostri giorni nella capitale inglese, tra musei, supermarket e ristoranti esotici, e ci fa vivere ogni tremito, ogni desiderio, ogni fase di una normalissima ma esemplare storia d’amore. L’ironia, la verve, la sensibilità, l’arte di leggere le passioni nella loro quotidianità: queste le migliori qualità dell’opera prima di Alain de Botton.


140. La famiglia Winshaw – Jonathan Coe (1993)

Nell'estate del 1990 un giovane scrittore è al lavoro sulla biografia della famiglia Winshaw. Quasi tutti i suoi membri sono ispirati da una rapacità brutale e totalizzante e, insieme, riescono a dominare gran parte della vita pubblica ed economica britannica. Lungo le vite di questi ameni personaggi vengono così ricostruiti i famosi anni ottanta: un'orgia di violenza, soprusi, ingiustizie provocata dall'assenza di controlli del potere. L'abilità di Coe sta non solo nel fondere la vita privata degli Winshaw con i suoi risvolti pubblici, ma anche nell'utilizzare diversi codici narrativi (dalla detective story all'horror gotico, dalla farsa alla satira politica), tutti perfettamente funzionanti. Curiosità: Il titolo originale del romanzo è "What a carve up!" che, più o meno, significa "Che fregatura!", e che è anche il titolo di un film giallo-rosa degli anni cinquanta. Come altri elementi anche quel film dimenticato entra a far parte della complessa architettura del romanzo. [La nostra recensione]

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