28 agosto 2011

L'alba degli zombie - Danilo Arona, Selene Pascarella, Giuliano Santoro

Il biennio 2011-2012 viene salutato come la nuova stagione dei morti viventi. Che spetti agli zombie il compito di traghettarci verso l'attesa apocalisse del dicembre 2012?
Di certo nessuno se lo augura sul serio, ma chi, meglio dei non-morti di George Romero, può aspirare al titolo poco ambito di "araldi dello sterminio"? A più di quarant'anni dall'uscita deflagrante del film "La notte dei morti viventi" - mito di fondazione dello zombie post-industriale non si placano le passioni e le "fameliche" aspettative dei fan. Né diminuiscono film, libri e serie Tv.
Una nuova "alba degli zombie", sperando non sia l'ultima, sta sorgendo. La presente opera ambisce a connotarsi come stimma sull'esalogia romeriana dei living dead, proponendosi come punto di riferimento per appassionati, ricercatori o semplici curiosi. Il libro ripercorre la storia, dal 1968 a oggi, dei film suddetti e delle innumerevoli ricadute della mitologia dello zombie in campo culturale e cinematografico, con una messa a fuoco particolare sull'orizzonte socio-politico del non-morto e sulle sue tante rivisitazioni nella fiction.
Una paura che continua a materializzarsi nel luogo classico del trauma collettivo: il cinema. Accanto ai saggi complementari di Danilo Arona, Selene Pascarella e Giuliano Santoro, un'intervista esclusiva a George Romero a cura di Paolo Zelati.

Recensione

Una filmografia completa sul tema dello Zombi. Una bibliografia sulla figura del 'morto vivente' e sulle sue implicazioni sociologiche e la sua evoluzione, da quando, come un neonato, avanzava incerto e quasi zoppicante a quando diventa rapido e affamato come un lupo ('i morti viaggiano veloci', diceva Bram Stoker: anche quelli viventi).

Una fenomenologia approfondita del fenomeno, degna di un'accademia filosofica, che coinvolge gli strumenti critici più raffinati, dall'applicazione all'idea di 'morto vivente' delle categorie hegeliane della dialettica 'servo vs padrone' all'esame delle origini storiche di questa figura sospesa tra vita e morte, fino alla mitopoiesi di un simbolo, il cui peso nella cultura post-moderna è assolutamente pervasivo.

Tutto questo in un saggio - o meglio in tre saggi - dal sapore dell'erudizione barocca ma non di meno molto scorrevole e godibile, che ritraggono a tutto tondo la creatura e il suo creatore.

Uno dei valori aggiunti di questo libro è infatti l'intervista finale al papà di tutte le legioni di morti viventi, George Romero, che mette bene in evidenza il contrasto tra la claustrofobia del mito e la solare fecondità del suo iniziatore.

Vista dal vivo - come è capitato anche a chi scrive - la contraddizione tra il regista, altissimo, smilzo e barbuto, di una giovialità solare e con una risata contagiosa, e il suo parto, le creature livide e affamate, che avanzano a tentoni verso un futuro post-atomico da disaster movie non potrebbe essere più netta.

I morti viventi diventano, forse un po' a loro insaputa, con il loro cannibalismo, la metafora più compiuta di una società che rischia di perdersi nella propria fame di crescita, di opulenza e benessere e di finire per autofagocitarsi, ritornando ai suoi istinti più primordiali e bestiali.

La mancanza di un'attività cerebrale, che riduce l'uomo a semplice macchina divoratrice, che smembra i nuclei sociali - dalla famiglia alla classe di appartenenza -, riporta l'esistenza su un piano basico: la lotta per la sopravvivenza, in un clima da selezione naturale, tra due fazioni agli antipodi, i vivi e i morti.

Se a differenza del vampiro allo zombi, una maschera di origine afro-caraibica, manca del tutto il fascino attraente del potere e dell'ambiguità sensuale (nessuno zombi potrebbe mai diventare l'idolo dei teenager in stile 'Twilight' e - mi permetto di aggiungere - per fortuna) però non difetta la forza d'urto della massa. Gli zombi sono tanti, sono contagiosi e sono guidati dai un pensiero unico comune: la fame di carne viva. <

Devono solo riuscire a raggiungere la massa critica e poi la situazione non può che ribaltarsi, non rimarrà neppure un uomo sulla terra.

Sviscerata - e mai termine si potrà usare in senso più letterale - in tutte le sue sfumature, in tutte le sue evoluzioni con analisi di ogni genere, da quelle filmografiche a quelle commerciali, da quelle ontologiche a quelle sociali la figura dello zombi viene trasportata su un livello dell'essere che tuttavia non riesce a eliminarne l'aspetto che lo ha reso ciò che è: la capacità di incutere, rispecchiando e sublimando pulsioni umane, orrore.

Se mia madre avesse letto questo libro, forse avrebbe fatto meno storie vedendo i fumetti di Dylan Dog che leggevo a quindici anni...

Giudizio:

+4stelle+

Dettagli del libro

  • Titolo: L'alba degli zombie
  • Autore: Danilo Arona, Selene Pascarella, Giuliano Santoro
  • Editore: Gargoyle Books
  • Data di Pubblicazione: 2011
  • Collana: Storie
  • ISBN-13: 9788889541593
  • Pagine: 266
  • Formato - Prezzo: Brossura - Euro 17,00

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