6 agosto 2012

Austentatious - Alyssa Goodnight

While browsing in an Austin shop, Nicola James finds a blank vintage journal hidden among a set of Jane Austen novels. Even though Nic is a straight-laced engineer, she's still a sucker for anything Austen-esque. But her enthusiasm turns to disbelief once she starts writing in the journal - because somehow, it's writing her back... Itching for a bit of excitement, Nic decides to follow her "Fairy Jane's" advice. The result: a red-hot romance with a sexy Scottish musician who charms his way into Nic's heart in about five seconds flat. But a guy like Sean doesn't exactly fit into her Life Plan. With no one but Fairy Jane to guide her, Nic must choose between the life she thought she wanted - and the kind of happy ending she never saw coming...

Recensione

E' verità universalmente riconosciuta che qualsiasi prodotto letterario che vanti una qualunque forma di parentela con le opere di Jane Austen sia destinato a finire nelle mie mani. E' superfluo quindi dire che a questo Austentatious è bastato il titolo per volare senza esitazione fra i miei scaffali.
I risultati di questa mia predilezione sono stati nel tempo altalenanti. Se la "Zia Jane" è garanzia di qualità, le sue emule si collocano invece in una vasta gamma di definizioni che varia tra la "simpatica iniziativa" e il "plagio ai limiti del sacrilego".

Il nostro Austentatious, in particolar modo, appartiene a quella quella categoria di romanzi che usano Jane Austen come specchietto per le allodole per attirare lettori che ricercano le atmosfere e l'ironia della grande romanziera e che invece si trovano fra le mani romanzetti d'amore dal taglio poco più che adolescenziale, con trama che alterna il banale e l'inutile, dialoghi vacui e personaggi dallo spessore psicologico inesistente. Il pretesto per coinvolgere la Austen in questo poco entusiasmante esperimento letterario è un diario segreto che la protagonista del romanzo, Nicola James, trova per caso in un negozietto d'antiquariato. Il libretto, oltre a vantare una dedica autografa della romanziera, rivela ben presto una qualità molto più sorprendente: ogni qualvolta Nicola annota un pensiero, le pagine del diario forniscono prontamente una risposta, un commento, un consiglio, con un tono e un'arguzia che lasciano intendere che sia la stessa Jane l'autrice delle frasi misteriose.

Ora il "dramma" della questione è che la nostra Nicola è ingegnere, il che, nel più classico degli stereotipi, la obbliga ad essere rigida, inquadrata e pianificatrice. All'età di 13 anni ella aveva già pianificato la propria vita ponendosi l'ambizioso traguardo di raggiungere una posizione manageriale entro i 30 anni. Per portare a termine questo piano la ragazza ha fatto cose altamente inquadrate e conformiste quali laurearsi entro i termini con il massimo dei voti e non fare la scansafatiche al lavoro. Il che, ci lascia intendere l'autrice, è sbagliato. Avesse Nicola lottato per diventare una grande romanziera o una ballerina famosa, i suoi sogni sarebbero stati nobili e giusti, ma avere successo come ingegnere non è "cool", si sa. L'intero romanzo è giocato sulla contrapposizione tra l'ostinata determinazione di Nicola nell'attenersi al suo piano e gli altrettanto determinati tentativi del diario nel mandare all'aria suddetto piano in nome (ovviamente) dell'Amore. Amore che si presenta sottoforma di Sean, affascinante cantante rock scozzese (wow, il rock utilizzato come simbolo di trasgressione, nessuno ci avrebbe mai pensato!) che naturalmente si innamora della nostra bella all'istante.

L'eccitante e scandaloso risultato che si ottiene da questo scontro fra realtà opposte - l'ingegnere e il musicista, nientemeno!- è che la protagonista si ritrova salire per la prima volta in vita sua su una motocicletta (gli ingegneri normalmente non le usano, troppo avventurose per la loro mente calcolatrice, mentre i rocker ne vanno tutti pazzi, spero lo sappiate!), a saltare una giornata di lavoro fingendosi malata per fare un picnic con il suo bello e a cantare dal vivo per dichiarare il suo amore pur essendo stonata come una campana, come nelle migliori commedie romantiche hollywoodiane dal 1940 ad oggi. Il tutto sotto l'occhio compiaciuto e condiscendete del trasgressivo spasimante, fiero che la sua amata si sia lasciata andare a fare cose tanto "bizzarre" (parole loro) come queste per amor suo.

La trama è praticamente inesistente se si considera che è per la gran parte costituita dalle piagnucolose lamentazioni della protagonista sul fatto che non può assolutamente innamorarsi di un musicista perché questo potrebbe distoglierla dal piano (???), lamentazioni che lasciano il tempo che trovano visto che la ragazza non oppone praticamente alcuna resistenza al pressante corteggiamento del suo bello, in nome dei suoi grandi occhioni azzurri ai quali proprio non si può dire di no. Unica parvenza di colpo di scena in una trama che trasuda prevedibilità in ogni parola è la presa di coscienza da parte di Nicola che il suo amato vive in Scozia, dettaglio che a quanto pare le era finora sfuggito nonostante venisse ribadito a pagine alterne il suo esser membro di una rock band scozzese. "Scozzese" come "abitante della Scozia". Eh già. Ma non temete, dopo un'altra buona dose di piagnistei inutili, la cosa si risolve a tarallucci e vino, come si era capito da pagina uno.

Praticamente un festival dei luoghi comuni: Nicola è ingegnere quindi inquadrata, Sean è trasgressivo perché musicista, l'amica del cuore è alternativa perché ha i capelli tinti e un tot di tatuaggi, la vicina di casa è lesbica quindi mascolina e autoritaria. Gli altri personaggi semplicemente sono "non pervenuti" e questo è il massimo dell'introspezione psicologica che si ottiene dal romanzo. Il tutto condito con uno stile piatto e colloquiale al limite dell'infantile, il cui unico pregio è quello di essere grammaticalmente corretto.

L'idea di base del romanzo, la "zia" Jane che corrisponde con noi tramite le pagine di un romanzo, avrebbe potuto essere intrigante se la maggior parte dei consigli di vita che l'autrice mette in bocca alla romanziera non avessero la stessa arguzia delle perle di saggezza di un "Raffaele Morelli" qualsiasi. Roba da psicologi della domenica, per capirci.

La Goodnight avrebbe inoltre bisogno di dare una seria ripassata ai romanzi della Austen, considerando i numerosi e totalmente fuori luogo paragoni che ella si ostina a tracciare fra i suoi personaggi e i protagonisti dei romanzi di zia Jane. Allo stesso modo poteva anche essere apprezzato il messaggio che la vita non sempre va come vogliamo e ostinarci a seguire un progetto ideato all'età di 13 non è la scelta più saggia che si possa fare, se l'idea non fosse stata sviluppata in modo tanto banale e prevedibile.

Giudizio:

+2stelle+

Dettagli del libro

  • Titolo: Austentaious
  • Autore: Alyssa Goonight
  • Editore: Kensington Books
  • Data di Pubblicazione: 2012
  • ASIN: B005JSZOIG
  • pagine: 305
  • Formato - Prezzo: Ebook - 8,00 Euro 

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