21 giugno 2013

Le storie della salamandra - Paolo Durando

La salamandra, simbolo del dominio sul fuoco e della rigenerazione, è opportunamente evocata nel titolo di questa raccolta di storie di fantascienza, il cui filo conduttore è la pluralità degli "io" e dei tempi. Che si tratti di civiltà aliene, universi paralleli o evoluzioni del futuro, si torna sempre e comunque al "conosci te stesso" di antica memoria, dove accettiamo di nascere e morire ogni volta, nel divenire delle esperienze e delle domande.



Recensione

Se c'è una ragione, tra le mille, che mi ha fatto accostare irrimediabilmente alla fantascienza, è il suo essere veicolo di una sperimentazione di linguaggi e visioni, così come di una ricerca di volta in volta metafisica, cosmologica, esistenziale ed escatologica. Questo sembra essere il caso di Le storie della salamandra, che utilizza abilmente gli strumenti propri di un genere tanto vasto, quale la fantascienza, per tracciare i confini di una umanità caleidoscopica e metamorfica che si snoda in uno spazio-tempo circolare. Identità molteplici, viaggi nel tempo, paradossi temporali, doppioni e identità condivise: queste le storie della salamandra.
Il primo racconto, L'unico, si pone come chiave crittografica, indecifrabile a sua volta: un raccontino breve, in confronto agli altri tre, squisitamente introspettivo, che catapulta il lettore in un caotico cosmo. Un racconto dalla costruzione elegantemente circolare: la fuoriuscita dell'Io che si estende, si confronta con il Non-Io circostante, per poi fare ritorno, arricchito del confronto.
La definizione del sé è al centro del terzo racconto, Francesco uomo, che utilizza il tema del doppio. Un uomo qualunque, in un giorno qualunque, si ritrova inspiegabilmente l'unica persona su tutto il pianeta. Una visione che si perde nella storia della fantascienza, e che personalmente mi richiama alcune visioni dickiane. In ogni caso, quando il protagonista si ritrova solo comincia a dubitare di se stesso: venuto meno l'Altro, Francesco riscopre una identità coniugata con l'intero universo. Finché l'apparizione, in un climax ottimamente reso, di un suo doppione, svela il gioco cui è stato sottoposto.
Il classico tema del viaggio nel tempo è invece introdotto dal secondo e dal quarto racconto. Amore con varianti si presenta come un classico racconto di hard sci-fi, in cui appare predominante l'elemento tecnologico; ma ben presto l'infodump lascia il posto a una narrazione che si va facendo sempre più introspettiva, con una trama romantica connessa al viaggio nel tempo e alla creazione di universi paralleli. Il tema, questa volta chiarissimo, è l'amore come portatore di consapevolezza: solo confrontandosi con l'amato è possibile giungere a una nuova definizione plurale dell'identità. E', probabilmente, il racconto in cui l'autore osa di più, optando per la provocazione dell'annientamento delle "vecchie" categorie di genere: in un futuro in cui è possibile cambiare sesso come si cambia un paio di scarpe, "uomo" e "donna" diventano etichette senza senso che si perdono in una nuova identità composita. Una scelta audace, sorretta da buone argomentazioni, eppure non del tutto soddisfacente. Almeno, non ho potuto ignorare la significativa assenza dell'orientamento sessuale: i due protagonisti hanno cambiato più volte il proprio genere, lasciando immutato il loro amore, ma senza che ciò si rifletta sul mutamento dell'orientamento sessuale. Altrettanto audace la scelta dell'ambientazione: l'Italia del futuro. Sono stanco di leggere fantascienza italiana che scimmiotta nell'ambientazione quella statunitense. In questo racconto ho trovato una fantascienza tutta italiana e "culturale", fosse solo per il rilievo dato all'eredità storico-culturale italiana e alla conservazione dei beni culturali. Così, l'ossessione tecnologica dell'hard sci-fi si coniuga con una dolce vena culturale, portando all'elaborazione, ad esempio, di un "vetro liquido" che avvolge il Colosseo e altri monumenti, preservandoli dall'azione del tempo. L'insistenza sulla ricchezza culturale e storica del nostro paese ricorre anche nell'ultimo racconto, ma proprio per questo non posso tacere qualche inesattezza, come la costruzione del Colosseo riportata erroneamente al I sec. a.C - un errore di disattenzione, suppongo ottimisticamente. I molteplici, dunque, scompone la narrazione in quadri storici diversi, dall'antica Roma all'età cortese. In questo caso, la salamandra del tempo circolare viene estremizzata, portando al collasso della concezione attuale dello spazio-tempo e, con essa, al collasso dell'identità singolare: non più individui, ma "collane evolutive" di consanguinei che comunicano attraverso le epoche.
Molto soddisfacente dunque questa raccolta di racconti, ben argomentata, originale e densa di carica riflessiva, nonché sorretta da un impianto stilistico all'altezza e da un linguaggio mutevole, che si adatta ai racconti diversamente impostati. Qualche limite, eppure, è facilmente individuabile: il tema affrontato è interessantissimo, ma forse un po' limitato; persiste, soprattutto, una certa ridondanza, che non ho potuto fare a meno di portarmi dietro in questa recensione, scrivendo continuamente di "identità" e "coscienza di sé". Questo mi è parso vero soprattutto nel secondo e nel quarto racconto, per eccessive rassomiglianze, per la ridondanza tematica (sebbene il tema venga letto in due modi differenti). Il primo, invece, mi è parso un po' troppo confusionario, decisamente una sfida per il lettore. Sebbene il secondo sia quello che più si accosta ai miei gusti, è il terzo a sembrarmi il migliore: un racconto limpido, pulito, con un ritmo pacato, calibrato, che riesce a rendere al meglio lo straniamento provato progressivamente dal protagonista, rimasto solo sulla Terra.

Giudizio:

+4stelle+

Dettagli del libro

  • Titolo: Le storie della salamandra
  • Autore: Paolo Durando
  • Editore: Abel Books
  • Data di Pubblicazione: 2012
  • ISBN-13: 9788897513605
  • Pagine: 125
  • Formato - Prezzo: Ebook - 4.99 Euro

0 Commenti a “Le storie della salamandra - Paolo Durando”

Posta un commento

 

La Stamberga dei Lettori Copyright © 2011 | Template design by O Pregador | Powered by Blogger Templates