12 febbraio 2012

Il mare di legno - Jonathan Carroll

Francis McCabe, capo della polizia della cittadina di Crane's View, è un uomofelice: ha un buon lavoro, una famiglia che gli vuole bene e una casetta meravigliosa. Il giorno che Antica Virtute - uno stranissimo cane a tre zampe- entra nel suo ufficio e casca a terra morto stecchito, tutto cambia. Francis cerca di seppellire il suo vecchio amico, ma questo non ne vuole sapere di rimanere sotterrato: il giorno dopo riappare nel bagagliaio di sua moglie,accompagnato da una misteriosa piuma dalla trama indecifrabile. Surreale,eccentrico, sempre in bilico tra vita e morte, realtà e sogno, divertimento e terrore, Carroll riesce a cucire tra le fibre del suo romanzo una metafisica euna filosofia che non permettono di ingabbiarlo in nessun genere preciso.

Recensione

Il mare di legno, terzo e ultimo pannello della trilogia di Crane's View, pubblicato per la prima volta nel 2000, è davvero un libro spartiacque; o almeno, così apparirà ai lettori di Carroll.

Se da un lato questo ultimo episodio rappresenta il culmine dell'escalation surreale che ha invaso la tranquilla e anonima cittadina di Crane's View, dall'altro i lettori attenti di Carroll vi vedranno un salto qualitativo, insieme tematico e stilistico, che prepara il terreno, per così dire, ai lavori futuri.

Protagonista del romanzo è Francis McCabe, poliziotto ex testa calda e adolescente ribelle della città, già spalla del protagonista del primo romanzo della trilogia e comparsa nel secondo. Dopo aver contribuito alla risoluzione di un misterioso assassinio e dopo esser stato appena sfiorato dal surreale, è tempo che il capo della polizia venga completamente inghiottito. A un livello alto, non inizialmente accessibile, il romanzo si presenta come una resa dei conti interiore del personaggio, costretto ad affrontare il suo passato e il suo stesso futuro, incarnati in tante copie di sé in diverse età della sua vita. Molto curata risulta dunque la psicologia del personaggio, la sua crescita, il suo lento trasformarsi da teenager borderline dedito alla violenza a carismatico e rispettato tutore dell'ordine. Tematiche umane predilette dall'autore, il rapporto conflittuale con il padre e la complicata vita sentimentale, tra un divorzio affrettato e un felicissimo e salvifico secondo matrimonio.

Tornando al livello principale della narrazione, la storia è davvero un'eruzione di surreale: Crane's View si trasforma, capitolo dopo capitolo, in un quadro di Dalì. Tutto comincia con il ricorso a un elemento che è già un classico: un animale singolare, che in sé mescola ordinario e straordinario. Murakami ha la sua pecora, Saramago l'elefante, Vikram Chandra una scimmia... e Carroll ha un cane a tre zampe, apparentemente immortale, chiamato Antica Virtute. E' l'incontro con questo cane a dare avvio ai giochi: un piccolo elemento fuori dall'ordinario capace di contaminare tutta la realtà. Davvero notevole, anche per i lettori di vecchia data, la capacità che Carrol dimostra nel mantenere in perfetto equilibrio tantissimi ingredienti diversi: inclusi il viaggio nel tempo, il fantastico religioso e persino gli alieni! I tre ingredienti fondamentali, che difficilmente si trovano insieme nello stesso romanzo, riescono non solo ad armonizzarsi, ma a dar vita a un grande disegno metafisico universale, credibile e coerente (e che, aggiungo, sembra preparare il disegno divino, la zuppa di vetro dei romanzi successivi).

Come di consueto, la grande ricchezza di questo romanzo sta nella mescolanza di generi: impostato come un giallo, non rinuncia mai all'analisi psicologica (che, come si è detto, è il vero nucleo del romanzo); grazie al viaggio nel tempo c'è una spruzzata di fantascienza (con la descrizione di tecnologie e società future), gli alieni, scambiati inizialmente per emissari demoniaci e poi divini, fanno da denominatore comune alle diverse rappresentazioni fantastiche; per finire con la maestria tipica dell'autore nel tratteggiare gli strappi surreali al tessuto della realtà, con riflessioni sulla percezione che ricordano un po' Ubik di Dick.

Una grande prova, dunque, un romanzo variopinto, conclusione col botto di un'interessante trilogia, tra alti e bassi, e prologo di opere successive, ancora più incredibilmente visionarie.

Giudizio:

+5stelle+

Dettagli del libro

  • Titolo: Il mare di legno
  • Titolo originale: The Wooden Sea
  • Autore: Jonathan Carroll
  • Traduttore: L. Olivieri
  • Editore: Fazi Editore
  • Data di Pubblicazione: 2004
  • Collana: Lain
  • ISBN-13: 9788876250040
  • Pagine: 313
  • Formato - Prezzo: Brossura - 12,50 Euro

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